La Parola di oggi chiude l’ottavo capitolo del Vangelo di Marco e ci introduce in quello successivo, di cui mediteremo quattro brani.
Nella pericope il Maestro si rivolge sia ai discepoli che ad un numero importante di uditori che sono convocati. Non si tratta di un messaggio offerto in qualche occasione sporadica oppure proclamata a seguito delle numerose controversie contro i numerosi gruppi, come i farisei, che avversavano Gesรน. Le parole del Verbo sono consegnate, dunque, in un quadro che desidera richiamare l’attenzione: il suo insegnamento, sempre importante, ora lo รจ particolarmente.
Nei brani precedenti emergeva la fragilitร dell’uomo incapace di vedere tutta la luce donata dal Signore. Sia i discepoli che la folla avevano intravisto e percepito qualcosa di grande, senza coglierne, tuttavia, la profonditร . Ora il Galileo si serve di un linguaggio che non lascia interpretazioni.
In altre occasioni aveva rivolto una domanda ai Dodici su come fosse percepito e come lo riconoscevano loro stessi. Una persona di grande autorevolezza, capace di parole che non passavano inosservate e segni grandiosi. Chi era veramente e quale era il suo progetto?
Ingabbiati dalla societร e dalla religione del tempo, una umanitร spesso definita โgenerazione adultera e peccatriceโ, tutti speravano una risposta ben lontana dal progetto divino.
La luce che promana dal Signore mostra un percorso totalmente diverso. ร necessario convertirci per accettare la croce, lร dove inchiodare le nostre debolezze, i nostri egoismi, lo sforzo di prevalere sugli altri. Convertirci per imparare a servire il prossimo, rifiutando l’arroganza del potere e considerarci gli ultimi fra i molti.
Solo allora potremo comprendere la scelta della croce da parte di Gesรน di Nazaret. I discepoli nel nascondimento tranne Giovanni e la folla sperimenteranno presto come il dramma della morte del Figlio di Dio debba essere โvistoโ e vissuto, ma compreso fino in fondo.
Scopriremo cosรฌ la gioia vera, non quella che si sperimenta nel ricevere, quanto quella conosciuta da coloro che offrono e si offrono.
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Per riflettere
Come nella pericope di ieri, l’invito รจ di abbracciare la croce quotidiana che portiamo nella nostra vita. La solennitร di Cristo Re insegna la scelta del servizio ai fratelli, dell’amore disinteressato per gli altri fino ad offrire tutto di sรฉ stessi. Sperimenteremo cosรฌ la gioia di un percorso verso la salvezza. La nostra, insieme con gli altri.
AUTORI: I commenti di questo mese sono curati da Massimo Salani
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโEvangelizzazione e la Catechesi



