L’ultima meditazione della Parola del mese di febbraio sembra un saluto rivolto a quanti si riconoscono in quel โtaleโ. Non ha un nome, ma mostra di aver intrapreso un cammino guidato dalla Parola e dalla figura del Nazareno.
Non conosciamo altro di lui. Eppure i suoi gesti e le sue parole sono molto significative. Ha chiara la mรฉta da raggiungere e la persegue. Forse comprende che manca ancora qualcosa, pur mostrandoci di conoscere Gesรน. Si rivolge a lui chiamandolo Maestro. E sappiamo che รจ vero. Gli si inginocchia, quando altri, parlando con l’Emmanuele, non compiono questo gesto, scelto da altri meno sapienti. Il โrimproveroโ del Galileo non รจ per l’appellativo ma per l’aggettivo. Gesรน รจ Maestro, ma desidera far capire che insegna qualcosa che giร conosce e rifiuta qualcosa che non gli รจ certo nuovo.
Conosce la Parola e in questo caso le dieci Parole. La frequenta, la studia e senz’altro la prega. ร importante soprattutto se la trasformiamo in una Parola viva e vissuta.
Alle dichiarazioni di intenti devono seguire i fatti, cioรจ lo stile di vita del cristiano che, nelle difficoltร che sperimentiamo ogni giorno, testimoniano la nostra fede nel Signore.
La richiesta di vendere i beni per darne il ricavo ai poveri rimanda a contesti noti nella Parola, dove l’apparente assurditร della richiesta si scontra con azioni concrete che invece la realizzano. E basterebbe gettare uno sguardo al di fuori della Parola stessa per incontrare protagonisti della fede cristiana che hanno voluto accettare l’invito del Risorto e compiere esattamente quanto richiesto al โtaleโ della pericope. Conosciamo tutti la scelta di san Francesco d’Assisi. Qualche decennio prima, anche san Ranieri, patrono di Pisa e della nostra Diocesi: โimpossibile agli uomini, ma non a Dioโ!
Per riflettere
La Parola รจ tagliente: non lascia indifferenti. Sa colpire nel profondo mettendo di fronte il nostro stile di vita con il messaggio predicato da Gesรน. Chi puรฒ farcela? L’uomo che si converte e che rinuncia a quella falsa ricchezza che รจ l’autosufficienza per abbracciare la povertร di chi ha bisogno. Di Dio e dei fratelli.
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AUTORI: I commenti di questo mese sono curati da Massimo Salani
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโEvangelizzazione e la Catechesi



