Commento a cura di don Pasquale Giordano
La parrocchia Mater Ecclesiae รจ stata fondata il 2 luglio 1968 dallโArcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirร ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di etร … [Continua sul sito]
Dallโesilio allโEsodo
Nel cammino quaresimale dopo il racconto delle tentazioni viene offerto quello della trasfigurazione. Dal deserto dove Gesรน, condotto dallo Spirito, digiunava per quaranta giorni si passa al monte sul quale, mentre pregava, appare nello splendore della sua gloria divina. Il digiuno e la preghiera caratterizzano lโidentitร di Gesรน, vero uomo e vero Dio. Mediante il digiuno nel tempo di permanenza nel deserto egli solidarizza con gli uomini e stringe con essi legami forti di autentica fraternitร , mentre con lโesperienza della preghiera sul monte Gesรน intende accompagnare e introdurre i suoi discepoli nella comunione intima e dialogica con il Padre.
Con la sofferenza e la morte in croce, preannunciata dal Maestro, egli rivela che Dio, nel suo amore misericordioso, si umilia fino a toccare il punto piรน basso che puรฒ raggiungere un uomo. Perรฒ lโultima parola non รจ la morte, ma la risurrezione. Gesรน, come giร prega Davide nel Sal 16, crede fermamente che il Padre non lo abbandonerร nรฉ nella tentazione nรฉ nel sepolcro, ma lo risveglierร e lo rialzerร per la vita nuova. Il digiuno รจ mezzo di solidarietร con gli uomini ma anche di comunione con Dio perchรฉ, da una parte, ci apre allโascolto e alla condivisione dei bisogni dei fratelli e, dallโaltra, dispone il cuore allโobbedienza della parola di Dio e alla comunione con Lui.
Gesรน guida i discepoli nellโesperienza della preghiera grazie alla quale si dischiude davanti a noi la finestra sul nostro destino di figli di Dio. Sul volto dei discepoli si legge lo smarrimento e lo scoraggiamento. La vita puรฒ apparirci come un cammino di esilio nel quale ci allontaniamo sempre di piรน dalle nostre sicurezze senza perรฒ vedere allโorizzonte la luce della speranza. Anche Abramo si lamenta con Dio. La sua risposta รจ la conferma dellโimpegno, preso mediante un giuramento, di dargli la discendenza che avrebbe abitato stabilmente nella terra promessa. Questa promessa si compie in Gesรน, figlio di Abramo e Figlio di Dio, che trasforma il nostro esilio da questa terra in esodo verso il cielo, dove รจ giร fissata la nostra cittadinanza.
Come Gesรน, anche noi abbiamo una doppia cittadinanza. Nellโoggi sperimentiamo quella terrena, itinerante, in cui sโintrecciano la fatica del lavoro e la bellezza dellโamicizia fraterna, il dolore legato alla fragilitร della condizione umana e la gioia nel godere lโamore provvidente del Padre. Mentre viviamo il dramma dellโessere migranti, anche se abbiamo una casa in cui abitare e un reddito su cui contare, la fede รจ per noi luce di speranza perchรฉ siamo certi che Gesรน, morendo e risorgendo, ci apre il cammino dellโesodo verso il Cielo del quale Egli stesso ci dona la cittadinanza. Gesรน nella preghiera ha cercato e trovato il volto di Dio la cui parola รจ stata per lui guida e sostegno nel suo cammino, non solo fino alla croce, ma anche nella morte da cui lo ha liberato per farlo risorgere.
La preghiera รจ incontro con Dio faccia a faccia, bocca a bocca, cuore a cuore. Lโeucaristia nel giorno del Signore, tempo della festa, รจ lโespressione piรน alta della preghiera la cui bellezza puรฒ essere percepita da tutti che si respira il clima gioioso della familiaritร . Nellโeucaristia chi รจ nel dolore trova consolazione, chi รจ solo viene accolto nelle braccia materne di una Chiesa che ascolta, chi ha gioia nel cuore incontra fratelli e sorelle con i quali fare festa.
Gesรน รจ la santa montagna in cui sโincontrano Dio e lโuomo e i fratelli tra di loro formando una comunitร di amore solidale. Nellโeucaristia il Signore Gesรน viene ancora incontro a noi per trasfigurare il nostro corpo misero, ferito dal peccato e dalle fragilitร umane, e conformarlo al suo corpo glorioso che profuma di santitร . Lโascolto di Gesรน e la comunione al suo corpo ci danno la forza di pellegrinare sulle strade del mondo protagonisti della nostra storia, costellata di difficoltร e prove, ma anche maestra di vera umanitร .
Signore Gesรน, Tu che, come ogni uomo, hai tremato di spavento davanti alla sofferenza e alla morte, aumenta la nostra fede per seguire il tuo esempio nella preghiera. Il nostro cuore, in costante ascolto della tua parola, possa cercare sempre il volto di Dio e in Lui trovare forza, consolazione e speranza.
Il tuo Spirito alimenti in noi il desiderio dโincontrarti soprattutto quando la nostra fronte รจ corrucciata per le preoccupazioni che ci assillano, il nostro viso รจ solcato dalle lacrime di rabbia, i nostri piedi sono doloranti a causa dei sentieri impervi in cui ci troviamo per scelte sbagliate e il nostro cuore sโindurisce provato dalle umiliazioni e dalle mortificazioni che riceve.
Gesรน, che sullโaltare diventi Eucaristia per noi e ci offri la mano per accompagnaci nella vita, illumina i suoi sentieri che spesso ci sembrano condurci in esilio e rivelaci che la via della croce, che Tu porti con noi ogni giorno, non termina con la morte ma approda alla Vita.
LโEucaristia che celebriamo faccia risplendere sul volto della Chiesa la bellezza del tuo amore: il nostro corpo divenga tempio nel quale doniamo la vita insieme a Te e la Comunitร si mostri al mondo qual รจ, anticipazione della Famiglia divina che accoglie, ascolta, perdona, soffre con chi รจ nel dolore e fa festa per condividere la gioia.ย




