Quando sei invitato, vaโ a metterti allโultimo posto, perchรฉ quando viene colui che ti ha invitato ti dica: โAmico, vieni piรน avanti!โ. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali.
Gesรน non osserva le cose con gli occhi della carne. Li osserva con gli occhi dello Spirito Santo. Non vede le azioni del corpo. Vede invece i pensieri della mente che spingono il corpo a comportarsi in un determinato modo. โDiceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi postiโ. Il cuore cerca ciรฒ che gli manca. Se al cuore manca Dio, o si cerca Dio e lo si trova, o necessariamente Dio sarร sostituito con le cose.ย Le cose diventano il Dio dellโuomo. Oggi proprio questo sta succedendo. Il Dio dellโuomo รจ ogni cosa esistente sulla terra, compreso il proprio corpo. Piรน le cose attirano il cuore e piรน lo lasciano vuoto. Le cose sono cose, non sono Dio. Piรน si mette nel cuore e piรน esso divora. Non cโรจ pace. Invece sarebbe sufficiente mettere Dio nel cuore e subito esso sentirebbe la gioia, la pace, la serenitร , la vita. Non avrebbe piรน bisogno delle cose.ย Queste sono cose e cose rimangono in eterno. La cosa mai potrร sostituire Dio. San Paolo dice che dopo aver trovato ย Cristo Gesรน, tutte le cose sono divenute per lui spazzatura, roba da gettare via, insignificanza, vanitร .
Vale anche per i posti spirituali. Quando una persona in un posto รจ senza Dio, senza Cristo, senza lo Spirito Santo, non puรฒ pensare che se cambia posto, cambierร la sua vita. La sua vita cambia se Dio sarร nel suo cuore. Ecco la prima regola di Gesรน: rispettare le norme sociali, senza cercare di abrogarle. “Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perchรฉ non ci sia un altro invitato piรน degno di teโ. La dignitร viene dal posto assegnato da Dio che si occupa. Un sommo sacerdote รจ un sommo sacerdote. Va sempre visto, trattato, servito da sommo sacerdote. La stessa cosa vale per un re, un giudice, una persona posta in alto dal Signore. Rispettare il posto assegnato da Dio agli altri รจ vero culto di latria, vera adorazione del Signore. Il papa รจ papa, il vescovo รจ vescovo, il presbitero รจ presbitero, il diacono รจ diacono, il parroco รจ parroco, gli altri sono gli altri. Sia nella societร che nella Chiesa gli ordinamenti vanno rispettati. Quando si esce dalle norme, si esce dalla volontร di Dio. Noi possiamo anche violare le norme. Chi รจ preposto alla loro osservanza, รจ obbligato a chiedere il rispetto. La caritร non manca di rispetto.
Tu, uomo, sei invitato. Ti metti allโultimo posto. Hai rispettato te stesso. Hai obbedito al tuo ruolo che occupi nella Chiesa e nella societร . Chi puรฒ assegnarti un posto differente รจ solo colui che ti ha invitato allโesistenza. โInvece, quanto sei invitato, vaโ a metterti allโultimo posto, perchรฉ quando viene colui che ti ha invitato ti dica: ยซAmico, vieni piรน avanti!ยป. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensaliโ. Chi dona il posto e chi lo aggiorna รจ il Signore. Se assegnare il posto appartiene al Signore, รจ vero atto di latria lasciare che sia sempre il Signore ad assegnare il posto. Se uno si assegna lui il posto, usurpando un ruolo che non gli compete, allora il suo peccato รจ grande, perchรฉ รจ vero peccato di idolatria.
LEGGIAMO IL TESTO DI Lc 14,1.7-11
Un sabato si recรฒ a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo. Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perchรฉ non ci sia un altro invitato piรน degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: โCedigli il posto!โ. Allora dovrai con vergogna occupare lโultimo posto. Invece, quando sei invitato, vaโ a metterti allโultimo posto, perchรฉ quando viene colui che ti ha invitato ti dica: โAmico, vieni piรน avanti!โ. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perchรฉ chiunque si esalta sarร umiliato, e chi si umilia sarร esaltatoยป.
Perchรฉ chi si esalta sarร umiliato? Perchรฉ lโesaltazione รจ della volontร , non della natura. La vera esaltazione รจ quella della natura. La volontร puรฒ anche innalzare un uomo e farlo sedere su un trono divino, ma รจ solo un uomo. Perchรฉ chi si umilia sarร esaltato? Perchรฉ il Signore non solo ci eleva in un posto, cambia anche la nostra natura, perchรฉ da quel posto si possa servire Lui e i nostri fratelli secondo la sua volontร . Urge separare natura e volontร . La volontร serve per trasformare la natura. La natura trasformata รจ posta nella capacitร di essere elevata ad altri posti. Per volontร si studia. Lo studio รจ vero cambiamento della natura. La natura trasformata si eleva da se stessa. Invece la natura non trasformata diviene incapace di qualsiasi elevazione. Ecco perchรฉ, prima di assumere posti, รจ necessario preparare la natura. Purtroppo spesso la natura non viene preparata ed รจ il disastro, la rovina. Il mare รจ natura che deve stare nel mare. Esce fuori dal mare ed รจ distruzione e morte. Il sole รจ natura che deve rimane in alto nei cieli. Se venisse sulla terra, sarebbe la fine della terra. Cosรฌ dicasi di ogni altro essere creato da Dio.
La legge dellโincarnazione dice che Dio si รจ fatto uomo, รจ sceso nellโintimo della nostra umanitร e da questo intimo ha iniziato quel cammino lungo e faticoso del nostro innalzamento a Lui. Dal profondo della nostra umanitร e assumendola per intero, lui รจ riuscito a comprendere lโintima ragionevolezza della legge del Padre suo e ce lโha detta con ogni veritร , schiettezza, semplicitร , misericordia, ma anche somma giustizia. Lโumiltร รจ la virtรน dalla quale ogni altra virtรน dipende e sulla quale tutte le altre virtรน vengono edificate. Se manca lโumiltร , Dio non puรฒ agire nel cuore dellโuomo e questi si inoltra su sentieri di insipienza, cammina di insipienza in insipienza, fino alla consumazione dei suoi giorni. Chi non siย edifica nellโumiltร , crea caos intorno a sรฉ e distruzione nella comunitร , poichรฉ metterร sempre se stesso contro gli altri e ognuno contro lโaltro, poichรฉ alla mancanza di umiltร subito viene ad unirsi invidia e gelosia. Quando in una comunitร nascono e fioriscono i due vizi dellโinvidia e della gelosia, รจ la fine della stessa comunitร .
Nellโumiltร ognuno sa qual รจ il suo posto dinanzi a Dio e dinanzi ai fratelli, ma conosce anche qual รจ il posto degli altri dinanzi a lui; ognuno, con nel cuore questa virtรน, sa che deve dare agli altri il dono di Dio, ma anche ricevere dagli altri il dono di Dio; ognuno sa che la propria crescita spirituale dipende da questo scambio di doni, il proprio dono dato agli altri secondo tutta la cura e la responsabilitร che รจ richiesta dal dono di Dio; lโaltrui dono accolto e vissuto come vero dono di Dio, il quale si serve degli altri per elargire a noi quanto ci manca per la nostra ordinata crescita spirituale, in sapienza e in grazia.
Gesรน vuole che i suoi siano umili. Riconoscano cioรจ che il loro essere ed il loro farsi รจ tutto nelle mani di Dio, del Padre. ร lui che elargisce la vita e quanto alla vita รจ necessario perchรฉ questa cresca e porti a maturazione, nella perfezione del suo divenire, tutti i doni di grazia, di scienza, di sapienza, di intelligenza, del cuore ed anche le capacitร dello stesso corpo, al fine di costruire in sรฉ e attorno a sรฉ la piรน alta santitร . Ma come si fa a costruire la santitร , se รจ proprio della santitร lโaccoglienza di ogni dono di Dio? Se il dono non รจ accolto, prima che essere dato, come fa il nostro dono a sviluppare in sรฉ tutte quelle potenzialitร che dipendono dallโaccoglienza del dono altrui?
Ecco lโinsegnamento dello Spirito Santo per bocca dellโApostolo Paolo sullโumiltร : โPer la grazia che mi รจ stata data, io dico a ciascuno di voi: non valutatevi piรน di quanto conviene, ma valutatevi in modo saggio e giusto, ciascuno secondo la misura di fede che Dio gli ha dato. Poichรฉ, come in un solo corpo abbiamo molte membra e queste membra non hanno tutte la medesima funzione, cosรฌ anche noi, pur essendo molti, siamo un solo corpo in Cristo e, ciascuno per la sua parte, siamo membra gli uni degli altri. Abbiamo doni diversi secondo la grazia data a ciascuno di noi: chi ha il dono della profezia la eserciti secondo ciรฒ che detta la fede; chi ha un ministero attenda al ministero; chi insegna si dedichi allโinsegnamento; chi esorta si dedichi allโesortazione. Chi dona, lo faccia con semplicitร ; chi presiede, presieda con diligenza; chi fa opere di misericordia, le compia con gioiaโ (Rm 12,3-8). La Madre di Dio, la Donna che รจ lโumiltร fattasi in Lei carne, spirito, anima, venga e ci insegnarsi come divenire umili dinanzi a Dio e agli uomini. Tutto รจ dallโumiltร .
Nota: Questo commento al Vangelo รจ gratuito pertanto l’autore non autorizza un fine diverso dalla gratuitร .



