Cosa dice la Parola/Gesรน
Celebriamo oggi la solennitร di Pentecoste, cioรจ โcinquantesimoโ giorno di Pasqua. Anche gli ebrei festeggiavano la Pentecoste per ricordare il dono della Torร /Legge fatto da Dio a Mosรจ. Ma con Gesรน la Legge non รจ piรน scritta sulle tavole di pietra ma nel cuore dei credenti dallo Spirito santo, (cfr Ger 31,31-33). Ecco perchรฉ in questo giorno ricordiamo la discesa lo Spirito nel Cenacolo sugli Apostoli e la Vergine Maria. Per rispondere alle classiche due domande โCosa dice la Parola/Gesรนโ e โCosa dice a me oggi la Parola/Gesรนโ, oggi userรฒ la forma narrativa.
Nella I lettura, tratta dagli Atti degli Apostoli, viene riportato lโevento: โโฆSi trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne allโimprovviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempรฌ tutta la casa dove stavano. Apparvero loro lingue di fuocoโฆe tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingueโฆLa folla si radunรฒ e rimase turbata, perchรฉ ciascuno li udiva parlare nella propria linguaโ. Un dono che realizza quanto Gesรน aveva promesso ai suoi discepoli e che riascoltiamo nel testo del vangelo odierno: โSe mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherรฒ il Padre ed egli vi darร un altro Parร clito perchรฉ rimanga con voi per sempreโ (v. 15-16). Per capire ancor meglio questo passaggio, vorrei affiancare anche lโultimo versetto del vangelo odierno, il 26: โIl Paraclito, lo Spirito Santo che il Padre manderร nel mio nome, lui vi insegnerร ogni cosa e vi ricorderร tutto ciรฒ che io vi ho dettoโ. Quindi lo Spirito Santo, primo dono ai credenti promesso da Gesรน prima di salire al cielo, รจ Maestro interiore e rimarrร sempre accanto ai suoi discepoli, e oggi a noi: โcon voi per sempreโ (v 16). Lo Spirito rimane, perchรฉ non รจ solo una informazione, una nozioneโฆ ma รจ relazione, la relazione tra il Padre e il Figlio fatta persona. Lo Spirito non si limita a fare/dare una lezione, ma crea relazione, presenza del Padre e del Figlio: รจ Avvenimento in noi. Si fa Storia in noi. Con noi. Potremmo dire che rimane in noi perchรฉ รจ il suo modo per amarci: rimanere, farci diventare โdimoraโ di Dio: โSe uno mi ama, osserverร la mia parola e il Padre mio lo amerร e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di luiโ (v 23).
Lo Spirito ci rende cosรฌ idonei, capaci di essere dimora di Dio: siamo tempio di Dio, dice san Paolo (cfr 1Cor 3,16). E se lo siamo, รจ proprio solo grazie allo Spirito che dimora in noi (cfr Rm 8,9): Consolatore perfetto, Dolce ospite dellโanima. Lo Spirito santo โdimoraโ in me, in ciascuno di noi: ha scelto la mia e nostra vita come la sua โdimoraโ, la sua โcasaโ, il suo โtempioโ. E pazienza se ci riteniamo inadeguati: โSignore, non disturbarti! Io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma diโ soltanto una parolaโฆโ (Mt 8,8). ร Gesรน che ci rende degni, non le nostre opere. E cosรฌ lo Spirito vive in me, tanto da poter dire allo Spirito โSentiti a casa!โ. ร la realizzazione di quanto Gesรน aveva detto alla Samaritana al pozzo: โI veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e veritร โ (Gv 4,23).
Oltre che dimorare in noi e far sรฌ che il Padre e il Figlio trovino degna dimora in noi, lo Spirito ci aiuta a โricordareโ: โvi ricorderร tutto ciรฒ che vi ho dettoโ (v 26). Ci aiuta, cioรจ, a comprendere lโAvvenimento di Gesรน. Come Gesรน si รจ affiancato ai due discepoli di Emmaus e ha ricordato/spiegato loro quanto riguardava la sua vita, tanto che i due riconosceranno che il loro cuore ardeva mentre parlava (cfr Lc 24), cosรฌ lo Spirito santo, Maestro interiore, fa con ciascuno di noi. Fa sรฌ che ciรฒ che sappiamo di Gesรน diventi esperienza, diventi fatto quotidiano. In altre parole, lo Spirito Santo ci aiuta a scoprire Gesรน presente dentro lโesperienza della nostra vita, dentro i fatti della nostra vita quotidiana. Ci aiuta a capire che la nostra vita รจ abitata da Dio: sรฌ, Dio รจ presente nella nostra vita ma spesso non ce ne accorgiamo! Invece la vita รจ colma, รจ intrisa di Dioโฆtanto da poter dire che la vita รจ una catechesi esperienziale, รจ fede che si fa esperienza. Senza togliere nulla alle tante attivitร di catechesi, ma forse sottovalutiamo che la vita stessa รจ catechesi: custodisce in sรฉ tante occasioni che chiedono di essere svelate come โcatechesiโ. Ma talvolta cerchiamo fuori di noi (cfr SantโAgostino: โTu eri dentro di me, e io fuori. E lร ti cercavoโ), siamo affannati nel fare ciรฒ che noi ci siamo prefissati (cfr Lc 10,38ss)โฆma poi non ci accorgiamo che Dio รจ giร in noi, nella nostra storia quotidiana; non ci accorgiamo che non dobbiamo portare lโimpossibile ossessione che ci fa solo perdere tempo e ci consuma le forze perchรฉ Dio ci chiede semplicemente di portare โquel poco che abbiamoโ (cfr Gv 21,1-14). Dio mi e ci parla nel mio oggi, in ogni frammento del mio e nostro oggi.
Puรฒ sembrare una cosa ovvia, ma non lo รจ, perchรฉ il nostro sguardo รจ ferito dal peccato; la nostra mente รจ abitata da tante idee che confondono, il nostro cuore รจ ubriaco di tanti affetti secondari. Lo Spirito santo, invece, ci ricorda a quale speranza siamo chiamati, quale bellezza ci รจ riservata! (cfr Ef 1,17-18 โIl Padre della gloria vi dia uno spirito di sapienzaโฆper una piรน profonda conoscenza di Lui (Gesรน). Possa egli davvero illuminare gli occhi della vostra mente per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamatiโฆโ). Come dicevamo domenica: siamo fatti per la bellezza del cielo! Se vogliamo vivere allโaltezza della bellezza alla quale il Signore ci chiama, non possiamo che affidarci al Maestro interiore che Gesรน stesso ci ha promesso e donato, perchรฉ cosรฌ il Padre ha da sempre voluto. Tutto facile? No. Come abbiamo avuto modo di vedere in queste domeniche, lโadesione a Gesรน chiede tempo, perchรฉ non รจ facile passare dallโidea allโesperienza. E finchรฉ allโorigine della nostra fede non riconosciamo la relazione con Gesรน, tutto diventa difficile, tutto resta idea; la relazione con il Signore Gesรน deve diventare Esperienza, Avvenimento, Fatto. Concreto e reale.
Ripensiamo al volto della prima Comunitร cristiana: uomini e donne fuggiti per paura, paralizzati dalla paura, senza coraggio nรฉ fiducia. Ma questo non ha spento la scintilla accesa nei loro cuori: per loro รจ bastato riascoltare la Parola che lo sconosciuto/Gesรน spiegava per sentire ardere il cuore (cfr Lc 24,44). ร questo stesso lasciarsi affascinare che ha portato la Maddalena a recare lโannuncio (cfr Pasqua); che ha portato il discepolo amato a riconoscere il Signore Gesรน sulla riva del lago (cfr II domenica); che ha portato i discepoli ad aderire al comando di amare (III domenica) e a riconoscere in Gesรน il buon pastore (cfr IV domenica). Questi incontri hanno smosso i loro cuori e hanno infuso in loro nuovo coraggio, sicuri che il Signore Gesรน รจ presente, รจ colui che sempre viene in noi, รจ il Veniente. Ricordate la tentazione del popolo dโIsraele nel deserto? โIl Signore รจ in mezzo a noi sรฌ o no?โ (Es 17,7): sรฌ! Gesรน รจ sempre con noi, รจ il Dio-con-noi (cfr Mt 1,23), lโEmmanuele. Lui รจ fedele; siamo noi che come i discepoli lo abbandoniamo, lo tradiamo, lo rinneghiamo, โฆma Lui cโรจ. Lui รจ. E come abbiamo visto lungo questo nostro cammino pasquale, lโunica cosa che Gesรน fa apparendo ai discepoli รจ donare la sua pace: โPace a voiโ (cfr 20,19ss) e lo Spirito: โSoffiรฒ e disse loro: โRicevete lo Spirito santo..:โ (Gv 20,22ss). Un gesto che ricorda la creazione, quando Dio soffiรฒ sullโuomo: โSoffiรฒ nelle sue narici un alito di vita e lโuomo divenne un essere viventeโ (Gn 2,7). Dalla polvere Dio creรฒ un essere vivente, cosรฌ in uomini increduli e impauriti Dio infonde lo Spirito e crea nuove creature, anche se questo dono รจ accompagnato da un invito, a dimostrazione che il Signore Gesรน aveva giร messo in conto la fatica e fragilitร dei suoi discepoli e nostra: โNon vogliate rattristare lo Spirito Santo di Dioโ (cfr Ef 4,30).
Lo Spirito di Dio dunque abita in noi, ci guida, ci ammaestra, ci educa, ci fa compagnia, ci abbraccia, ci consola, ci incoraggiaโฆ Basta crederci. Basta fidarsi di Lui. Basta invocarlo, perchรฉ โil Padre vostro del cielo darร lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedonoโ (Lc 11,13).
La festa di Pentecoste รจ la festa della Chiesa e, come abbiamo ascoltato nella domenica in Albis, custodisce in sรฉ ciรฒ che di piรน caro Gesรน ha lasciato, il perdono: โRicevete lo Spirito santo. A coloro a cui perdonerete i peccati saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonatiโ (Gv20,23). Vivere secondo lo Spirito significa vivere lโamore, la misericordia (cfr Gal 5), perchรฉ se รจ vero che รจ importante conoscere i doni dello Spirito, รจ ancor piรน importante fare i frutti dello Spirito! A volte rischiamo di vivere secondo lo Spirito senza neppure accorgercene, e poi magari diciamo di non esserne in grado. Chi vive secondo lo Spirito, o almeno cerca di farlo, porta questi frutti: amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontร , fedeltร , mitezza, dominio di sรฉ (cfr Gal 5,22-23). Allora non รจ vero che non siamo capaci, che non riusciamoโฆsi tratta solo di dare paternitร a questi frutti: chi porta questi frutti vive secondo lo Spirito: quel Maestro interiore che insegna, ricorda, stimola a vivere come Gesรน.
Ma oggi possiamo anche dire che non cโรจ Pentecoste senza la Vergine Maria: โErano perseveranti e concordi, insieme con alcune donne e a Maria, la Madre di Gesรน, e ai fratelli di luiโ (At 1,14). Maria ha tenuto unito il gruppo degli Apostoli impauriti e cosรฌ continua a tenere noi uniti al suo Figlio Gesรน, affinchรฉ consolati e forti dello Spirito, impariamo a testimoniare la gioia del Vangelo fino agli estremi confini della terra (cfr At 1,8). Da quanto abbiamo avuto modo di dire, possiamo capire che lo Spirito รจ alito di vita, รจ luce che illumina, รจ fiducia che incoraggia, รจ gioia che semplificaโฆรจ Dolce ospite/amico dellโanima.
A conclusione di questo tempo pasquale, credo che possiamo ammettere che il Signore Gesรน ci conosce piรน di noi stessi e stupirci di quanto Lui si fidi di noi, pur fragili e deboli. Non si attende da noi oltre quello che possiamo, ma ci chiede di fidarci di Lui per divenire ciรฒ che Lui ha pensato per noi. Nulla possiamo fare senza di Lui, tutto possiamo fare con Lui perchรฉ non ci ha lasciati soli, ma semplicemente ci ha preceduti lรฌ dove ora ci attende, e nellโattesa del suo ritorno, e ci ha donato lo Spirito, per vivere come Lui. Per divenire prolungamento del suo amore qui ed ora. Sรฌ, ciascuno di noi.
Cosa rispondo io oggi alla Parola/Gesรน
Colletta anno C
O Dio, che nel mistero della Pentecoste santifichi la tua Chiesa in ogni popolo e nazione, diffondi sino ai confini della terra i doni dello Spirito Santo, e rinnova anche oggi nel cuore dei credenti i prodigi che nella tua bontร hai operato agli inizi della predicazione del vangelo.
Spirito di Dio
dolce Ospite dellโanima infiamma il cuore mio!
Spirito di sapienza, che aiuti a coltivare una vita pensante, appassionami.
Spirito dโintelletto,
che aiuti a vivere con spessore puntando al cuore delle cose, illuminami.
Spirito di consiglio, che aiuti a scegliere la giusta Via, guidami.
Spirito di fortezza, che sproni
a resistere, incoraggiami.
Spirito di scienza,
che aiuti a conoscere per imparare ad amare, educami.
Spirito di pietร ,
che aiuti a riconoscere il Signore, per gettare in Lui le reti della vita, mostrati.
Spirito del timor di Dio
che aiuti a ricordare
che ci sono, perchรฉ ci sei Tu: custodiscimi.
Spirito di Dio
dolce Ospite dellโanima infiamma il cuore mio!
Il commento al Vangelo di domenica 5 giugno 2022 curato da don Andrea Vena. Canale YouTube.



