Il Battista รจ venuto per un compito ben preciso che ha bene interpretato, ma per il quale poi โha perso la testaโ. Il compito di precursore ha funzionato fino a quando ha perso la testa. Ed ha perso la testa per mano di Erode. Ma questo รจ solo lโultimo atto della sua vita. Il Battista ha perso la testa quando non ha capito che lโAgnello di Dio che lui aveva indicato e riconosciuto, avrebbe stravolto questo mondo di violenza.
La violenza del Battista fatta e subita era finita. La violenza del Battista, la violenza che il Battista ha dovuto fare per abbassare le valli e per spianare le colline, per preparare le vie a Colui che doveva venire, ad un certo punto รจ andata in tilt. Non tanto perchรฉ non cโera piรน nessuno a seguirlo, tuttโaltro. ร avvenuto questo a lui che โรจ il piรน grande fra i nati di donnaโ, perchรฉ non si รจ accorto che il Regno da lui annunciato era sorto.
Un Regno che subirร violenza ma che non accetterร piรน di rispondere alla violenza con la violenza. Un Regno incarnato in un bambino fragile e povero. Un Regno che non sferza ma che guarisce. Un Regno dove la tenerezza di Dio si espande su tutte le creature. Un Regno violentato ma non violento. Un Regno che nel suo Re Gesรน, si lascia schiaffeggiare domandando il perchรฉ di tale schiaffo, ma non rispondendo con un altro schiaffo. Un Regno dove gli agnelli vanno in mezzo ai lupi senza diventare lupi. Un Regno dove il piรน piccolo, Gesรน Umile e Mite di cuore, รจ il piรน grande. Un Regno dove gli zoppi camminano, non sono emarginati; un Regno dove i sordi ritornano ad udire, non vengono messi da parte; un Regno dove i senza lavoro riacquistano un senso di vita piรน grande della semplice e grande societร basata sul liberismo economico; un Regno dove i lebbrosi emarginati vengono sanati perchรฉ rimessi al centro dellโattenzione della vita; un regno dove coloro che sono messi ai margini a causa dei loro errori e dei loro fallimenti, vengono raggiunti dal Buon Pastore,ย caricati sulle spalle e portati a casa per fare festa.
Questo regno subisce violenza perchรฉ รจ trattato da ingenuo. Questo Regno fa la figura del Regno dei minchioni, ed รจ il Regno di Dio. Questo Regno non ha forza e non ha peso politico, non ha piรน bisogno di cercare i potenti e i ricchi, perchรฉ vive di ben altro pane che non il denaro e il potere di Gesรน., vive di ogni parola che esce dalla bocca
Ognuno che vive questo รจ parte di quel Regno dove il piรน piccolo รจ piรน importante ed essenziale del piรน grande. Dove colui che non puรฒ fare piรน niente, non puรฒ piรน costruire, non ha piรน forza per affermare la sua identitร e la sua capacitร , รจ il simbolo di colui che puรฒ essere il piรน grande. Puรฒ essere, se questa condizione diventa il luogo della fede dove, liberi da ogni sovrastruttura religiosa, noi semplicemente camminiamo e viviamo lโincontro, avendo cura dellโincontro, non subendo lโincontro, non sopportando la relazione, ma amandola.
I violenti si impadroniscono di tutto, lo sappiamo, anche del Regno. Basti vedere cosa รจ il potere religioso in ogni religione, compresa la nostra. I capi parlano come se fossero dei capi politici, parlano da primi ministri, sono gente accorta e prudente che fa della diplomazia il loro dio. Ma non ci parlano piรน di Dio e non ci accompagnano per mano con Dio.
Non cโรจ altra via che la via stretta della povertร e della non violenza. Il Battista ha portato a compimento la profezia dellโAntico Testamento ed ha aperto la strada, quasi inconsciamente, al Nuovo. Quel Nuovo Testamento che non corrisponde piรน alle caratteristiche del Vecchio, perchรฉ passato e perchรฉ maturato in ben altro. Il Battista รจ lโElia che doveva tornare e che รจ tornato: tornando ha aperto la via al Signore Gesรน, il Mite e Umile di cuore.
Ascoltiamo questo con tutto il nostro cuore, con tutta la nostra mente, con tutte le nostre forze, con tutto noi stessi, e cambieremo. Smetteremo oggi di vedere il miraggio della violenza e della forza e della potenza, come un messaggio reale: รจ un miraggio, รจ unโillusione che ha lasciato dietro di sรฉ, nella storia, una scia di sangue che ha riempito fiumi e mari. Lasciamo i nostri progetti e le nostre manie di potenza. Lasciamo che la tenerezza di Dio avvolga le nostre vite e i nostri cuori, perchรฉ le nostre mani possano diventare strumento di consolazione e di cura; perchรฉ le nostre mani possano riportare al centro della nostra esistenza ciechi e sordi, zoppi e malati di AIDS, morti viventi e depressi, persone che non sembrano piรน tali e persone ammazzate dalla nostra medicina. Perchรฉ ritrovato il vero centro del nostro quotidiano, le nostre scelte possano rivoluzionare questo mondo violento e becero, questo mondo decadente e sempre piรน inumano.
Sรฌ perchรฉ โbuono รจ il Signore verso tutti, la sua tenerezza si espande su tutte le creatureโ (Sal 144) grazie ai suoi figli miti e umili di cuore.
AUTORE: p. Giovanni Nicoli
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