Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 5 Novembre 2021

1019

Questa parabola mette a dura prova chi si illude che la giustizia divina coincida con quella umana. Lโ€™ambientazione si sposa quasi perfettamente con la contemporaneitร  che ci circonda: un uomo ricco, che potremmo paragonare a un attuale capo dโ€™azienda, chiede conto dellโ€™operato del suo amministratore delegato che ha pensato bene di farsi gli affari suoi con un patrimonio che non gli appartenevaโ€ฆ

Una figura complessa quella dellโ€™amministratore, che sembra non avere la forza e la maturitร  interiore per affrontare le fatiche quotidiane (zappare) e allo stesso tempo un orgoglio un poโ€™ troppo spiccato che gli impedisce di chiedere in maniera pura un aiuto fraterno (mendicare). Eppure, a suo tempo, รจ riuscito a guadagnarsi la fiducia del capo e a non farsi cogliere in flagrante nello sperpero visto che lโ€™accusa arriva dallโ€™esterno. Una scaltrezza che paradossalmente lo salva proprio nel momento in cui, senza che ne abbia coscienza, si fa veicolo di speranza per chi รจ in difficoltร .

Davvero i pensieri di Dio sovrastano i nostri e la sua giustizia sembra aprire orizzonti infiniti di misericordia. A nessuno di noi verrebbe spontaneo lodare un amministratore che continua imperterrito a concentrarsi su di sรฉ; in pochi avremmo misericordia dei debitori che non brillano certo per santitร . I nostri cuori non hanno scampo: o si indignano o si sforzano di comprendere la felicitร  dellโ€™uomo ricco che vede giungere la sua ricchezza nelle mani di piรน persone possibiliโ€ฆ conta poco la strada impiegata.

Fabrizio Barbieri


Continua a leggere gli altri approfondimenti del giorno sul sito

- Pubblicitร  -

Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato