“ Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro “?
Confesso che, a primo acchito, mi fa un certo effetto pensare che sia stato proprio Giovanni a pronunciare questa frase.
Colui che si è definito “ voce “, colui che “ prepara la strada “ al Signore, ha dubbi, non riesce a riconoscere Cristo da cio’ che fa.
Anche il “ piu’ grande dai nati di donna “ ha bisogno di conversione, ha necessità di fare un passaggio fondamentale che tutti siamo chiamati a porre in essere: eliminare dalle nostre menti la “ falsa immagine “ di Dio che ci siamo fatti.
Giovanni, come gli uomini del suo tempo, attendeva un Messia forte, potente, che liberasse il popolo dai romani.
Resta confuso dinanzi ad uno che parla di mitezza e umiltà, che se la fa con “ pubblicani e prostitute “.
Ma che razza di Signore sei?
La domanda di Giovanni è la nostra dopo duemila anni di storia.
La risposta di Gesu’, anche oggi, è la stessa: “ i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunziata la buona notizia. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo “.
Ecco chi è il nostro Cristo: non un “ capopopolo “, non un guaritore magico, ma un annunciatore di una Parola di Verità, un colui che si lascia trovare nelle Scritture che, se lette e meditate in profondità, ti consentono di riacquistare la vista, di abbandonare i tuoi peccati, di risuscitare a vita nuova.
E questo il tuo Dio, è questo il mio Dio.
Ti piace o trovi in lui “ motivo di scandalo “?
Riflettici oggi perché, se non ti piace, se non lo vuoi cosi’….non sei “ beato “ e devi iniziare, cosi’ come Giovanni, a convertirti.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello
Foto: mia.