A volte siamo come questi servi, pronti per metterci al servizio del nostro padrone, dei nostri tanti padroni. Stiamo svegli e pronti perchรฉ sentiamo forse un senso del dovere e non vogliamo essere sorpresi impreparati. Siamo mossi dalla paura, dal timore di essere giudicati perchรฉ non siamo subito pronti ad aprire la porta al padrone che arriva e a servirlo.
Ma a ben vedere lโattesa โper servireโ si trasforma nella gioia di partecipare ad una festa che continua, nel trovarci โservitiโ dal padrone. Il padrone che rientra a casa non vuole essere servito, ma servire e continuare la festa con coloro che fanno parte della sua vita, che fedelmente lo hanno atteso.
Il Vangelo li definisce beati, fortunati, perchรฉ la loro fedeltร permette loro di partecipare in modo speciale alla festa. Il Signore entra nelle nostre vite non per farsi servire, ma per servire, mettersi al servizio della nostra vita. Il Signore ci invita a stare pronti, non per essere servi, schiavi dellโorologio e della prestazione perfetta, ma per partecipare alla festa con lui e cosรฌ sentirci beati, amati da lui.
Chiara Selvatici

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato



