Monastero di Bose – Commento al Vangelo del giorno – 10 Novembre 2021

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Gesรน sta percorrendo il suo viaggio verso Gerusalemme, durante il quale compie tutto ciรฒ che รจ stato inviato a compiere, tutto ciรฒ che lo rivela, agli occhi di chi lo attende, come il Messia: โ€œSei tu colui che deve venire? โ€ฆ Andate e riferite a Giovanni ciรฒ che voi udite e vedete: I ciechi recuperano la vista, gli storpi camminano, i lebbrosi sono guaritiโ€ (Mt 11,3-4). Gesรน compie gesti, semina la Parola, incontra uomini e donne, bisognosi di guarigione, altri desiderosi di mettersi alla sua sequela, i loro cuori sono piรน o meno aperti a riconoscere in lui la presenza del Dio Salvatore.

In questo villaggio, in dieci โ€œvanno incontroโ€ a Gesรน: sono lebbrosi, non hanno il diritto di avvicinarsi โ€œai saniโ€, stanno a distanza e invocano. La lebbra รจ incisa nel loro corpo e ben visibile agli occhi di tutti: sono impuri, scartati dalla societร , emarginati. Ma anche da lontano, tenuti a distanza a causa della loro malattia, essi gridano il loro bisogno di essere guariti e la loro speranza risposta in Gesรน. Il loro grido risuona come il grido dellโ€™orante dei salmi: โ€œAbbi pietร  di me, Signoreโ€ (cf. Sal 31,10; 51,3), ma ha un destinatario ben preciso, invocato con un nome proprio: โ€œGesรน, abbi pietร  di noi!โ€ (v. 13). Riconoscono in Gesรน la potenza di Dio, sanno che รจ il Salvatore, pongono la loro fede nel suo Nome.

Ma Gesรน sembra, a sua volta, tenerli a distanza, sembra quasi che lโ€™incontro non avvenga, non agisce, non dice una parola, semplicemente li allontana: โ€œAndate a presentarvi ai sacerdotiโ€ (v. 14), coloro che esaminano la piaga e possono riconoscere e dichiarare la loro guarigione. Gesรน in realtร  non รจ indifferente alla loro richiesta, non li allontana da sรฉ, ma chiede la pura fiducia sulla sua parola. Ed essi, tutti, fanno fiducia a questa parola e vanno, si rimettono in cammino. รˆ la fede in questa parola che causa la guarigione: Gesรน non fa nessun gesto, rimanda ancora a loro, al loro avere fede. La loro guarigione dipende dalla loro fede, una fede che รจ dono, anche per noi, ma che poi ha bisogno di essere coltivata, custodita, continuamente rinnovata attraverso lโ€™ascolto della Parola.

Uno solo perรฒ, in questo cammino fatto sulla fiducia nella parola di Gesรน, โ€œtorna indietroโ€. Uno di loro si vede guarito: prende consapevolezza che quellโ€™incontro, la sua fiducia, la sua richiesta di aiuto lโ€™hanno guarito in profonditร , riconosce lโ€™azione di Dio nellโ€™operare dellโ€™uomo Gesรน e sente di dover dire grazie, si sente salvato dalla gratuitร  dellโ€™azione salvifica di Dio e sceglie di tornare.

Questa volta non piรน a distanza ma consapevole dellโ€™avvenuta guarigione si getta ai piedi di Gesรน e innalza un altro grido, un grido nuovo: la lode.

Tutti e dieci sono stati guariti, egli solo lascia che questa guarigione penetri piรน in profonditร  e lo trasformi nella sua umanitร . Il samaritano, il lontano, lโ€™eretico, il disprezzato รจ lโ€™unico che fa di nuovo la strada per rinnovare lโ€™incontro con Gesรน e trasforma la sua preghiera da invocazione di pietร  a innalzamento di lode. Riconoscendosi guarito e gratuitamente salvato non rimane piรน a distanza ma entra in una nuova e personalissima relazione con lโ€™uomo Gesรน che guardandolo lโ€™ha salvato e gli ha dato la forza di ritrovare la sua posizione di essere umano.

sorella Elisa


Fonte

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