Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 30 Agosto 2021

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In questo brano del vangelo di Luca, Gesรน, dopo essere stato battezzato da Giovanni nel Giordano e aver sperimentato le tentazioni del demonio nel deserto, si trova a Nazaret, il piccolo paese dove รจ cresciuto, dove tutti lo conoscono come il โ€œfiglio di Giuseppeโ€. Egli, in giorno di sabato, entra in sinagoga e, come era usanza, sceglie di leggere un passo della Scrittura. Il brano che si trova davanti รจ quello di Isaia 61, nel quale il profeta proclamava l’anno di grazia del Signore. L’anno giubilare doveva riportare concretamente sulla Terra quello che era il progetto di Dio, cioรจ creare una comunitร  di fratelli concretamente pacificata dalla liberazione degli schiavi e dalla ridistribuzione delle terre.

Questo tempo di grazia, nel quale gli uomini possono riconoscersi come fratelli e dunque figli di un unico Padre, รจ inaugurato da Gesรน, che dร  inizio alla sua vita pubblica innestandosi nella tradizione (legge Isaia; cita Elia ed Eliseo), cioรจ nell’obbedienza alla Parola di Dioโ€”dunque, al Padreโ€”che da sempre accompagna la storia del popolo d’Israele. Gesรน fa anche un passo ulteriore: egli afferma che quella Parola ora si compie in Lui, che รจ Parola di Dio incarnata. La fedeltร  e la misericordia, con le quali Dio aveva sempre seguito le vicende del suo popolo, hanno ora un volto: quello di Gesรน. Sta a noi adesso non rifiutarlo e, accogliendolo nella โ€œpatriaโ€ del nostro cuore abitato dallo Spirito, seguirlo nel suo e nostro cammino.

Ci sono state e ci sono nella mia vita occasioni nelle quali ho apertamente rifiutato Gesรน e la sua Parola? Mi dispongo ogni giorno alla lettura della Parola di Dio perchรฉ essa possa abitare il mio cuore e orientare il mio cammino?

Preghiera finale

Gesรน, sei nel mio cuore,
io credo nel tuo amore fedele per me.
Proteggimi come una madre.
Aiutami ad essere pura come Te, ad essere povera come Te,
obbediente come Te e servire gli altri come Tu hai servito.
Proteggimi dal male che mi vuole distruggere,
custodiscimi nel tuo cuore, perchรฉ io ti appartenga.
Nulla mi separerร  dal tuo amore.
Gesรน, mite e umile di cuore,
rendi il mio cuore mite e umile come il tuo.
Io ti appartengo, e poichรฉ ti appartengo cosรฌ totalmente
Tu puoi fare di me qualsiasi cosa ti piaccia,
Tu mi puoi usare, Tu mi puoi mandare,
Tu mi puoi tenere nascosta, Tu mi puoi dare
gioia e sofferenza, io ti appartengo
e nulla mi separerร  dal tuo amore.
(Madre Teresa di Calcutta)


AUTORE: Consiglio Diocesano di Azione Cattolica di Pisa, Beatrice Granaroli
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโ€™Evangelizzazione e la Catechesi