Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 17 Gennaio 2022

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Chi รจ discepolo di Gesรน perchรฉ decide di mettersi alla scuola del Maestro รจ un invitato alle nozze. Seguire il Signore non รจ soltanto imparare una condotta di vita saggia o aggrapparsi a una speranza ultramondana. รˆ partecipare alla festa della nuova alleanza fra Dio e l’uomo. Digiunare per purificarsi secondo le prescrizioni religiose non รจ piรน una prioritร  assoluta.

E questo non perchรฉ Gesรน disprezzi il valore del digiuno o le regole da osservare, ma perchรฉ โ€œnessuno versa vino nuovo in otri vecchiโ€. Se il termine โ€œreligioneโ€ deriva etimologicamente da โ€œre-ligareโ€ ed evidenzia il legame fra l’uomo e Dio, questo legame Gesรน lo vuole liberante. Se le pratiche e le prescrizioni religiose diventano un assoluto, un idolo, allora si perde l’essenza che รจ quella di avvicinare l’uomo a Dio attraverso l’osservanza della pratica, non diventandone schiavi.

La Parola che Gesรน porta nel mondo crea un legame d’amore fra un Dio papร , o mamma, e i suoi figli, e fra gli uomini tra di loro in quanto fratelli. Ci chiede โ€œvestitiโ€ nuovi e โ€œotriโ€ nuovi: un cambiamento della nostra vita quotidiana, l’unica che esiste, per fare spazio a un messaggio di profondo rinnovamento personale e sociale.

Per riflettere

La metafora degli invitati alle nozze e dello sposo esclude la sofferenza del digiuno e richiama la gioia dell’incontro. Quanto spazio c’รจ per la gioia nella nostra vita?


AUTORI: I commenti di questo mese sono curati da Angela Castino, Edoardo Cortese, Domenico Coviello
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโ€™Evangelizzazione e la Catechesi

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