Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 14 Giugno 2022

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Il testo di oggi ci insegna in cosa consiste il โ€œ quid pluris โ€œ del cristiano, qual รจ lโ€™elemento che connota ( o dovrebbe farlo ) noi che ci professiamo seguaci del nazareno.

Questo tratto distintivo รจ โ€œ lโ€™amore senza misura, senza se e senza ma โ€œ.

Amare chi ci ama, salutare i nostri fratelli sono, come dice il testo, azioni spontanee, che ci vengono naturali, istintive.

Amare i nemici, pregare per quelli che ci perseguitano, salutare chi ci รจ lontano รจ, o, meglio, ci sembra, innaturale, illogico, persino ingiusto.

Qui si gioca la differenza, qui si gioca lโ€™adesione a Cristo.

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Il nostro Signore non giudica, fa sorgere il sole sui cattivi e sui buoni, fa piovere sui giusti e sugli ingiusti; concede, in altre parole, tempo a tutti per convertirsi.

Chi siamo noi per agire diversamente?

Se non giudica Cristo, che potrebbe, perchรฉ ci arroghiamo noi il diritto di farlo?

Eโ€™ difficile, certamente.

Dio ci chiede un โ€œ cammino di perfezione โ€œ, che non significa arrivare a non sbagliare mai, che รจ impossibile per esseri fragili e limitati come noi, ma sforzarsi a fare il meglio di cui siamo capaci per conformare il nostro agire a quello di Cristo.

Vedremo cosiโ€™ che, a mano a mano, pur con i nostri limiti, riusciremo ad avere uno sguardo diverso sui nostri nemici, sui nostri persecutori e, magari, con un approccio fatto di amore, di perdono, di comprensione, potremo โ€œ spiazzare โ€œ anche loro inducendoli ad un cammino di conversione.

Imitare Cristo, o tentare di farlo, ci rende testimoni credibili del Vangelo.

Invochiamo lo Spirito Santo chiedendogli di guidarci nel nostro โ€œ cammino di perfezione โ€œ.

Buona giornata e buona riflessione a tutti.

A cura di Fabrizio Morello

Foto: mia.