Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 21 Agosto 2021

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Sulla cattedra di Mosรจ si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciรฒ che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perchรฉ essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito.

La cattedra di Mosรจ รจ la cattedra della Legge, dei Profeti, dei Salmi. รˆ la cattedra dellโ€™insegnamento della Parola del Signore, della sua divina volontร , dellโ€™alleanza non solamente insegnata, ma mostrata con la vita nella sua bontร . Sappiamo che scribi e farisei avevano sostituito il Comandamento del Padre con la loro tradizione umana, le loro usanze. Quando il pensiero dellโ€™uomo prende il posto del pensiero di Dio, non cโ€™รจ piรน speranza per lโ€™uomo. Dinanzi ad un insegnamento fatto di pensieri umani, cosa devono fare i fedeli di quella religione? Nella religione deviata, devastata dal pensiero dellโ€™uomo, cosa devono fare gli adoratori del vero ed unico Dio? Gesรน chiede lโ€™obbedienza allโ€™insegnamento. Non chiede perรฒ lโ€™imitazione. Si fa quanto viene insegnato da scribi e farisei. Non si fa secondo le loro opere. Esse non sono imitabili. Farisei e scribi dicono e non fanno. Gesรน non vuole nella religione del Padre suo lโ€™insubordinazione, la lite, la messa in discussione dei maestri. Loro insegnano e tu obbedisci. Libera perรฒ i fedeli dellโ€™imitazione dei maestri.

Ora Gesรน si ferma a mettere in evidenza alcune malformazioni, cattive interpretazioni, modalitร  errate di vivere la Parola del Padre suo. La prima stortura della religione del Padre avviene quando alla Parola si aggiunge. Il Signore sempre ha chiesto ad ogni figlio del suo popolo di non aggiungere nulla alla sua Parola e di non togliere nulla. La Parola va vissuta cosรฌ come essa รจ: pura, semplice, lineare, vera, santa. Ciรฒ che dice, essa dice. Ma anche ciรฒ che essa non dice, essa non dice. I farisei legano fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente. Essi perรฒ non vogliono muoverli neppure con un dito. Lโ€™obbligo del maestro รจ duplice. Il primo obbligo รจ non aggiungere e non togliere alla Parola del Signore. Il secondo obbligo รจ insegnare come la Parola va vissuta. Il sano ย discernimento obbliga il maestro della Parola a separare la Parola dalle molte forme storiche di vivere la Parola. Ognuno puรฒ dare alla Parola una sua particolare forma. Anzi la forma รจ sempre della persona ed รจ unica. La vera religione รจ solo obbedienza alla Parola. Tutto ciรฒ che esce dallโ€™obbedienza non appartiene alla vera religione. Non si fanno opere per essere ammirati dagli uomini. Allโ€™altro si deve mostrare lโ€™obbedienza. Lโ€™ostentazione non รจ obbedienza, ma vanagloria, superbia, lussuria della mente. Chi obbedisce alla Parola sa che lโ€™obbedienza รจ sempre imperfetta, specie lโ€™obbedienza alla caritร .

Chi obbedisce al Signore, sa che ogni uomo รจ insignito da Dio da una sua speciale, particolare, personale dignitร . La dignitร  dellโ€™altro va rispettata. Lโ€™uguaglianza non รจ di Dio. In Dio vi รจ la natura che รจ una ed รจ uguale. In Dio le persone sono sostanzialmente differenti. Il Padre รจ il Padre e a Lui spetta il posto di Padre. Lo Spirito Santo รจ lo Spirito Santo e a Lui spetta il posto dello Spirito Santo. Il Figlio รจ il Figlio e a Lui spetta il posto del Figlio. Oggi vi รจ quella diabolica tentazione che ha contagiato la mente e il cuore di tutti e che vuole abolire ogni differenza, ogni distinzione, ogni diversitร . La diversitร  รจ della creazione. Una creazione senza diversitร  non รจ di Dio. Una umanitร  senza diversitร , senza differenze personali e di natura non รจ di Dio. Creare una umanitร  senza differenze e senza diversitร  รจ diabolico. Il rispetto delle differenze e delle diversitร  appartiene al vero adoratore di Dio. รˆ peccato dinanzi a Dio servirsi del ministero per un guadagno personale. Il ministero รจ servizio alla persona degli altri. Mai lo si deve stravolgere per farlo divenire un servizio alla nostra persona. Il ministro della Parola รจ ministro di Dio per servire la Parola.

LEGGIAMO IL TESTO DI Mt 23,1-12

Allora Gesรน si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo: ยซSulla cattedra di Mosรจ si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciรฒ che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perchรฉ essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito. Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattรจri e allungano le frange; si compiacciono dei posti dโ€™onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati โ€œrabbรฌโ€ dalla gente. ย Ma voi non fatevi chiamare โ€œrabbรฌโ€, perchรฉ uno solo รจ il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate โ€œpadreโ€ nessuno di voi sulla terra, perchรฉ uno solo รจ il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare โ€œguideโ€, perchรฉ uno solo รจ la vostra Guida, il Cristo. Chi tra voi รจ piรน grande, sarร  vostro servo; chi invece si esalterร , sarร  umiliato e chi si umilierร  sarร  esaltato.

Gesรน non vuole una religione nella quale tutto รจ nel titolo. Il titolo in sรฉ non dice nulla. Dice se ad esso si abbina la veritร . La veritร  non รจ fatta dal titolo, ma dalla sana e perfetta dottrina contenuta in esso. Se al titolo non si aggiunge anche la sana dottrina, il titolo รจ solo inganno e menzogna. Se perรฒ al titolo si aggiunge la sana dottrina, il titolo passa in secondo ordine. La sana dottrina diviene luce cosรฌ potente da non aver alcun bisogno del titolo. Tuttavia alcuni titoli sono necessari, sempre perรฒ abbinati alla loro veritร  e alla loro luce. Gesรน vuole che ogni persona โ€œtitolataโ€ non usi il titolo come punto di onore per la glorificazione della sua persona. Vuole invece che il titolo lo si usi da veri fratelli gli uni verso gli altri. Lo si usa come veri fratelli, se lo si usa per amare. Maestro alla cui scuola tutti devono andare, maestri e discepoli, รจ solo Cristo Gesรน. Tutti gli altri sono allievi. Cโ€™รจ lโ€™allievo piรน preparato e quello meno preparato. Il piรน preparato deve aiutare il fratello meno preparato. Il titolo รจ un servizio fraterno alla veritร , alla luce, alla caritร , allโ€™amore, alla speranza, alla fede. Se รจ servizio, richiede lโ€™abbassamento, mai lโ€™innalzamento. Si serve dallโ€™ultimo posto, mai dal primo.

Chi รจ il Padre? Colui dal quale ogni luce, veritร , vita, santitร , amore, gioia, caritร , misericordia deriva. Ora fonte di ogni vita รจ il Padre celeste. Tutto da Lui discende. Tutto in Lui si deve attingere per Cristo Gesรน, nello Spirito Santo. Il titolo di padre si puรฒ dare ad un discepolo di Gesรน? Non in senso assoluto. Nessuno รจ padre. Solo Dio รจ Padre. Se si dona il titolo ad un discepolo di Gesรน, lo si deve donare sempre come persona che partecipa la paternitร  di Dio. La partecipa nel senso che la sua vita รจ cosรฌ intimamente unita a quella del Padre da divenire, per questa sua partecipazione, sorgente derivata della grazia e della veritร , della misericordia e della caritร  di Dio tra gli uomini. I farisei e gli scribi erano padri, ma senza Dio, senza alcuna partecipazione della santitร  e della veritร  di Dio nei loro cuori. Erano padri senza il Padre, maestri senza il Mastro, parola senza la Parola, vita senza la Vita.

Si puรฒ guidare una persona? Sรฌ. A condizione che colui che guida sia a sua volta guidato. Colui che guida sempre deve lasciarsi guidare da Cristo. Ma se colui che guida รจ guidato da Cristo, sempre indicherร  Cristo come unica Guida. Si puรฒ guidare a condizione che sempre Cristo sia la nostra guida. Anche se Cristo รจ la nostra guida, sempre si deve mandare a Cristo, perchรฉ sia Lui a dare la veritร  alla nostra guida. Noi guidiamo ma solo verso Cristo. Se la guida si distacca e si separa da Cristo, mai potrร  essere piรน guida di altri cuori. Non puรฒ essere guida, perchรฉ non potrร  portare a Cristo. Questa veritร  รจ necessario che sia sostanza della mente e del cuore di ogni persona preposta alla guida del gregge di Cristo Gesรน.

Cosa รจ lโ€™umiltร  cristiana? รˆ sottomettersi alla volontร  del Padre che รจ dalla Parola, dallo Spirito Santo, dai sacramenti, dalla missione, dai carismi, dalla personale vocazione. Umiltร  significa rinnegamento dei propri pensieri. Il pensiero dellโ€™uomo conduce un uomo a fare ciรฒ che รจ gradito o alla sua persona o agli uomini. Cerca la propria gloria personale servendo se stesso e gli altri dal proprio cuore o dal cuore degli altri. Questa รจ esaltazione dannosa. Quando un discepolo di Gesรน si umilia, cioรจ si fa obbediente alla volontร  di Dio che viene a lui attraverso i canali da Lui stabiliti, da questa umiliazione nasce sempre lโ€™esaltazione, che non รจ sulla terra, mai nei cieli eterni. Madre di Gesรน, insegnaci la vera umiltร .

Fonte |ย @MonsDiBruno

Nota: Questo commento al Vangelo รจ gratuito pertanto l’autore non autorizza un fine diverso dalla gratuitร .