don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del 19 Settembre 2021

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Commento a cura di don Pasquale Giordano
FonteMater Ecclesiae Bernalda
La parrocchia Mater Ecclesiae รจ stata fondata il 2 luglio 1968 dallโ€™Arcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirร  ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di etร … [Continua sul sito]

Servi dei fratelli con umanitร 

Nel racconto di Marco a Cesarea di Filippo avviene una svolta nella missione di Gesรน perchรฉ cambia il contenuto del suo insegnamento che si concentra su ciรฒ che sarebbe accaduto a Gerusalemme dove il Figlio dellโ€™uomo avrebbe subito lโ€™umiliazione e la morte per poi risorgere il terzo giorno. Questo discorso Gesรน lo fa ai Dodici i quali perรฒ non colgono il senso delle sue parole. Pietro, che percepisce la portata profetica dellโ€™annuncio, vi si oppone preso dalla paura.

Si guadagna da Gesรน un severo rimprovero e un forte invito a seguirlo. Se vuole continuare ad essere suo discepolo deve ricollocarsi dietro e non davanti a lui, con la pretesa dโ€™influenzare le sue scelte ispirandosi ad una logica, che รจ quella di Satana, estranea alla volontร  di Dio. Da Cesarea di Filippo, dove nasce il fiume Giordano, alle pendici del Monte Hermon, i discepoli scendono fino a Cafarnao, attraversando la Galilea. Giordano significa ยซColui che scendeยป perchรฉ nel suo percorso il fiume scende sotto il livello del mare. Cafarnao si trova sulle sponde del lago di Tiberiade che รจ giร  a duecento metri sotto il livello del mare. Esso รจ alimentato dal fiume Giordano che uscendo dal lago continua la sua corsa fino a raggiungere il mar Morto presso cui sorgeva Gerico, la cittร  situata nel punto piรน basso della terra, e che รจ lโ€™ultima tappa del pellegrinaggio prima di salire a Gerusalemme.

Lโ€™annuncio di Gesรน traccia il percorso del pellegrinaggio la cui mappa non disegna solo la geografia del territorio, ma soprattutto quella della vita. Senza che se ne accorgano i discepoli stanno vivendo le medesime situazioni a cui alludeva la parabola del seme. La parola di Gesรน trova una forte resistenza in chi ha il cuore indurito dalla logica tipicamente mondana che ricerca il successo e la ricchezza. La Parola di Dio ยซrimbalzaยป in un atteggiamento di sfida. Avviene anche che il seme della Parola cada su un terreno sassoso. Lโ€™insegnamento di Gesรน viene ascoltato, ma non approfondito perchรฉ appare fuori della portata della propria comprensione e dei propri progetti.

Emerge drammaticamente evidente la distanza che si crea tra il Maestro e i discepoli e la loro difficoltร  a vivere la fede come ascolto della Parola di Dio e discernimento della sua volontร . Quanto piรน egli si avvicina a loro, tanto piรน essi sembrano chiudersi in un cupo silenzio. Camminare con Gesรน e stare con lui significa mettere la sua Parola al centro dei nostri pensieri. Fin quando Egli non รจ in mezzo a noi, al centro della rete delle nostre relazioni, fulcro e perno delle nostre scelte Gesรน rimarrร  una sorta di distintivo o, peggio ancora, una divisa dietro cui nascondere i reali interessi sui quali giocare la propria vita. Il silenzio imbarazzato dei discepoli รจ rotto dalla domanda di Gesรน.

Si sono invertiti i ruoli. Prima erano i discepoli che chiedevano lumi sul senso della parabola, mentre ora รจ Gesรน che interroga i suoi sullโ€™argomento della loro discussione lungo la strada. La reticenza nei confronti di Gesรน cela la diatriba nella quale i discepoli si sono contesi il primato. Facile immaginare come nella discussione si siano creati schieramenti contrapposti, si sia colta lโ€™occasione per togliersi qualche sassolino dal sandalo accusando o colpevolizzando qualcun altro, oppure si siano millantati meriti per accreditarsi agli occhi degli altri e incontrare il loro favore. La lettera di Giacomo chiaramente esprime la logica sottesa alle numerose quanto inutili discussioni che occupano molto del nostro tempo: ยซDa dove vengono le guerre e le liti che sono in mezzo a voi?

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Non vengono forse dalle vostre passioni che fanno guerra nelle vostre membra? Siete pieni di desideri e non riuscite a possedere; uccidete, siete invidiosi e non riuscite a ottenere; combattete e fate guerra! Non avete perchรฉ non chiedete; chiedete e non ottenete perchรฉ chiedete male, per soddisfare cioรจ le vostre passioniยป. Gesรน non stigmatizzaย tout courtย il confronto dei discepoli ma, apprezzando il fatto che parlino tra loro, anche con toni accesi, insegna a rimodulare i propri obbiettivi secondo lโ€™ottica di Dio che dona ยซla sapienza che viene dallโ€™altoยป, Gesรน Cristo. Il Maestro, infatti, si presenta ai suoi discepoli come quellโ€™uomo giusto di cui parla il Libro della Sapienza, la cui fede รจ scomoda, soprattutto per gli empi, perchรฉ contraddice le loro abitudini mentali e comportamentali.

La fede non viene proclamata a parole ma confessata con la vita. Nellโ€™evento della Pasqua appare chiaro che Gesรน รจ veramente il Giusto e il primo dei risorti. La risurrezione il terzo giorno รจ il vertice del cammino esistenziale di Gesรน e dei suoi discepoli. Lโ€™approdo alla risurrezione passa attraverso un itinerario di discesa, piรน faticosa della salita. Farsi piccolo รจ piรน difficile che farsi grande. Il giusto incarna la sapienza di Dio che รจ ยซรจ pura, poi pacifica, mite, arrendevole, piena di misericordia e di buoni frutti, imparziale e sinceraยป. Gesรน si identifica con il bambino perchรฉ nella sua ยซinutilitร ยป, vulnerabilitร , innocenza, semplicitร , mitezza si lascia abbracciare e trova rifugio nellโ€™abbraccio. Solo assumendo Gesรน, che si รจ fatto piccolo, indifeso e inutile come un bambino, quale modello di vita e la sua parola come cuore pulsante delle nostre scelte, permettiamo a Dio di farci crescere umanamente e maturare nella santitร .

Lโ€™abbraccio del bambino rivela quello del Padre nei confronti di suo figlio Gesรน sulla croce. Egli รจ veramente figlio perchรฉ si abbandona fiducioso in questo abbraccio, sicuro di essere liberato dalla stretta della morte per diventare il primogenito dei suoi fratelli nella fede. Farsi piccoli significa diventare docili come i bambini che si lasciano abbracciare, avvolgere dallโ€™amore e sollevare alle altezze della vita eterna. Diventare grandi vuol dire essere responsabili della vita altrui, come fa il Padre con il Figlio, ed accoglienti come fa il Figlio nei confronti del Padre.ย 

Signore Gesรน, Sapienza di Dio che viene dallโ€™alto, aiutami a smascherare i pensieri ingannevoli che rendono schiavo il cuore dellโ€™aviditร , della gelosia e dellโ€™invidia e che provocano litigi e contese. La tua Parola illumini gli occhi per vedere negli altri non avversari contro i quali competere o nemici che insidiano i miei diritti e macchiano la mia immagine, ma fratelli e sorelle a cui fare dono del mio tempo e delle mie capacitร . Il tuo Spirito mi sostenga nel duro cammino di scendere nei bassifondi della mia umanitร  e accogliere il bambino che รจ in me, e con lui, il mio e lโ€™altrui bisogno di essere amato gratuitamente. Insegnami a servire lโ€™uomo con umanitร  e, in tal modo, a salire i gradini della santitร  che conducono non ad un trono solitario ma ad una comunitร  in festa che รจ la comunione dei santi.