Lโepisodio si apre con il cieco che รจ condotto da Gesรน e con le persone che lo portano che pregano Gesรน per lui. In questa semplice constatazione vengono racchiusi gli anni della nostra storia personale, fatta di tante persone che ci hanno portato, spinto, trascinato, convinto, che hanno fatto il tifo per noi, che hanno creduto in noi piรน di quanto non lo facessimo noi stessi. Anni a anni di persone che hanno pregato e chiesto per noi quello che noi non sapevamo o non osavamo chiedere. Altri hanno fatto per noi, altri hanno contribuito a che Gesรน ci toccasseโฆ
Cosa vede o non vede questo cieco? Non si tratta solo di vedere o non vedere, si tratta di vedere bene, si tratta dei particolari, dei colori, delle sfumature โ cioรจ della bellezza e della multiformitร della realtร , dei confini delle cose e della loro distinguibilitร : ogni cosa รจ unica perchรฉ รจ diversa ed รจ diversa in quanto รจ unica.
La vista, ovvero la saggezza che manca a questโuomo (come manca anche a noi!) puรฒ essere donata solamente nella gradualitร , nel confronto quotidiano e tenace con la realtร delle cose create e non con le nostre belle parole, i nostri slogan accattivanti e sempre parziali, i nostri modi di pensare benpensanti. Ci vuole un accompagnatore, un maestro, un saggio che ci trasmetta la saggezza, che sappia come funzioni il vedere, che conosca la luce (quella adatta) e che conosca lโocchio dellโuomoโฆ
Andrea Piccolo SJ

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato



