La visitazione della Beata Vergine Maria.
L'”Ave Maria”, la preghiera con cui salutiamo ed invochiamo la Vergine, iniziata dall’Angelo Gabriele, รจ oggi proseguita e completata da Elisabetta. La prescelta da Dio, per essere la madre del Signore, colei che concepirร il Figlio di Dio per opera dello Spirito Santo, ha saputo dal messo divino che anche Elisabetta, che tutti dicevano sterile, รจ ormai prossima alla maternitร . La Madre di Dio, che si era professata “la serva del Signore”, ora la vediamo salire in fretta, verso la montagna, per raggiungere la sua parente e diventare la sua serva.
Splende l’umiltร di Maria, brilla di luce vera nel suo cuore purissimo l’amore del Signore; รจ piena di grazia, lo Spirito Santo รจ sceso su di lei, la potenza dell’Altissimo l’ha adombrata, ora sollecita e quasi ignara della sublime dignitร a cui Dio stesso l’ha innalzata, deve testimoniare lo stesso amore ad Elisabetta, deve prestare a lei quegli umili servizi di cui ogni mamma ha bisogno prima del parto. Proprio da questa testimonianza รจ della completa disponibilitร di Maria, proprio nel dare gratuitamente amore, anche ciรฒ che รจ arcano, velato nel mistero e chiuso nel segreto del cuore, si svela in un incontro di due anime votate a Dio e illuminate dallo steso Spirito.
Al saluto di Maria esulta il bambino nel grembo di Elisabetta. Lei, piena di Spirito Santo, riconosce nella giovane parente “la madre del Signore” e la proclama “benedetta fra tutte le donne” perchรฉ ha creduto alla parola del Signore. Esplode in un canto di lode e di ringraziamento la vergine Maria: canta e magnifica il Signore, esulta in Dio salvatore, perchรฉ ha posato il suo sguardo di compiacenza sulla sua povertร . Ora piรน nulla puรฒ nascondere Maria e la sua “beatitudine” dovrร essere proclamata nei secoli futuri. La misericordia divina sta per espandersi sul nostro mondo per tutti coloro che, con la stessa umiltร di Maria, accoglieranno i doni di Dio.
L’incarnazione del Verbo viene a cancellare la superbia degli uomini e ad esaltare gli umili. La grande promessa di salvezza definitiva ed universale, scandita da Dio sin dal principio, ora si compie, sta per nascere nel grembo della vergine Maria. I motivi della gioia vengono lanciati da quel canto a tutta l’umanitร , l’esultanza di Maria si trasferisce alla Chiesa del suo Bambino, che ancora ogni giorno al calar del sole, con le stesse parole, con la stessa gioia canta il suo “Magnรฌficat”.
Abbiamo imparato da lei e ci verrร confermato da Cristo stesso che i privilegi divini non vengono dati per una personale esaltazione, ma per la gloria di Dio e per l’edificazione del nostro prossimo. Maria, la benedetta fra tutte le donne, la Madre del Signore, prima del suo Gesรน, insieme a lui, portato in grembo, sale la montagna per essere la serva di Elisabetta e la nostra serva, assumendo cosรฌ il suo ruolo di Madre della Chiesa, prima ancora che il suo Figlio, morente sulla croce, la proclamerร tale.



