Monastero di Bose – Commento al Vangelo del giorno – 21 Gennaio 2022

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โ€œNe costituรฌ Dodiciโ€: la comunitร  dei discepoli, il collegio apostolico, รจ frutto della volontร , della scelta e dellโ€™azione di Gesรน. รˆ lui che chiama a sรฉ quelli che vuole, che li costituisce e che dร  a loro un nome nuovo: apostoli.

Questi discepoli costituiti apostoli, cosรฌ diversi tra loro per provenienza, lavoro, vissuto, carattere, ricevono tutti da Gesรน un duplice compito: stare con lui e andare a predicare. A prima vista questi due ambiti sembrerebbero inconciliabili: o si sta con Gesรน o si va a predicare. In realtร  lโ€™uno รจ funzionale allโ€™altro, lโ€™uno non puรฒ reggersi senza lโ€™altro, perchรฉ รจ lo stare con Gesรน che spinge verso la missione, e la missione, la predicazione, trae la sua linfa vitale nello stare con Gesรน.

รˆ stando con Gesรน che sโ€™impara a essere โ€œchiesa in uscitaโ€ (per usare unโ€™espressione cara a Papa Francesco), e si puรฒ essere โ€œchiesa in uscitaโ€ solo se nel proprio cuore si dimora con Cristo, si vive di Cristo.

Altrimenti il nostro uscire, la nostra predicazione, rischia di mondanizzarsi, di assumere quelle logiche di successo, di spettacolaritร , di fama, che con il vangelo hanno poco a che fare, se non il fatto di usarlo per se stessi, svuotandolo della sua veritร  che รจ sempre appello alla conversione (โ€œConvertitevi e credete al vangeloโ€), appello per chi annuncia, ancora prima che per coloro a cui รจ annunciato.

Lโ€™apostolo รจ uno che agisce non a titolo personale ma su incarico, nel nome di un altro, a servizio di un altro e da questโ€™altro riceve la sua autorevolezza e la sua missione.

Ma a sua volta il nostro stare con Gesรน, dimorare con lui, deve vincere la tentazione di diventare ripiegamento e chiusura, e quindi deve aprirsi al prossimo perchรฉ Gesรน stesso ci spinge a cercarlo nel fratello, nella sorella, e soprattutto vuole che la nostra prossimitร  con lui divenga il grembo che genera un uomo nuovo, una donna nuova, capaci di amare il prossimo come Lui ha amato noi.

Gesรน infatti non ci dร  come comandamento nuovo di amare lui, ma di amarci gli uni gli altri, e questo รจ possibile solo ricominciando ogni giorno ad amare lui e dimorando nel suo amore: โ€œChi mi ama sarร  amato dal padre mio, e anchโ€™io lo amerรฒ e mi manifesterรฒ a luiโ€ (Gv 14,21). Ecco il legame stretto, la circolaritร , tra lo stare con Gesรน e lโ€™andare verso il nostro prossimo.

Ciascuno di noi รจ chiamato a conoscere il Figlio, a stare con lui, e poi รจ mandato verso i propri fratelli e sorelle, per essere annunciatore della buona notizia e per portare la liberazione da tutti i nostri โ€œdemoniโ€, cioรจ da ciรฒ che ci tiene prigionieri. Sรฌ, perchรฉ รจ nel Figlio che siamo resi liberi e chiamati alla libertร , nostra e degli altri.

Dirร  Paolo: โ€œCristo vi ha liberati affinchรฉ foste liberiโ€ (Gal 5,1) e Pietro gli fa eco: โ€œAgite da uomini liberi, quali servi di Dioโ€ (I Pt 2,16).

Le nostre comunitร  siano luoghi dove vivere questa libertร  radicata nellโ€™essere di Cristo, resi fratelli e sorelle in lui, e ciascuno di noi porti agli altri lโ€™evangelo con le parole ma soprattutto con la vita perchรฉ รจ il nostro modo di vivere che testimonia se siamo o no di Cristo, e di lui solo.

sorella Ilaria


Fonte

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