Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 5 Novembre 2021

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Il padrone lodรฒ quellโ€™amministratore disonesto, perchรฉ aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono piรน scaltri dei figli della luce.

In questo insegnamento di Gesรน, viene a noi rivelato che sia il futuro nel tempo che quello nellโ€™eternitร  sono il frutto delle nostre azioni di oggi. Questa veritร  va messa prima nel nostro cuore e, dal nostro, in ogni altro cuore.ย  Nessuno puรฒ mettere questa veritร  nel cuore di un altro, se noi stessi ne siamo privi. La fede รจ data agli altri, se prima di ogni altra cosa governa la nostra vita e cosรฌ รจ anche della veritร , della sapienza, della giustizia, della luce. Ecco cosa insegna Gesรน. โ€œUn uomo ricco aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averiโ€. Questโ€™uomo vive un presente di disonestร  ai danni del suo padrone. La disonestร  non produce bene. Si puรฒ essere disonesti per tanti giorni, tanti mesi, tanti anni, ma poi alla fine essa porta il suo conto. La vita dellโ€™uomo รจ simile a un albero. Se lโ€™albero รจ buono i frutti saranno buoni. Se lโ€™albero รจ cattivo anche i frutti saranno cattivi.

Giunge il momento di pagare il conto presentato dalla disonestร . Il padrone chiama lโ€™amministratore e gli dice: โ€œChe cosa sento di te? Rendi conto della tua amministrazione, perchรฉ non puoi piรน amministrareโ€. Ecco il primo frutto. La disonestร  non dura a lungo. Anche perchรฉ abbiamo una Parola del Signore che lo attesta con eterna veritร . Sempre soccomberร  colui che non ha lโ€™animo onesto, che รจ empio. Mentre il giusto vivrร  per la sua fede. Chi ha fede in questa veritร  eterna, agisce di conseguenza. Sa che il male lo farร  soccombere, mentre la sua fede lo condurrร  a sicura salvezza. San Paolo ci rivela che il giusto vive di fede in fede. Cammina di veritร  in veritร .

Prima lโ€™amministratore pensava al suo futuro e non al suo presente. Ora non ha piรน un presente per costruirsi un suo futuro. Ogni futuro da lui pensato non si accorda con il suo cuore, la sua mente, la sua storia attuale. Ecco cosa pensa sul suo futuro: โ€œChe cosa farรฒ, ora che il mio padrone mi toglie lโ€™amministrazione? Zappare, non ne ho la forza; mendicare, mi vergognoโ€. Prima veritร : la disonestร  non ti porta in un futuro migliore. Non dona vantaggi. Infatti lโ€™amministratore non pensa ad unโ€™altra amministrazione piรน lucrosa. Da amministratore scende al livello dei salariati. Ma lui non รจ fatto per zappare la terra. Come vivere allora? Andrร  a chiedere lโ€™elemosina? Si vergogna. Seconda veritร : ormai la sua disonestร  รจ diventata vizio di natura. Il vizio per lui ormai รจ connaturale. Non puรฒ pensare una soluzione di virtรน, onestร , veritร , giustizia, santitร . La disonestร  รจ la sua legge di vita e da essa sarร  governato.

Da disonesto non puรฒ pensare se non dalla disonestร . La sua decisione: โ€œSo io che cosa fare perchรฉ, quando sarรฒ stato allontanato dallโ€™amministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa suaโ€. Riflettiamo sulla sua decisione. Cosa lui desidera? Non zappare. Non mendicare. Essere accolto da qualcuno in casa sua. Nessuno perรฒ dona gratuitamente qualcosa. Cosa darร  lui per essere accolto in casa di qualcuno? Come si sdebiterร ? Cosa inventerร ? Occorre che gli venga in aiuto la sua disonestร . Non essendo onesto, mai potrร  pensare dalla sua onestร . Un tempo si diceva in morale che il male pensa cose cattive. Il male non puรฒ pensare il bene. Questa veritร  รจ di Gesรน. รˆ giusto che nessuno lo dimentichi. Chi vuole pensare il bene deve divenire buono, con la grazia del Signore. Chi rimane cattivo penserร  cose cattive. Lโ€™albero produce secondo la sua natura. Lโ€™albero cattivo produrrร  frutti cattivi.

Prima la disonestร  di questโ€™uomo consisteva nellโ€™amministrare disonestamente i beni del padrone. Ancora una volta la sua disonestร  riguarda i beni del padrone. Non ci sono altre possibilitร  per crearsi un futuro secondo le sue attese. โ€œChiamรฒ uno per uno i debitori del suo padrone e disse al primo: ยซTu quanto devi al mio padrone?ยปโ€. Apparentemente potrebbe sembrare che alla fine si sia convertito e voglia lasciare lโ€™amministrazione in uno stato corretto. Perรฒ giร  sappiamo che non sarร  cosรฌ. Cโ€™รจ in questo una volontร  cattiva che lo porterร  ad agire secondo i suoi interessi. A questโ€™uomo preoccupa solo una cosa: il suo futuro. I beni del padrone dovranno essere sfruttati per questo fine.

La sua disonestร  รจ sottilissima. โ€œQuello rispose: ยซCento barili dโ€™olioยปโ€. Tanto ammonta il suo debito. Lโ€™amministratore: โ€œPrendi la tua ricevuta, siediti subito e scrivi cinquantaโ€. Questo stile di amministrare cambia forme e modalitร . Quando la disonestร  รจ nel cuore, sempre si inventeranno nuove forme. Per rimediare si scrivono subito delle Leggi. Si ignora perรฒ che nessuna Legge umana cambia il cuore dellโ€™uomo. Un cuore disonesto rimane disonesto. Un cuore disonesto possiede anche una intelligenza disonesta e sempre inventerร  forme e modalitร  nuove. Quando lโ€™uomo si accorgerร  della disonestร  ormai sarร  troppo tardi. Sono state inventate forme nuove e invisibili. Chi vuole la trasformazione di una societร  deve trasformare il cuore. Ma il cuore uno solo lo puรฒ trasformare: Gesรน Signore e la grazia e la veritร  che vengono da Lui. Si toglie Cristo Gesรน, si รจ privi di grazia e veritร . Si rimane disonesti.

Lโ€™amministratore non si ferma dinanzi al primo debitore. Li convoca tutti. โ€œPoi disse a un altro: ยซTu quanto devi?ยป. Quello rispose: ยซCento misure di granoยปโ€. Gli disse: ยซPrendi la tua ricevuta e scrivi ottantaยปโ€. Metodologia perfetta. La disonestร  non sta solo nel sottrarre al suo padrone. Ma anche nellโ€™accordo con i debitori per avere lui la sua parte. Moralmente parlando se il debitore ha precedentemente ricevuto una proposta disonesta, anche lui รจ responsabile. Ognuno รจ obbligato a interrompere la catena della disonestร  fin dal primo istante. Questa รจ legge morale perfetta. รˆ obbligo di sana moralitร  non permettere che la disonestร  ci governi, nรฉ attivamente nรฉ passivamente.ย 

LEGGIAMO IL TESTO DI Lc 16,1-8

Diceva anche ai discepoli: ยซUn uomo ricco aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi. Lo chiamรฒ e gli disse: โ€œChe cosa sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perchรฉ non potrai piรน amministrareโ€. Lโ€™amministratore disse tra sรฉ: โ€œChe cosa farรฒ, ora che il mio padrone mi toglie lโ€™amministrazione? Zappare, non ne ho la forza; mendicare, mi vergogno. So io che cosa farรฒ perchรฉ, quando sarรฒ stato allontanato dallโ€™amministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa suaโ€. Chiamรฒ uno per uno i debitori del suo padrone e disse al primo: โ€œTu quanto devi al mio padrone?โ€. Quello rispose: โ€œCento barili dโ€™olioโ€. Gli disse: โ€œPrendi la tua ricevuta, siediti subito e scrivi cinquantaโ€. Poi disse a un altro: โ€œTu quanto devi?โ€. Rispose: โ€œCento misure di granoโ€. Gli disse: โ€œPrendi la tua ricevuta e scrivi ottantaโ€. Il padrone lodรฒ quellโ€™amministratore disonesto, perchรฉ aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono piรน scaltri dei figli della luce.

Il padrone osserva ogni cosa e loda quellโ€™amministratore disonesto. Non lo loda per la sua disonestร . Lo loda perchรฉ ci sa fare. Nel male รจ scaltro. Sa come muoversi. Sa cosa fare e come agire. Sa come curare le sue cose. Gesรน cosรฌย  conclude il suo insegnamento: โ€œI figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono piรน scaltri dei figli della luceโ€. Cosa ci vuole insegnare Gesรน facendo questo paragone di scaltrezza tra i figli del mondo e i figli della luce? Ci vuole insegnare che se noi, suoi discepoli, usassimo tanta scaltrezza per le cose di Dio quanto ne usano i figli delle tenebre per le loro cose, la luce del Vangelo si diffonderebbe in tutto il mondo. Invece nulla di tutto questo. Spesso i figli della luce si lasciano sopraffare da accidia spirituale e sonno mentale. Si rivelano cosรฌ incapaci di qualsiasi iniziativa. Lโ€™abitudine รจ essenza, la veritร  un accidente, la grazia un surrogato inutile, la preghiera un accessorio. Questโ€™uomo, vero figlio della disonestร , sa come condurre gli affari del suo padrone, orientandoli verso un profitto personale. Non si prepara il futuro con i suoi beni, con quelli guadagnati onestamente, ma con quelli del padrone. Vergine Fedele, ottienici la grazia della piรน alta fedeltร  a Cristo Gesรน.

Fonte |ย @MonsDiBruno

Nota: Questo commento al Vangelo รจ gratuito pertanto l’autore non autorizza un fine diverso dalla gratuitร .