Gesรน questa mattina si volta verso la folla che siamo noi e ci parla chiedendo ascolto (cf. Lc 14,35): โSe uno viene a meโ (v. 26) con lโintenzione di divenire mio discepolo sappia che questo รจ al prezzo di alcune condizioni da cui non si puรฒ prescindere.
La prima condizione, come suggerisce il verbo greco, รจ โodiareโ padre, madre, figli, fratelli, sorelle e la propria vita (cf. v. 26), a cui possiamo aggiungere gli averi (cf. v. 33). Siamo davanti a un semitismo il cui vero significato รจ โchi non mi ama piรน di…โ, โchi non mi preferisce aโฆโ, come scrive lโevangelista Matteo (cf. Mt 10,37). Non รจ in gioco il sentimento di affetto e lโonore verso i propri cari (cf. Lc 18,20), ma lโavere chiaro che Gesรน e la sua parola hanno la precedenza su di loro, hanno il primo posto nella vita del discepolo, essi sono il determinante del modo di pensare, di sentire e di comportarsi di quanti si aggregano alla compagnia di Gesรน.
Lo stesso vale per il proprio io e le ricchezze. Gesรน รจ categorico, โo … oโ, non si danno alternative, non puรฒ essere discepolo chi preferisce persone care, sรฉ stesso e cose a proprie, chi non fa di lui il centro del proprio essere, il solo che apre ad amare in veritร i familiari e sรฉ stessi, ad usare bene le ricchezze. Gesรน risveglia la coscienza a chiedersi chi รจ al cuore del nostro cuore, chi orienta il nostro esserci, chi รจ il nostro Signore. Discepolo รจ chi va a lui e sceglie lui.
La seconda condizione richiesta per il discepolato รจ il โprendere la propria croceโ alla sequela di Gesรน (v. 27). Egli chiama a divenire a sua immagine e somiglianza creature che assumono il comandamento dellโamore in termini incondizionati fino al dono di sรฉ, fino alla croce, lโespressione piรน alta dellโamore di Dio in Cristo per lโuomo giusto e ingiusto. Il discepolo di Gesรน รจ chiamato a seguire Gesรน, giorno dopo giorno, prolungandone lโatto di amore fino alla consumazione di sรฉ, la via della resurrezione.
I versetti finali (vv. 28-32) sono un invito al vagliare bene che cosa significhi e comporti la via del discepolato: รจ un sรฌ a Gesรน e al suo vangelo accolti come fioritura dellโessere, chiamati a divenire come lui figli e figlie amati, dischiusi ad amare come amati e figli della resurrezione (cf. Lc 20,36). Un cammino mai concluso, una costruzione che รจ una battaglia contro le possibili derive idolatriche dellโio, della merce, del richiamo del sangue. Con lui al fianco nella perseveranza, tema caro a Luca (cf. At 2,42), e nella consapevolezza della resa. Riflettere bene.
fratel Giancarlo
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