p. Giovanni Nicoli – Commento al Vangelo del 12 Gennaio 2022

1408

I nostri momenti piรน disperati possono essere luogo dove si puรฒ radicare la disperazione oppure possono essere luoghi di risurrezione. I luoghi e i tempi disperati non sono meglio nรฉ peggio dei momenti di prosperitร . Sappiamo, come ci dice il salmo, che lโ€™uomo nella sua prosperitร  non comprende, รจ come gli animali che periscono, รจ come instupidito dalla sua vanitร . Ma non รจ detto che la cosa migliori automaticamente in situazioni di lebbra o di Covid che sia, in situazioni senza soluzioni, in situazioni in cui non vi sembra piรน essere possibilitร  per una vita umana. Vi sono momenti di lebbra fisica psicologica, morale e spirituale. Ognuno di noi ne ha, chi piรน chi meno, in modo piรน o meno grave.

Credo sia importante cogliere il cosa ne facciamo di questi momenti. La morte per noi รจ solo una soluzione finale della nostra esistenza. Ma la morte รจ cosa quotidiana che coinvolge tutte le nostre scelte. In ogni momento della mia vita sono chiamato a morire e a vivere allo stesso tempo. La morte รจ luogo vitale di vita. Come รจ luogo vitale di vita, per il lebbroso, la sua lebbra. รˆ luogo per lโ€™invocazione: โ€œSe vuoi, puoi purificarmi!โ€. Puรฒ diventare luogo per un cammino di fiducia nella vita.

Ma come si puรฒ avere ancora fiducia nella vita quando si รจ inchiodati in un letto mangiati da un tumore o dallโ€™AIDS o dal virus? In queste situazioni credo sia importante lโ€™incontro e il coraggio di ritornare allโ€™incontro. Tu lebbroso sei condannato al non incontro. Tu malato di Covid sei condannato alla solitudine di un letto. Tu depresso sei condannato ad essere evitato da tutti come persona fastidiosa e tediosa. Da te dipende un passo per andare incontro a chi รจ disponibile ad incontrarti. Un passo che smuove innanzitutto la tua disponibilitร  ad incontrare di nuovo. Un passo che smuove la tua fantasia a cercare chi lโ€™incontro non lo rifiuta, rimettendoti in cammino tu per ricercare questo incontro.

Importante, in queste situazioni, รจ rinnovare lโ€™incontro con persone che sono incontro, con persone che hanno compassione.

รˆ interessante cogliere come questo termine tradotto con compassione, nel testo originario significa in realtร  โ€œadiratosiโ€. รˆ lโ€™ira del Signore contro la lebbra, รจ lโ€™ira del Signore contro lโ€™isolamento a cui erano condannati i lebbrosi. Ira contro il male che diventa compassione verso il lebbroso. Credo sia bello vedere la compassione che si accompagna allโ€™ira. Cogliere come lโ€™ira contro il male sia forza e spinta per la compassione verso il malato. Ira e compassione sono premesse perchรฉ Gesรน tocchi il lebbroso, perchรฉ possa essere purificato dal suo isolamento. Lโ€™ira e la compassione di Gesรน non rimandano i tempi della purificazione, li rendono attuali, debbono avvenire subito. Per questo tocca il lebbroso. รˆ come se dicesse al lebbroso a parole e coi fatti, coi gesti: sii guarito, sii purificato.

รˆ il sacramento della purificazione e della guarigione, รจ il sacramento del ritorno alla vita e alla vita sociale, รจ il sacramento della risurrezione. Eri morto, solo, isolato, impuro, malato e maledetto. Ora sei vivo e risorto, sei tornato in mezzo a noi: benvenuto.

รˆ il sacramento! Il sacramento ha due elementi essenziali per essere tale: la Parola e il gesto, il dire e il fare. Intorno al simbolo si realizza la vita fatta di parola e di gesto.

Gesรน disse โ€œlo voglio, sii purificatoโ€, mentre lo tocca con la mano. Tocca un lebbroso: cosa proibita. Gesรน supera la proibizione, lo tocca e dice: โ€œLo voglio, sii purificatoโ€, perchรฉ lo voglio benvenuto di nuovo nella societร  e nella comunitร .

La purificazione, il rientrare nella societร , รจ interessante vedere che non porta ad alcuna dipendenza. Ti ho toccato, sei ritornato, ora vai in pace. Lo cacciรฒ via subito! Non sei mio, ti ho purificato, ma non sei mio, sembra dire il Signore.

รˆ interessante vedere come lโ€™ex lebbroso sia veramente ritornato alla libertร . Non si lamenta, si allontana dal Signore ma non obbedendo al suo monito di โ€œnon dire niente a nessunoโ€. Disobbedisce: รจ veramente libero. Per questo โ€œsi mise a divulgare e proclamare il fattoโ€: non sono piรน lebbroso, non sono piรน reietto, non sono piรน isolato. Si allontanรฒ da Gesรน ma da purificato, lui che era impuro e lebbroso, non puรฒ non cantare la vita che รจ rinata, non puรฒ non creare comunicazione e testimonianza a chi incontra, di ciรฒ che il Signore ha fatto per lui.


AUTORE: p. Giovanni Nicoli FONTE SITO WEB CANALE YOUTUBE FACEBOOKINSTAGRAM