Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 20 Ottobre 2021

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โ€œA chi fu affidato molto, sarร  chiesto molto di piรนโ€: Gesรน si riferisce qui ad un servo che conosce il padrone e che ha avuto una relazione stretta con lui tanto che riceve in affidamento tutti i suoi averi. Ritorna in mente il brano dell’Antico Testamento โ€œVi diedi una terra che non avevate lavorato, abitate in cittร  che non avete costruito e mangiate i frutti di vigne e oliveti che non avete piantato. Ora, dunque, temete il Signore e servitelo con integritร  e fedeltร โ€ (Gs 24, 13–14).

Se invece il servo di cui parla Gesรน non ha vissuto l’amicizia con il Signore non vede la bellezza di quello che riceve. Cosรฌ รจ staccato dal Signore e pensa di vivere la vita con il massimo del godimento. I doni che abbiamo ricevuto, e ne abbiamo molti, o li usiamo per fare il bene o li usiamo per fare il male, non c’รจ una soluzione neutra. Ognuno รจ responsabile degli altri e tutti siamo economi nella nostra vita, possiamo farlo ammassando il grano come lo stolto possidente, oppure come l’economo che al suo momento dร  la misura di grano agli altri servi, ai suoi fratelli. โ€œBeato quel servo che, venendo il suo Signore, lo troverร  cosรฌโ€, cioรจ dando il grano come lo ha ricevuto, amando com’รจ amato, servendo come รจ servito. (dalla Lectio 68 di padre Filippo Clerici e padre Silvano Fausti)

Per riflettere

Rimanere uniti a Gesรน รจ l’unico modo per vedere i doni e i prodigi ricevuti. Quali doni ho ricevuto oggi?

Preghiera finale

Sono io il misero che i ladri assalirono
e ladri sono i miei pensieri che mi colpiscono e feriscono.
Ma chinati su di me, Cristo Salvatore,
e guariscimi.
Pietร  di me, o Dio, pietร  di me.
Pietร  di me, o Dio, pietร  di me.
(Sant’Andrea di Creta, Grande Canone)