Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 19 Settembre 2021

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Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: ยซIl Figlio dellโ€™uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerร ยป. Essi perรฒ non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo.

Ci sono dei momenti nella vita di Gesรน che devono essere avvolti dalla solitudine e dalla lontananza con la folla. Piรน alta รจ la missione e piรน grande deve essere la nostra vicinanza con Dio. Non si puรฒ stare vicino a Dio se la folla accorre e toglie il respiro. Piรน si sta con Dio e piรน si puรฒ fare del bene alla folla, perchรฉ non le si fa il bene che essa chiede, bensรฌ quello che Dio vuole che le venga fatto. Gesรน deve stare lontano dalla folla anche perchรฉ ha una missione assai importante da compiere. Deve preparare i suoi discepoli ad accogliere lo scandalo della croce. Un Messia crocifisso รจ stoltezza per i Greci, ma scandalo e follia per i Giudei. I discepoli ancora sono assai Giudei e poco cristiani.

Il mistero del Messia di Dio รจ insieme di morte e di risurrezione. Un solo mistero, non due. I discepoli sanno cosa รจ il tradimento, il rinnegamento, la consegna, la stessa morte. Non sanno perรฒ cosa รจ la risurrezione. Sanno cosa รจ la croce. Non sanno cosa รจ la gloria eterna del suo innalzamento dopo la morte.ย ย  Non sanno ed hanno paura di chiedere spiegazioni. รˆ come se in loro ci fosse qualcosa che li tenesse chiusi nel loro mondo fatto di molti pensieri umani e di pochi, anzi pochissimi pensieri di Dio. Gesรน annunzia loro la vera luce, ma รจ come se preferissero rimanere nelle loro tenebre. รˆ grande il mistero delle tenebre. Senza una particolare grazia di Dio รจ impossibile uscire da esso, venirne fuori. Quando si รจ nella carne รจ facile seguire tutti i falsi messia, i falsi profeti, i falsi predicatori. Difficile รจ invece uscire dalla carne e seguire la vera luce. Si esce dalla carne solo per grazia dellโ€™Onnipotente. Ancora la grazia non รจ stata effusa dal costato di Cristo Trafitto. Ecco il motivo della non comprensione e del timore dei discepoli.

Siamo in due mondi differenti, distanti, lontani. Gesรน รจ nel mondo della luce. I discepoli sono nel mondo della carne. Gesรน รจ nel mondo del Padre. I discepoli sono nel mondo degli uomini. Gesรน รจ nel mondo della veritร . I discepoli nel mondo delle tenebre. Gesรน รจ Messia secondo Dio. I discepoli seguono un Messia secondo gli uomini.ย  Gesรน vede questa distanza ed illumina i discepoli, non perchรฉ comprendano oggi, ma perchรฉ si ricordino domani di ogni suo insegnamento. Oggi Gesรน scrive ogni suo insegnamento nella loro storia. Domani lo leggeranno con la nuova luce dello Spirito Santo e lo comprenderanno. Non sempre si deve lavorare perchรฉ lโ€™altro comprenda. Sempre perรฒ รจ giusto lavorare per scrivere. Poi quando sarร  il tempo si rileggerร  ogni cosa e tutto sarร  compreso con la luce divina dello Spirito del Signore. Cristo deve scrivere ogni cosa del suo mistero nella loro storia.

Lo Spirito prenderร  ogni cosa scritta da Gesรน e la farร  comprendere loro. Se perรฒ Cristo non scrive, lo Spirito Santo mai potrร  leggere per loro. Una รจ la missione di Cristo Gesรน e una la missione dello Spirito del Signore. Ora รจ giusto che Gesรน scriva nella loro storia una lezione di vitale importanza. Da questa lezione รจ il futuro della sua missione e della sua Chiesa. Gesรน chiede loro di che cosa avessero discusso lungo la via. Gesรน lo sa. Vuole che siano loro a dirglielo. Lโ€™interrogazione รจ una buona metodologia di insegnamento. Si interroga. Si risponde. Si spiega ogni cosa. Si corregge quanto non รจ detto o fatto secondo pienezza di veritร .

LEGGIAMO IL TESTO DI Mc 9,30-37

Partito di lร , attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: ยซIl Figlio dellโ€™uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerร ยป. Essi perรฒ non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo. Giunsero a Cafร rnao. Quando fu in casa, chiese loro: ยซDi che cosa stavate discutendo per la strada?ยป. Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse piรน grande. Sedutosi, chiamรฒ i Dodici e disse loro: ยซSe uno vuole essere il primo, sia lโ€™ultimo di tutti e il servitore di tuttiยป. E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: ยซChi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandatoยป.

I discepoli non rispondono. Lungo la via avevano discusso tra di loro chi fosse il piรน grande. Loro pensavano secondo la carne e secondo la carne si davano risposte. Il concetto di base รจ perรฒ sempre lo stesso: il falso messianismo che coltivavano nel loro cuore. Quando i pensieri sono falsi, anche le risposte sono false, le speranze sono false, le attese sono false.ย  Tutto รจ falso quando il pensiero รจ falso e ciรฒ che ricostruisce alla fine non puรฒ che risultare falsitร . Cโ€™รจ chi eccelle di piรน e chi di meno. Cosรฌ pensano i discepoli di Gesรน.ย  Anche loro si consideravano i prodi di Gesรน e per questo era necessario che vi fosse una gerarchia di grandezza da tutti riconosciuta. Visione di sรฉ secondo il mondo, non secondo la fede.

Gesรน pone unโ€™altra misura di grandezza tra i suoi, totalmente opposta a quella della carne. La grandezza della carne vuole che il primo sia servito da tutti. La grandezza di Gesรน vuole che il primo sia il servo di tutti e lโ€™ultimo di tutti. รˆ un vero capovolgimento della realtร . Cosรฌ si dovrร  vivere nel suo regno. Il servizio deve essere fatto a tutti, nessuno escluso. Come fare per insegnare questa veritร ? Gesรน prende un bambino, lo pone in mezzo ai discepoli, lo abbraccia e dice loro: ยซChi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandatoยป. Un bambino รจ da accudire, servire, custodire, amare. Un bambino ha bisogno di tutto. Il bambino non governa, non comanda, non si pone in alto. Il bambino รจ solo oggetto di cure molteplici. Gesรน affida il suo regno ai discepolo come se gli consegnasse un bambino. Lo mette al suo posto, al posto di Lui, che รจ il Signore e il Maestro. Chi serve un bambino nel nome di Gesรน, serve Gesรน, accoglie Gesรน. Chi accoglie Gesรน, non accoglie Gesรน, ma colui che lo ha mandato. Chi ha mandato Gesรน รจ il Padre suo celeste, il Creatore del Cielo e della terra, il Signore dellโ€™Universo. Al posto del bambino si deve vedere Cristo Gesรน. Al posto di Cristo Gesรน il Padre nostro celeste.

รˆ il capovolgimento di ogni regola e norma di umano comportamento. Un bambino, colui che non vale nulla agli occhi del mondo, รจ collocato da Cristo Gesรน al posto del Padre suo. Nel bambino si accoglie il Re del Cielo e della terra. A questo capovolgimento della realtร  deve corrispondere il capovolgimento del cuore e della mente, dei pensieri e della volontร , dei desideri e dei sentimenti. Il capovolgimento che Gesรน chiede per tutti coloro che vogliono fare parte del suo regno รจ sommamente grande, รจ lโ€™opposto di ciรฒ che avviene nel mondo. Nel mondo uno solo puรฒ essere grande. Uno solo รจ grande e tutti gli altri sono a servizio di questโ€™unico grande. Nel regno di Cristo Gesรน tutti possono essere grandi, tutti i piรน grandi, a condizione che si pongano a servizio di tutti. Si passa cosรฌ dallโ€™essere serviti al servire, dallโ€™essere accuditi allโ€™accudire, dallโ€™essere amati allโ€™amare, dallโ€™essere riveriti al riverire, dallโ€™essere compresi al comprendere, dallโ€™essere sopportati al sopportare.

Ciรฒ che รจ sopra nei regni di questo mondo, nel regno di Cristo Gesรน รจ posto sotto. Ponendoci sotto ci poniamo in alto, ma rimanendo sempre al di sotto di tutti. รˆ questo il capovolgimento che Gesรน chiede ad ogni suo discepolo. Ponendosi ognuno al di sotto di tutti, regna nella comunitร  la pace, la serenitร , la gioia, il vero servizio, la comunione. Ogni posto nella comunitร  dovrร  essere vissuto secondo questo principio di fede: dinanzi a noi cโ€™รจ un bambino da accudire, far crescere, nutrire, custodire, proteggere, formare, educare, condurre alla vita della vera fede. Gesรน non ha dinanzi a sรฉ dei bambini da condurre alla pienezza e purezza della fede? Per la vita di questi bambini non consuma tutto se stesso? Non offre loro tutta intera la sua vita, senza risparmiarsi in nulla? Abbiamo noi questa visione altissima di fede? Senza questa visione di purissima fede, siamo divorati dai pensieri secondo il mondo. La Madre di Dio, la Serva del Signore, ci insegni come servire sul modello di Cristo Gesรน. Amen.

Fonte |ย @MonsDiBruno

Nota: Questo commento al Vangelo รจ gratuito pertanto l’autore non autorizza un fine diverso dalla gratuitร .