SABATO 22 GENNAIO โ SECONDA SETTIMANA DEL T.O. [C]
Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti: ยซร fuori di sรฉยป.
Per non credere nella Parola e nella Persona di Gesรน, mandato dal Padre per rivelarci la sua volontร eterna sullโuomo, oggi Gesรน viene dichiarato โpazzoโ, โfuori di sรฉโ. Questa accusa sempre accompagnerร i discepoli di Gesรน assieme allโaltra di essere o un indemoniato o di operare nel nome del principe dei demรฒni. Ecco come queste infamanti accuse venivano rivolte a Cristo Signore: โIn quel tempo fu portato a Gesรน un indemoniato, cieco e muto, ed egli lo guarรฌ, sicchรฉ il muto parlava e vedeva. Tutta la folla era sbalordita e diceva: ยซChe non sia costui il figlio di Davide?ยป. Ma i farisei, udendo questo, dissero: ยซCostui non scaccia i demรฒni se non per mezzo di Beelzebรนl, capo dei demรฒniยป. Egli perรฒ, conosciuti i loro pensieri, disse loro: ยซOgni regno diviso in se stesso cade in rovina e nessuna cittร o famiglia divisa in se stessa potrร restare in piedi.
Ora, se Satana scaccia Satana, รจ diviso in se stesso; come dunque il suo regno potrร restare in piedi? E se io scaccio i demรฒni per mezzo di Beelzebรนl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. Ma, se io scaccio i demรฒni per mezzo dello Spirito di Dio, allora รจ giunto a voi il regno di Dio. Come puรฒ uno entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega? Soltanto allora potrร saccheggiargli la casa. Chi non รจ con me รจ contro di me, e chi non raccoglie con me disperde. ย Perciรฒ io vi dico: qualunque peccato e bestemmia verrร perdonata agli uomini, ma la bestemmia contro lo Spirito non verrร perdonata. A chi parlerร contro il Figlio dellโuomo, sarร perdonato; ma a chi parlerร contro lo Spirito Santo, non sarร perdonato, nรฉ in questo mondo nรฉ in quello futuro (Mt 12,22-32).
Ecco lโaltra accusa, quella che lo dichiarava indemoniato: โGli risposero i Giudei: ยซNon abbiamo forse ragione di dire che tu sei un Samaritano e un indemoniato?โ. Rispose Gesรน: ยซIo non sono indemoniato: io onoro il Padre mio, ma voi non onorate me. Io non cerco la mia gloria; vi รจ chi la cerca, e giudica. In veritร , in veritร io vi dico: se uno osserva la mia parola, non vedrร la morte in eternoยป. Gli dissero allora i Giudei: ยซOra sappiamo che sei indemoniato. Abramo รจ morto, come anche i profeti, e tu dici: โSe uno osserva la mia parola, non sperimenterร la morte in eternoโ. Sei tu piรน grande del nostro padre Abramo, che รจ morto? Anche i profeti sono morti. Chi credi di essere?ยป. Rispose Gesรน: ยซSe io glorificassi me stesso, la mia gloria sarebbe nulla.
Chi mi glorifica รจ il Padre mio, del quale voi dite: โร nostro Dio!โ, e non lo conoscete. Io invece lo conosco. Se dicessi che non lo conosco, sarei come voi: un mentitore. Ma io lo conosco e osservo la sua parola. Abramo, vostro padre, esultรฒ nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e fu pieno di gioiaยป. Allora i Giudei gli dissero: ยซNon hai ancora cinquantโanni e hai visto Abramo?ยป. Rispose loro Gesรน: ยซIn veritร , in veritร io vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sonoยป. Allora raccolsero delle pietre per gettarle contro di lui; ma Gesรน si nascose e uscรฌ dal tempio (Gv 8,48-59). Oggi Gesรน viene detto โfuori di sรฉโ dai suoi stessi parenti, dai suoi familiari.
LEGGIAMO IL TESTO DI Mc 3,20-21
Se hanno trattato cosรฌ Gesรน i suoi famigliari, con accuse ancora piรน gravi lo tratteranno i suoi avversari. Queste accuse non sono solo per Gesรน, sono anche per coloro che vogliano compiere la sua missione e portare nei cuori il Vangelo della Salvezza. Anche Paolo fu accusato di pazzia da Festo dopo che lui aveva raccontato la sua vocazione al Re Agrippa. Ecco la conclusione del suo racconto: โPerciรฒ, o re Agrippa, io non ho disobbedito alla visione celeste, ma, prima a quelli di Damasco, poi a quelli di Gerusalemme e in tutta la regione della Giudea e infine ai pagani, predicavo di pentirsi e di convertirsi a Dio, comportandosi in maniera degna della conversione. Per queste cose i Giudei, mentre ero nel tempio, mi presero e tentavano di uccidermi.
Ma, con lโaiuto di Dio, fino a questo giorno, sto qui a testimoniare agli umili e ai grandi, nullโaltro affermando se non quello che i Profeti e Mosรจ dichiararono che doveva accadere, che cioรจ il Cristo avrebbe dovuto soffrire e che, primo tra i risorti da morte, avrebbe annunciato la luce al popolo e alle gentiยป. Mentre egli parlava cosรฌ in sua difesa, Festo a gran voce disse: ยซSei pazzo, Paolo; la troppa scienza ti ha dato al cervello!ยป. E Paolo: ยซNon sono pazzo โ disse โ eccellentissimo Festo, ma sto dicendo parole vere e sagge.
Il re รจ al corrente di queste cose e davanti a lui parlo con franchezza. Penso infatti che niente di questo gli sia sconosciuto, perchรฉ non sono fatti accaduti in segreto. Credi, o re Agrippa, ai profeti? Io so che tu crediยป. E Agrippa rispose a Paolo: ยซAncora un poco e mi convinci a farmi cristiano!ยป. E Paolo replicรฒ: ยซPer poco o per molto, io vorrei supplicare Dio che, non soltanto tu, ma tutti quelli che oggi mi ascoltano, diventino come sono anche io, eccetto queste catene!ยป (Cfr. At 26,1-29). Quando un missionario di Gesรน รจ accusato o di pazzia, o di agire nel nome del principe de demรฒni o di essere lui stesso un diavolo, queste accuse servono a dichiarare noi liberi dallโascolto. Se colui che ci parla รจ un diavolo, noi non lo possiamo ascoltare. Il diavolo non va ascoltato.
Cosรฌ possiamo continuare nella nostra cattiveria e malvagitร del cuore. La Madre di Dio ci aiuti ad accogliere la Parola di luce da qualsiasi cuore essa venga a noi. Ma per questo dobbiamo essere pieni di Spirito Santo.



