Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 7 Marzo 2022

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รˆ talmente chiaro da essere quasi imbarazzante. Come ricevere le risposte alle domande prima di un compito in classe. Su cosa, dunque, saremo giudicati alla fine della nostra vita? Cosa peserร  sul piatto della bilancia divina?

Non le devozioni, non le parole, non le riflessioni, non le celebrazioni, nemmeno una vita morale (quasi) integerrima. Ciรฒ che conterร , ciรฒ che conta, รจ la concretezza delle nostre azioni. Una, in particolare: riconoscere nel volto del fratello affamato, malato, carcerato, il volto di Cristo. E Gesรน non specifica le ragioni per cui il fratello รจ senza cibo, o indigente o in carcere.

Tendiamo (tendo) ad amare e soccorrere i fratelli poveri ma onesti, o che paiono tali. La sfida รจ amare anche chi, a parer nostro, se lโ€™รจ andata a cercare, senza pregiudizi, senza superficialitร . Ma amare, senza condizioni, senza limiti, con lโ€™amore che ci ha colmato il cuore.