Nell’Annunciazione il saluto di Gabriele alla Vergine di Nazareth si riallaccia all’invito alla gioia messianica: ยซRallegrati, Mariaยป. A questo annuncio approda tutta la storia della salvezza, anzi, in certo modo, la storia stessa del mondo. Se infatti il disegno del Padre รจ di ricapitolare in Cristo tutte le cose (cfr. Ef 1, 10), รจ l’intero universo che in qualche modo รจ raggiunto dal divino favore con cui il Padre si china su Maria per renderla Madre del suo Figlio. A sua volta, tutta l’umanitร รจ come racchiusa nel fiat con cui Ella prontamente corrisponde alla volontร di Dio.
Di fronte a ogni mistero del Figlio, Ella ci invita, come nella sua Annunciazione, a porre con umiltร gli interrogativi che aprono alla luce, per concludere sempre con l’obbedienza della fede: โSono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai dettoโ. (Giovanni Paolo II, dalla lettera apostolica Rosarum Virginis Mariae)
Per riflettere
Oggi l’angelo ripete a noi: non temere, verrร il Signore e ti riempirร la vita. Dio cerca madri, e noi, come frammenti di cosmo ospitali, ci prenderemo cura, come madri, della sua Parola, e dei suoi sogni. (Ermes Ronchi)
Preghiera finale
Ti adoro, o Padre nostro celeste,
poichรฉ hai deposto nel grembo purissimo di Maria il Tuo Figlio unigenito.
Ti adoro, o Figlio di Dio,
poichรฉ ti sei degnato di entrare nel grembo di Maria
e sei diventato vero, reale Figlio Suo.
Ti adoro, o Spirito Santo,
poichรฉ ti sei degnato di formare nel grembo immacolato di Maria
il corpo del Figlio di Dio.
Ti adoro, o Trinitร Santissima,
o Dio uno nella Santa Trinitร ,
per aver nobilitato l’Immacolata in un modo cosรฌ divino.
(San Massimiliano Kolbe)
AUTORI: Michela e Roberto Roncella
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโEvangelizzazione e la Catechesi
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