RIMANERE LIBERI
La condizione di chi, dopo aver conosciuto Gesรน, si volta indietro e torna ad essere schiavo del peccato, รจ peggiore di chi non ha mai conosciuto Gesรน
San Paolo annuncia che avere fede vuol dire obbedire in modo incondizionato a Dio, come fece Abramo: ma non si tratta di unโobbedienza solo esteriore, di una prestazione dโopera. ร un consegnarsi totalmente a Dio. Non siamo soltanto โserviโ, ma โschiaviโ: cioรจ scegliamo di consegnare interamente a Lui la nostra volontร , la nostra mente, il nostro cuore e le nostre membra.
Di fatto, secondo Paolo, ci sono solo due โregniโ e due โappartenenzeโ possibili: a Dio e al peccato; la prima appartenenza conduce alla vita, la seconda alla morte. Scrive: ยซFratelli, il peccato non regni piรน nel vostro corpo mortale, cosรฌ da sottomettervi ai suoi desideri. Non offrite al peccato le vostre membra come strumenti di ingiustizia, ma offrite voi stessi a Dio come viventi, ritornati dai morti, e le vostre membra a Dio come strumenti di giustiziaยป.
Quindi, se ci doniamo totalmente a Dio, il peccato non regnerร piรน in noi. Di fatto ci siamo donati a lui come schiavi nel Battesimo e questa consegna si rinnova ogni volta che comunichiamo alla santissima Eucaristia.
Dobbiamo essere consapevoli che siamo costantemente esposti alla terribile e โassurdaโ possibilitร di voltarci indietro dopo aver messo mano allโaratro! Paolo, infatti, scrive: ยซCi metteremo a peccare perchรฉ non siamo sotto la Legge, ma sotto la grazia? ร assurdo! Non sapete che, se vi mettete a servizio di qualcuno come schiavi per obbedirgli, siete schiavi di colui al quale obbedite?ยป. In altre parole: possiamo tornare ad essere schiavi del peccato se, dopo aver scelto di metterci sotto il sole della grazia, decidiamo di trasgredire i comandamenti!
In tal caso, come scrive san Pietro, lโultima condizione รจ divenuta peggiore della prima (cf 2Pt 2,20): la condizione di chi, dopo aver conosciuto Gesรน, si volta indietro e torna ad essere schiavo del peccato, รจ peggiore di chi non ha mai conosciuto Gesรน.
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La libertร รจ un dono grandioso e al tempo stesso terribile, se lo usiamo male! Nella Lettera ai Galati si legge: ยซCristo ci ha liberati perchรฉ restassimo liberi; state dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitรน!ยป (Gal 5,1, traduz. 74).
ร la condizione del servo nella parabola evangelica raccontata oggi da Gesรน, che โ siccome il padrone tarda a venire โ si dร alla violenza, alle ubriachezze e alla golaโฆ ย Il giudizio per colui che dopo aver conosciuto Cristo lo ha rinnegato sarร piรน severo: ยซA chiunque fu dato molto, โ dice Gesรน โ molto sarร chiesto; a chi fu affidato molto, sarร richiesto molto di piรนยป.
O Maria, Regina Immacolata, ottienici il dono della perseveranza nella nostra lotta contro il peccato. Amen.



