Di solito proviamo una grandissima fatica nel guardare con amore qualcuno che ci scandalizza, qualcuno che ci ha fatto un torto o qualcuno che ha compiuto unโingiustizia di cui siamo testimoni. Magari facciamo appello ai nostri ideali e rigettiamo duramente tutto questo, condannando senza riserve; ci dimentichiamo, tuttavia, che dinanzi a noi cโera, o cโรจ, un fratello, una sorella.
Gesรน ci dice che tutto questo fa parte dellโesperienza umana, della libertร che il Padre ci ha dato e che difende fermamente.
Certo, non รจ sempre facile perdonare ed รจ proprio per questo che i discepoli si affrettano a chiedere a Gesรน di accrescere la loro fede. Essa ci aiuta a ricordarci che il Signore si รจ rivelato a noi e ci ha salvato, accogliendo con sรฉ sulla croce tutti i nostri delitti, le nostre mancanze, le nostre debolezze, i nostri peccati. La fede cambia il nostro sguardo e ci fa vedere attorno a noi fratelli e sorelle che, esattamente come noi, sono โuno di questi piccoliโ, sono fragili e chiedono solo di sentirsi accolti e amati da noi.
Possiamo chiedere, allora, al Signore di allinearci quanto piรน possibile alla sua misura di giudizio, che รจ quella che perdona ognuno di noi anzitutto, per poter avere, cosรฌ, lo stesso sguardo dโamore sul prossimo.
Marco Ruggiero

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato



