p. Alessandro Cortesi opSono un frate domenicano. Docente di teologia presso lโIstituto Superiore di Scienze Religiose โsanta Caterina da Sienaโ a Firenze. Direttore del Centro Espaces โGiorgio La Piraโ a Pistoia.
Socio fondatore Fondazione La Pira โ Firenze.
Pietro davanti al sommo sacerdote testimonia la fede pasquale: ยซBisogna obbedire a Dio invece che agli uomini. Il Dio dei nostri padri ha risuscitato Gesรน, che voi avete ucciso appendendolo a una croce. Dio lo ha innalzato alla sua destra come capo e salvatore, per dare a Israele conversione e perdono dei peccati. E di questi fatti siamo testimoni noi e lo Spirito Santo, che Dio ha dato a quelli che gli obbedisconoยป
Pietro indica il Dio dei padri che ha risuscitato Gesรน capo e salvatore: la risurrezione รจ continuitร di vita. Colui che รจ stato incontrato vivente dopo la morte non รจ un fantasma ma รจ il medesimo Gesรน che ha annunciato la venuta del regno. La sua missione รจ stata in fedeltร al disegno di salvezza del Dio dei padri per Israele e per tutti i popoli.
Pietro utilizza il linguaggio del โrialzarsiโ ma parla anche di innalzamento per indicare la vita di Cristo accanto al Padre. โDio lo ha innalzato alla sua destra come capo e salvatoreโ. Si tratta di forme linguistiche diverse per indicare che Gesรน Cristo รจ vivente in una dimensione โaltraโ da quella terrena. I cieli in alto si contrappongono alla terra in basso e Cristo ora appartiene ad una sfera di vita nuova e diversa da quella sperimentabile sulla terra. Parlare dellโesperienza della risurrezione รจ arduo: non รจ esperienza deducibile dalla sfera delle esperienza umane. Eโ irruzione dellโUltimo di Dio nella storia. Per questo sono utilizzate immagini e metafore. Pietro indica come Gesรน di Nazareth colui che รจ stato incontrato รจ ora innalzato, vive alla destra del Padre come lโerede al trono sedeva alla destra. La sua presenza puรฒ essere incontrata in modo nuovo, nellโesperienza del credere.
La pagina del quarto vangelo narra una delle apparizioni di Gesรน dopo la Pasqua: la scena si svolge in tre momenti. Allโinizio lโinvito di Pietro โio vado a pescareโ seguito dagli altri discepoli La scena รจ posta in unโatmosfera quotidiana con la presenza di sette discepoli indicati uno ad uno con i loro nomi: Simon Pietro, Tommaso detto Didimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e altri due. Sono colti nel momento in cui salgono sulla barca e nella delusione per il fallimento della pesca di quella notte.
A questo punto Gesรน si manifesta. Gesรน si presenta loro sulla riva e li invita a gettare le reti dalla parte destra ma la sua presenza non รจ riconosciuta. Di fronte alla meraviglia di una pesca abbondante il discepolo che Gesรน amava, lui per primo, con quel vedere proprio dellโamore, riconosce la presenza del maestro: โEโ il Signoreโ. E Simon Pietro si getta in mare. Si attua un riconoscimento e sorge nei discepoli un modo diverso di vedere: Gesรน ora va incontrato con gli occhi della fede e dellโamore. Cosรฌ la barca e la rete che non si spezza sono simboli della chiesa che segue il suo Signore.
Il secondo momento del racconto รจ la condivisione: รจ il momento in cui mangiano insieme sulla riva richiama alla comunione. Gesรน chiede che i pesci siano portati e posti insieme a quello giร preparato insieme al pane sul fuoco. E ripete i gesti del dare e distribuire il pane, sintesi della sa esistenza: โGesรน si avvicinรฒ, prese il pane e lo diede loro, e cosรฌ pure il pesceโ. Gesรน si fa vicino, e distribuisce i segni che racchiudono il senso profondo della sua vita.
Il terzo momento รจ costituito dal dialogo tra Gesรน e Pietro. Per tre volte Gesรน ripete la domanda โmi ami?โ. Eโ quasi un lento ritornare sul triplice rinnegamento di Pietro durante la passione. Pietro risponde โSignore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio beneโ. La missione di Pietro come guida sarร quella di seguire Gesรน, accogliendo in dono del suo amore.



