La guarigione del paralitico.
“Essendo entrato di nuovo a Cafarnaoโฆ”, “si udรฌ che era in casa”. Questi due primi versi ci collegano in qualche modo agli eventi del primo capitolo. Ed alcuni pensano che probabilmente Gesรน si era ritirato nella casa di Pietro. Si puรฒ arrivare al Signore per diverse vie e tentativi. Ce lo dimostra chiaramente il vangelo di oggi.
“Ed ecco, alcuni uomini, portando su un letto un uomo che era paralizzato, cercavano di farlo entrare e di metterlo davanti a lui”. La cosa che colpisce รจ quel forte tentativo di questi uomini di fede, di portare il malato davanti a Gesรน. Ci provano ma non ci riescono per le vie normali. Ma non per questo abbassano le braccia. Le difficoltร cioรจ accrescono la loro determinazione, e quindi pensano una nuova e forse ultima soluzione. Infatti: “non trovando da quale parte farlo entrare a causa della folla, salirono sul tetto e, attraverso le tegole, lo calarono con il lettuccio davanti a Gesรน nel mezzo della stanza”.
Molti spesso avrebbero bisogno di incontrare Gesรน ma non hanno “attrezzi” per poterlo fare da soli. Non hanno forse anche la fede sufficiente e quindi non riescono nemmeno a pregare come il paralitico del vangelo di oggi che non solo non puรฒ camminare ma non riesce neanche a parlare a Gesรน. E quindi anche in questo brano, come ieri, si manifesta lโimportanza dellโintercessione. E quanto sia influente la preghiera fatta per gli altri.
Anche se non riusciamo a portarli a Gesรน per โla porta principaleโ della chiesa, diamoci noi stessi come via alternativa per far arrivare comunque a Lui. Il vangelo continua dicendo che Gesรน “vedendo la loro fede, disse: Uomo, ti sono perdonati i tuoi peccati”. Sembra che sia la fede di questi uomini, portatori, intercessori, la causa prima del miracolo della guarigione del paralitico. Ecco perchรฉ la preghiera fatta con fede in favore degli altri รจ tanto salutare. Il brano ci sproni di pregare piรน spesso gli uni per gli altri.



