don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del 10 Marzo 2022

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Commento a cura di don Pasquale Giordano
FonteMater Ecclesiae Bernalda
La parrocchia Mater Ecclesiae รจ stata fondata il 2 luglio 1968 dallโ€™Arcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirร  ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di etร … [Continua sul sito]

Questuanti di speranzaย 

Lโ€™immobilismo รจ una patologia dellโ€™anima che si traduce in atteggiamenti rinunciatari. Chi รจ bloccato interiormente continua ad avere desideri la cui realizzazione fa dipendere dagli altri. La vita รจ fatta di attese sedentarie e passive che alimentano inesorabilmente la delusione e lo scoraggiamento. ยซChiedeteโ€ฆ cercateโ€ฆ bussateยป sono i verbi dei questuanti della speranza che interpretano la loro vita come continuo cammino di ricerca, di scoperta e dโ€™incontro con lโ€™altro, mai paghi di ciรฒ che si รจ ma sempre aperti alla novitร .ย 

Ciรฒ che si chiede a Dio รจ molto di meno di quello di cui abbiamo vero bisogno, soprattutto se confondiamo la gioia con il piacere e la pace con lโ€™appagamento. Se a volte abbiamo lโ€™impressione che chiedendogli qualche cosa egli non ce la conceda รจ anche vero che Dio Padre attraverso Gesรน ci ha dato lโ€™unico vero bene essenziale che serve allโ€™uomo per vivere, lo Spirito Santo. Quando crediamo di non essere ascoltati dovremmo chiederci cosa di buono stiamo ricevendo, desiderare ciรฒ che lo Spirito suggerisce al nostro cuore e uscire dalla tristezza per andare incontro ai fratelli.ย 

In Gesรน Dio ci ha dato tutto. Noi lo riceviamo nella misura in cui, superando la paura del rifiuto, lโ€™angoscia del fallimento e il dubbio della chiusura, con la preghiera chiediamo con umiltร  il dono della Grazia, cerchiamo con perseveranza la volontร  di Dio e bussiamo con fiducia al suo cuore.

Allora i parametri per misurare il valore della nostra vita saranno invertiti: quanto chiediamo agli altri, tanto siamo chiamati a dare, quanto grande sarร  la speranza di ricevere, tanto abbondante sarร  il bene che doneremo.

Signore Gesรน, stammi vicino quando lo sconforto annebbia la mia vista, prendimi per mano quando le braccia sono stanche di essere elevate nella supplica, guardami negli occhi quando ho terminato anche le lacrime. Non mi immobilizzi la paura, non vinca il pessimismo, non prevalga la lamentela. Donami lโ€™umiltร  di tendere la mano e lasciarmi rialzare dopo ogni caduta, la perseveranza nella ostinata ricerca del bene, la speranza che ogni piccolo gesto dโ€™amore รจ un seme in cui รจ custodito il sogno di una vita nuova.ย 

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