p. Alessandro Cortesi op – Commento al Vangelo di domenica 13 Marzo 2022

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p. Alessandro Cortesi op

Sono un frate domenicano. Docente di teologia presso lโ€™Istituto Superiore di Scienze Religiose โ€˜santa Caterina da Sienaโ€™ a Firenze. Direttore del Centro Espaces โ€˜Giorgio La Piraโ€™ a Pistoia.
Socio fondatore Fondazione La Pira โ€“ Firenze.

โ€œQuando, tramontato il sole, si era fatto buio fitto, ecco un braciere fumante e una fiaccola ardente passare in mezzo agli animali divisi. 18In quel giorno il Signore concluse questโ€™alleanza con Abram: ยซAlla tua discendenza io do questa terra, dal fiume dโ€™Egitto al grande fiume, il fiume Eufrateโ€. Nellโ€™atmosfera segnata dallโ€™allunarsi delle ombre nel tramonto, in un clima di oscuritร  e terrore che avvolge il cuore di Abramo, un rito antico appare evocato: i patti tra popoli al termine di una guerra venivano stipulati ponendo una serie di animali squartati sul terreno e tra di loro si passava in segno di un impegno nuovo.

Tale rito arcaico si collega allโ€™espressione ebraica che indica il tagliare come riferimento ad un patto. In questa potente immagine sta racchiuso il messaggio di un patto tra Dio che chiama e Abramo il suo โ€˜amicoโ€™: รจ un patto in una relazione reciproca che impegna e coinvolge. Ma solamente un braciere fumante e una fiaccola ardente passano tra gli animali squartati: รจ impegno da parte di Dio, che garantisce una fedeltร  come promessa. Questa va oltre ogni possibile risposta umana e rimane offerta unilaterale e ferma.

Il braciere e la fiaccola sono simboli della presenza di Dio, che come fuoco illumina e consuma. Nellโ€™esperienza che segna la vita di Abramo da quel tramonto lโ€™alleanza si delineaย  qual dono di fedeltร . Ad Abramo รจ richiesto lโ€™abbandono, nella fiducia disarmata e di resa al Dio che non verrร  meno alle sue promesse. Al centro dellโ€™intera vicenda di Abramo sta il suo atteggiamento di fede: โ€˜Abramo credette al Signore, che glielo accreditรฒ come giustiziaโ€™ (Gen 15,7).

Eโ€™ questo un primo tema che richiama alla Pasqua come compimento della promessa di fedeltร  di Dio ad Abramo e allโ€™umanitร .

Nel racconto della trasfigurazione di Gesรน Luca che sul monte Gesรน pregava. In un contesto di preghiera avviene qualcosa di nuovo e particolare: โ€œil suo volto cambiรฒ dโ€™aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosรจ ed Elia, apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemmeโ€.

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Luca scrive per lettori che conoscevano i fenomeni della metamorfosi e descrive lโ€™aspetto di Gesรน come Mosรจ dopo essere disceso dal Sinai, con il volto risplendente di luce poichรฉ aveva parlato con Dio (Es 34,29-30). Cosรฌ nel dialogo con Mosรจ ed Elia lโ€™intera vita di Gesรน รจ evocata come cammino di un nuovo esodo. Israele era uscito dallโ€™Egitto verso la terra promessa, cosรฌ Gesรน nel suo andare verso Gerusalemme guida un nuovo esodo. Si tratta di una salita che giunge alla croce a quel salire al Padre nella risurrezione: una vita nuova.

Ed รจ salita che coinvolge lโ€™umanitร . Lโ€™umanitร  di Gesรน, il suo volto trasparente di una luce nuova โ€“ รจ il grande messaggio di questo racconto che racchiude una riflessione sul mistero pasquale โ€“ รจ via per scorgere la chiamata per ogni uomo di vivere nella comunione con Dio. Il cammino di Gesรน รจ orientato a Gerusalemme: nei tratti del suo volto crocifisso si puรฒ cogliere la luce dellโ€™amore del Padre. Lโ€™invito che chiude questo episodio รจ ad ascoltare Gesรน. Luca richiama allโ€™ascolto di Gesรน come via per entrare nella dimensione nuova della comunione con Dio orizzonte finale dellโ€™intera esistenza.