Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 29 Giugno 2022

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Oggi la Liturgia ci fa festeggiare i Santi Apostoli Pietro e Paolo. Umanamente erano persone con caratteri molto diversi tra di loro e qualche volta per questo si sono create anche delle tensioni. La Parola di Dio ci racconta anche queste cose per togliere da noi quella finta credenza che i santi sono tutti sorrisi e abbracci, quando invece sono uomini come noi che hanno lottato anche con se stessi per cercare di amare nel migliore dei modi, nonostante i loro caratteri non sempre impeccabili. Il vangelo che oggi leggiamo ci dice qual รจ il passaggio che segna il cambiamento vero nella nostra vita. Gesรน sta interrogando i discepoli su ciรฒ che pensa la gente su di Lui.

Non รจ un sondaggio, รจ una strategia. Vuole portare i suoi discepoli a un rapporto personale con Lui senza passare attraverso i โ€œsentito direโ€ degli altri. Perchรฉ anche senza accorgercene tutti rischiamo di essere piรน discepoli di quello che dice la gente che di quello che vogliamo davvero noi. Qui il problema non รจ solo dire chi รจ Cristo, ma รจ dire chi รจ Cristo per me. E per rispondere a questa domanda ciascuno deve guardare il proprio cuore e non i vicini di casa. Troppe scelte nella vita le facciamo lasciandoci condizionare dal chiacchiericcio degli altri, quando invece dobbiamo imparare a farle ascoltando noi stessi. รˆ lรฌ che Dio parla: โ€œNรฉ la carne, nรฉ il sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che รจ nei cieliโ€. La cosa straordinaria perรฒ dei santi sta nel fatto che se la domanda รจ la medesima, la risposta invece รจ personale.

Cioรจ ognuno risponde a questa domanda di Cristo mettendo in gioco se stesso, trovando in se stesso l’alfabeto per dire la medesima cosa di Pietro. รˆ cosรฌ che si spiega il fatto che nella Chiesa e nella storia non c’รจ un unico modo di essere santi. รˆ per questo che le modalitร  diverse di rispondere creano ricchezza, arricchimento e non monotonia e uniformitร . Ecco perchรฉ festeggiamo Pietro e Paolo insieme, perchรฉ la loro diversitร  dice perรฒ la medesima risposta. Tanti alfabeti per dire: โ€œTu sei il Cristo, il Figlio del Dio viventeโ€. (Don Luigi Maria Epicoco)

Per riflettere

Tutti i fedeli d’ogni stato e condizione sono chiamati dal Signore, ognuno per la sua via, a una santitร  la cui perfezione รจ quella stessa del Padre celeste. (Esortazione apostolica Gaudete et Exsultate, 10).

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Preghiera finale

Signore, insegnami la strada, l’attenzione alle piccole cose,

al passo di chi cammina con me per non fare piรน lungo il mio,

alla parola ascoltata, perchรฉ il dono non cada nel vuoto,

agli occhi di chi mi sta vicino per indovinare

la tristezza e avvicinarmi in punta di piedi,

per cercare insieme la gioia.

Signore, insegnami la strada,

la strada su cui si cammina insieme,

nella semplicitร  di essere quello che si รจ,

nella gioia di aver ricevuto tutto da Te nel Tuo amore.

Signore, insegnami la strada, Tu che sei la strada e la gioia. Amen.

AUTORI: I commenti di questo mese sono curati da Elisa e Marco Castrucci

FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโ€™Evangelizzazione e la Catechesi