In un linguaggio tipicamente paradossale Gesรน vuole trasmetterci una veritร molto importante.ย
Tutti sperimentiamo la sofferenza. Tutti passiamo dei momenti difficili, ma non tutti li viviamo allo stesso modo.ย
La vera differenza tra chi crede e confida in lui e chi pensa di poterne fare a meno รจ che entrambi passano le sofferenze, ma chi crede vive la sofferenza con la certezza di essere consolato da Dioโฆ con la certezza di non essere soloโฆ con la certezza che Dio si fa trovare a chi lo cerca sinceramente.ย
โโฆ a chi lo cerca sinceramenteโฆโ proprio cosรฌ. Permettetemi, infatti, di specificare una cosa che ritengo molto importanteโฆ chi cerca Dio SOLO nella sofferenza, non lo riconosce. Per riconoscerlo occorre prima conoscerloโฆ conoscere il Suo linguaggioโฆ il Suo modo di rendersi presenteโฆ
Spesso, infatti, pensiamo e trattiamo Dio come il genio della lampadaโฆ come un amico immaginarioโฆ come il nostro servitore che DEVE fare quello che noi gli diciamo (anche se in preghiera)โฆ non รจ proprio cosรฌโฆ nella relazione con Dio dimentichiamo che non dobbiamo farci un Dio a nostra immagine e somiglianzaโฆ ma che siamo noi a Sua immagine e somiglianzaโฆ e dimentichiamo che prima di essere un Dio-orecchio che deve ascoltare le nostre richiesteโฆ รจ un Dio-Parola che parla a noi e siamo noi che dobbiamo ascoltarloโฆ conoscerlo per poi riconoscerlo.ย
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Per riconoscere Dio nella sofferenza devi frequentarlo nella tua vita quotidiana
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AUTORE: Don Antonio Mancuso
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