Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 20 Giugno 2022

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LUNEDÌ 20  GIUGNO – DODICESIMA SETTIMANA T. O . [C]

Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello.

Il cristiano è chiamato ad una moralità che è piena conformazione a Cristo Gesù. Ecco la vocazione del cristiano: essere imitatore di Cristo in tutto, nella vita, nella passione, nella morte. L’Apostolo Paolo insegna ai Corinti come essere veri modelli di Cristo Gesù, offrendo ognuno se stesso come modello visibile del modello invisibile che è Gesù Signore: “

Da parte nostra non diamo motivo di scandalo a nessuno, perché non venga criticato il nostro ministero; ma in ogni cosa ci presentiamo come ministri di Dio con molta fermezza: nelle tribolazioni, nelle necessità, nelle angosce, nelle percosse, nelle prigioni, nei tumulti, nelle fatiche, nelle veglie, nei digiuni; con purezza, con sapienza, con magnanimità, con benevolenza, con spirito di santità, con amore sincero, con parola di verità, con potenza di Dio; con le armi della giustizia a destra e a sinistra; nella gloria e nel disonore, nella cattiva e nella buona fama; come impostori, eppure siamo veritieri; come sconosciuti, eppure notissimi; come moribondi, e invece viviamo; come puniti, ma non uccisi; come afflitti, ma sempre lieti; come poveri, ma capaci di arricchire molti; come gente che non ha nulla e invece possediamo tutto!

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La nostra bocca vi ha parlato francamente, Corinzi; il nostro cuore si è tutto aperto per voi. In noi certo non siete allo stretto; è nei vostri cuori che siete allo stretto. Io parlo come a figli: rendeteci il contraccambio, apritevi anche voi!  Non lasciatevi legare al giogo estraneo dei non credenti. Quale rapporto infatti può esservi fra giustizia e iniquità, o quale comunione fra luce e tenebre? Quale intesa fra Cristo e Bèliar, o quale collaborazione fra credente e non credente? Quale accordo fra tempio di Dio e idoli? Noi siamo infatti il tempio del Dio vivente, come Dio stesso ha detto: Abiterò in mezzo a loro e con loro camminerò e sarò il loro Dio, ed essi saranno il mio popolo. Perciò uscite di mezzo a loro e separatevi, dice il Signore, non toccate nulla d’impuro. E io vi accoglierò e sarò per voi un padre e voi sarete per me figli e figlie, dice il Signore onnipotente (2Cor 6,3-18).

Se il cristiano non diviene modello visibile del modello invisibile che è Cristo Gesù, mai il mondo potrà conoscere realmente chi è Gesù Signore. Anche se lo conoscerà idealmente, per studio, gli mancherà sempre il modello visibile con il quale si dovrà perennemente confrontare. Quanto il Signore dice a Mosè, vale anche per il cristiano. Mosè viene incaricato dal Signore. Dovrà costruire la tenda del convegno. Dovrà fare ogni cosa secondo il modello che Lui gli ha mostrato: “Eseguirete ogni cosa secondo quanto ti mostrerò, secondo il modello della Dimora e il modello di tutti i suoi arredi (Es 25,9).  “Guarda ed esegui secondo il modello che ti è stato mostrato sul monte” (Es 25,40). La stessa regola vale per il discepolo di Gesù. A lui è stato dato un modello da seguire. Questo modello dovrà realizzarlo tutto nella sua vita. La sua vita dovrà essere immagine perfetta di Cristo Gesù. L’Apostolo Paolo questo modello lo ha realizzato nella sua anima, nel suo spirito, nel suo corpo: “Sono stato crocifisso con Cristo, e non vivo più io, ma Cristo vive in me. E questa vita, che io vivo nel corpo, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha consegnato se stesso per me. Dunque non rendo vana la grazia di Dio; infatti, se la giustificazione viene dalla Legge, Cristo è morto invano. O stolti Gàlati, chi vi ha incantati? Proprio voi, agli occhi dei quali fu rappresentato al vivo Gesù Cristo crocifisso!” (Gal 2,19-3,1). “Quanto a me invece non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo, per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo. Non è infatti la circoncisione che conta, né la non circoncisione, ma l’essere nuova creatura. E su quanti seguiranno questa norma sia pace e misericordia, come su tutto l’Israele di Dio. D’ora innanzi nessuno mi procuri fastidi: io porto le stigmate di Gesù sul mio corpo” (Gal 6,14-17). Modello perfetto. Modello visibile.

LEGGIAMO IL TESTO DI Mt 7,1-5

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Chi è Cristo Gesù? È colui che non è venuto per giudicare il mondo, ma per salvarlo, redimerlo, condurlo nella verità, nella grazia, nella giustizia, nella luce. Come ha fatto tutto questo? Presentandosi sempre come purissimo modello di obbedienza al Padre suo. Lui è venuto come luce.

Confrontandosi con la sua luce, chi è di buona volontà sempre può vedere le tenebre che avvolgono la sua vita e sempre può lasciarsi avvolgere dalla luce di Cristo Gesù. L’ipocrita invece è colui che rinnega la luce, la verità, la giustizia, la santità, ma si vuole presentare dinanzi ai fratelli come maestro di luce, verità, giustizia, santità. La sua parola mai entrerà in un cuore. Non è parola né di luce, né di verità, né di giustizia e né di santità.

È in tutto simile alla parola dei diavoli che manifestano la verità di Cristo al fine di recargli un grande male. Chi vuole aiutare i fratelli deve farsi modello visibile del modello invisibile di Cristo Gesù. Divenendo modello visibile parlerà ai fratelli con ogni sapienza di Spirito Santo e con intelligenza divina, ma solo per la loro salvezza e redenzione. La Madre nostra celeste venga e ci insegni Lei ad essere vero modello di Gesù.

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