Don Luciano Condina – Commento al Vangelo del 13 Febbraio 2022

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La nostra miseria รจ la porta attraverso sui Dio entra nel nostra cuore

Nel vangelo di Luca le beatitudini sono quattro e vengono opposte a quattro annunci di sventura. Bisogna subito notare che la beatitudine non รจ una gioia passeggera, bensรฌ profonda: il beato รจ un sapiente, รจ una persona che ha imparato lโ€™arte di vivere.

Queste beatitudini raccontano una sorta di viaggio alla scoperta delle potenzialitร  nascoste nelle parti piรน povere della nostra vita. Scopriamo quindi che la felicitร  passa dallโ€™accogliere condizioni che generalmente rifiutiamo e allontaniamo dalla nostra vita, ma che liberano la potenza di Dio, unโ€™opera, una sorpresa, la sua irruzione nella nostra vita.

ยซBeati voi, che ora avete fameโ€ฆ che ora piangeteโ€ฆ ma guai a voi, ricchi, perchรฉ avete giร  ricevuto la vostra consolazioneโ€ฆ che ora siete saziโ€ฆ che ora rideteยป. Tutto si decide su come โ€œstate oraโ€, in questo preciso momento, e se siete ben messi, guai a voi. Questo suona irritante, quasi fosse una colpa star bene.

Si capisce meglio da come prosegue Gesรน nel discorso: ยซMa a voi che ascoltate, io dicoโ€ฆยป. Questa parola รจ salvifica per chi lo ascolterร . E chi รจ che ha desiderio di ascoltare? Chi ha fame di qualcosa: รจ questo il discrimine! Gli darร  retta chi รจ povero, chi ha fame, chi sta piangendo. Perchรฉ un ricco ha giร  la sua consolazione e non ha dunque stimoli nรฉ probabilmente voglia di ascoltare il predicatore in questione.

Ecco allora il paradosso: la felicitร  di Cristo non รจ disponibile per chi ha la pancia piena. Chi รจ sazio e divertito รจ sbadato e appagato, non si rende conto della propria tiepidezza e delle trappole che lo aspettano. ยซLโ€™uomo nella prosperitร  non comprende, รจ come gli animali che perisconoยป (Sal 48,13).

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In noi dunque cโ€™รจ una parte povera, ci sono lacrime, cโ€™รจ qualcosa di incompleto e carente; e questa miseria รจ la porta dโ€™ingresso del Salvatore. La preghiera entra per lo squarcio dโ€™incompletezza che ci portiamo dentro e la percezione della nostra insufficienza รจ la nostra povera veritร .

Sotto il punto di vista spirituale la nostra miseria รจ il nostro punto di forza, lo spazio in cui Dio puรฒ agire nella nostra vita. Eppure noi odiamo le nostre povertร โ€ฆ Lโ€™esperienza conferma che cercare di parlare al tronfio, al soddisfatto, al potente che รจ in noi risulta una battaglia persa.

ยซPrima della rovina viene lโ€™orgoglio e prima della caduta cโ€™รจ lโ€™arroganzaยป (Proverbi 16,18).

Una frase che corrisponde a veritร .


Commento di don Luciano Condina

Fonte – Arcidiocesi di Vercelli