don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 22 Marzo 2022

1425

AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
PAGINA FACEBOOK


Pietro si avvicinรฒ a Gesรน e gli disse: ยซSignore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrรฒ perdonargli? Fino a sette volte?ยป. E Gesรน gli rispose: ยซNon ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte setteยปโ€.

Gesรน prende come pretesto la domanda di Pietro per metterci davanti a una modalitร  di perdono insopportabile perchรฉ prevede lโ€™infinito moltiplicato sette volte. Eppure questa eccessiva linea di pensiero di Gesรน รจ spiegata immediatamente dopo dalla parabola che Egli stesso racconta: ci sono due debitori. Il primo ha un debito cosรฌ grande che nemmeno dieci vite basterebbero per ripagarlo.

Il secondo ha un debito ha un debito di pochi spicci. Al primo viene fatta la grazia non solo della pazienza di aspettare ma viene fatta la grazia di avere il debito condonato. Il secondo debitore invece che ha contratto il debito con lโ€™uomo graziato, si ritrova per mano di questโ€™ultimo gettato in galera.

Come รจ possibile che un uomo che ha sperimentato una grazia cosรฌ grande non riesca a fare allo stesso modo con un suo simile? Sembra che Gesรน voglia sottolineare lo scandalo di un simile gesto, quasi a suggerirci che il fatto che dobbiamo perdonare non nasce da una nostra capacitร  o bontร  ma dalla semplice memoria che i primi ad essere stati perdonati siamo stati proprio noi, e che senza la memoria di questa grazia che abbiamo ricevuto non riusciremo mai a farlo anche noi di conseguenza.

Allora il problema diventa un altro: abbiamo memoria di quanto siamo stati perdonati? Dire in confessione โ€œnon credo di peccareโ€, o โ€œsono fondamentalmente una brava personaโ€ non ci aiuta. Non metto in dubbio che cโ€™รจ molta gente santa in giro, ma solitamente i santi dicono che sono dei grandi peccatori e riescono a scovare la loro fragilitร  nelle pieghe piรน nascoste della loro vita, mentre i piรน incalliti peccatori sembrano vivere beatamente nella convinzione che sono migliori degli altri.

Si perdona solo se si domanda al Signore la grazia di vedere quanto noi stessi abbiamo bisogno di perdono.

ALTRO COMMENTO DA FACEBOOK

Quante volte bisogna perdonare? Si puรฒ quantificare lโ€™esperienza del perdono? Gesรน nel Vangelo di oggi ci dice di no, anzi pone una misura infinita al perdono. Eppure questo eccesso di misericordia era percepito giร  allora come una forma di ingiustizia e non come una modalitร  dellโ€™amore. Infatti non รจ possibile pensare al male subรฌto senza che nessuno ne paghi le conseguenze.

Ma il perdono non รจ unโ€™alternativa alla giustizia รจ la possibilitร  che la giustizia ha di non diventare essa stessa male, vendetta. Si perdona non quando il male fatto non ha conseguenze, ma quando quel male non continua a fare del male alimentando odio, rancore, risentimento. Chi perdona si libera dalla morsa di quel male interiore che continua a farlo soffrire.

In questo senso abbiamo bisogno di perdonare allโ€™infinito perchรฉ abbiamo bisogno di essere sempre infinitamente liberati da ciรฒ che ci rode dentro fino a toglierci la pace, la gioia, la serenitร . Questo รจ ciรฒ che Dio fa con ciascuno di noi: ci libera dal male che ci fa ancora del male. Ma lโ€™unica cosa che chiede รจ di agire anche noi nello stesso modo, cioรจ di liberare anche gli altri dal peso del male che li tormenta, che li uccide.

รˆ bello pensare che Gesรน non ci chiede di fare una cosa giusta e basta, ma ci chiede di fare una cosa giusta solo perchรฉ noi ne abbiamo fatto per primi esperienza. Io posso perdonare perchรฉ sono stato perdonato. Allora la domanda che il Vangelo di oggi ci pone รจ semplice: mi sono mai sentito veramente perdonato?