Commento al Vangelo di oggi
Il testo evangelico parla della gioia. La Chiesa รจ nella gioia perchรฉ il suo Sposo รจ risorto e ci ha liberati, colui che ella desidera lo porta giร nel suo cuore e vuole che i suoi figli adottino i costumi del paradiso, luogo della gioia e della lode perpetua. Tuttavia qui sulla terra il canto della Chiesa, anche nella gioia pasquale, resta intriso di una dolce tristezza, espressa dal Vangelo, talvolta da gemiti, poichรฉ lo Sposo ha ricevuto una ferita d’amore che non guarirร che nel Cielo ed ella resta qui in basso come una donna in eterno travaglio.
Il Signore non nasconde la condizione del cristiano nel tempo, il quale crede in Cristo ma non lo vede e attende di vederlo, un’attesa che ha la sua prima rappresentazione nei giorni tristi della Passione, quando gli apostoli, pur sgomenti e dispersi, attendevano la resurrezione anche se in modo incerto. Noi viviamo tra la Pentecoste e la fine dei tempi: siamo sรฌ nella certezza della Resurrezione di Cristo, ma anche nella tristezza, una tristezza soprannaturale dovuta alla privazione di un bene soprannaturale, il Regno di Dio. Non si tratta tuttavia di una privazione totale. Il Signore fa un paragone estremamente delicato ed espressivo: la madre nel travaglio del parto possiede giร quello che attende, cosรฌ il Regno di Dio รจ giร in noi e noi speriamo ciรฒ che possediamo, perรฒ ancora non lo possediamo finchรฉ non vedremo il Regno di Dio faccia a faccia come la mamma vede il figlio che le รจ nato. Abbiamo in noi il Regno di Dio come una gestante porta il figlio.
La nostra vita รจ un mistero simile al travaglio di una partoriente, ma il suo frutto ยซsarร senza fine, poichรฉ niente potrebbe appagarci completamente se non quello che รจ infinitoยป (Sant’Agostino).
Per riflettere
Questo รจ quello che fanno la gioia e la speranza insieme, nella nostra vita, quando siamo nelle tribolazioni, quando siamo nei problemi, quando soffriamo. Non รจ un’anestesia. Il dolore รจ dolore, ma vissuto con gioia e speranza ti apre la porta alla gioia di un frutto nuovo. Questa immagine del Signore ci deve aiutare tanto nelle difficoltร ; difficoltร tante volte brutte, difficoltร cattive che anche ci fanno dubitare della nostra fedeโฆ Ma con la gioia e la speranza andiamo avanti, perchรฉ dopo questa tempesta arriva un uomo nuovo, come la donna quando partorisce. E questa gioia e questa speranza Gesรน dice che รจ duratura, che non passa. (Papa Francesco)
Preghiera finale
Gesรน ci ha promesso una gioia che nessuno ci puรฒ togliere.
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Con la fiducia che la nostra preghiera,
compiuta con i gemiti del suo Spirito, sarร esaudita,
ti preghiamo, o Signore, di renderci degni della tua gioia
e di aiutarci a comprendere il valore e il significato
delle sofferenze quotidiane se vissute in unione con Cristo.
AUTORI: I commenti di questo mese sono curati da Centro Diocesano per le Vocazioni di Pisa
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโEvangelizzazione e la Catechesi



