LUNEDร 29 AGOSTO โ VENTIDUESIMA SETTIMANA T. O . [C]
MARTIRIO DI GIOVANNI IL BATTISTA
Un grande fiume, un fiume travolgente, un fiume che devasta e crea grandi disastri, รจ composto da singole gocce di acqua che scorrono insieme. Queste gocce diventano lโuna la forza dellโaltra.ย Chi vuole che il fiume si indebolisca รจ obbligato in ogni istante a non divenire mai parte di esso. Se lo รจ divenuto per una qualsiasi ragione, รจ chiamato a dissociarsi senza ritardare. La prima veritร di ordine morale insegna che ogni goccia รจ responsabile di tutto il disastro che le altre gocce causano. ร responsabile perchรฉ essa coopera in modo efficace a dare forza di devastazione alle altre gocce. Qualche decennio addietro si parlava del male che si organizza e diviene struttura di peccato. Quando una struttura di peccato viene innalzata nella storia, i danni saranno oltremodo ingenti.
ร giusto riflettere. Chi non vuole precipitare nellโabisso del male, dal quale non cโรจ ritorno, deve porre attenzione a non commettere il primo peccato. Un peccato veniale genera molti altri peccati veniali. A poco a poco i molti peccati veniali conducono al peccato mortale. Se subito non si rientra nel perdono e nella veritร di Dio, con obbedienza alla sua Legge, si cadrร in molti altri peccati mortali. Da peccato in peccato si giunge al non governo dei nostri atti. Chi vuole conservare le sue mani pure e la sua coscienza retta, deve stare lontano dalla trasgressione della Legge del Signore. Erode invece รจ un coltivatore di vipere velenose. Lui pensa di poterle governare. Invece da esse viene dominato. Il peccato piรน grande vince sempre sul peccato piรน piccolo.
Lโodio verso il profeta di Erodรฌade รจ piรน grande dellโinferno. Nulla potrร arrestare il suo desiderio di morte. Quando si vive nel peccato, si รจ schiavi del peccato. Si รจ prigionieri del vizio. Si รจ incarcerati dalle proprie passioni. ร stoltezza pensare di essere liberi. Sempre il peccato governa colui che lo commette. Si rimane vittime del peccato, finchรฉ non lo si riconosce, non lo si confessa al Signore, non si chiede il perdono, non si entra nellโobbedienza alla sua Legge. Ma in una societร atea come la nostra, dalla quale Dio รจ stato bandito, diviene impossibile riconoscere il peccato. Non abbiamo alcun punto soprannaturale di riferimento. Il profeta, solo il profeta, รจ punto soprannaturale di riferimento, ma il profeta lo si vuole morto. Cosรฌ la Parola di Dio tace e noi possiamo agire come ci pare.
LEGGIAMO IL TESTO DI Mc 6,17-29
Chi uccide Giovanni il Battista? La potente struttura di peccato che impera nella corte del re Erode. Fanno parte di questa struttura Erode, Erodรฌade, Salomรจ, gli invitati e anche le guardie. Anche se la volontร di uccidere Giovanni il Battista รจ solo di Erodรฌade, questa donna malvagia e crudele รจ riuscita nel suo intento a motivo della struttura di peccato che trionfava nel palazzo del re. Erode รจ lussurioso. Questa lussuria lo porta alla stoltezza e allโinsipienza. Salomรจ รจ anchโessa lussuriosa e provocatrice. Spinge il re a farle un giuramento anchโesso frutto di stoltezza e insipienza. Stolto e insipiente รจ il re, stolte e insipienti sono le sue parole.
Anche i commensali o notabili del suo regno appartengono a questa struttura di peccato. Essi nulla dicono al re. Lasciano che venga travolto dal suo peccato. Ma anche Salomรจ รจ responsabile della morte di Giovanni il Battista. ร lei che ne chiede la testa. Infine responsabile รจ anche la guardia che lo ha decapitato. Anche essa avrebbe dovuto disobbedire al comando del re. ร veritร : quando si diviene parte di una struttura di peccato, ognuno รจ responsabile personalmente di tutto il male che la struttura compie.
Naturalmente la responsabilitร muta da persona a persona, ma del male che la struttura di peccato opera si รจ tutti responsabili. Ma oggi chi crede piรน nel peccato dal momento che tutto รจ dichiarato diritto della persona umana? Siamo ben oltre il tempo di Erode. Quel limite di male รจ stato abbondantemente da noi superato. Madre di Dio, ottienici la grazia di non divenire mai parte di una struttura di peccato. Mai. Facci sempre vivere nel timore del Signore.


