Sulla cattedra di Mosรจ si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciรฒ che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perchรฉ essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito.
La cattedra di Mosรจ รจ la cattedra della Legge, dei Profeti, dei Salmi. ร la cattedra dellโinsegnamento della Parola del Signore, della sua divina volontร , dellโalleanza non solamente insegnata, ma mostrata con la vita nella sua bontร . Sappiamo che scribi e farisei avevano sostituito il Comandamento del Padre con la loro tradizione umana, le loro usanze. Quando il pensiero dellโuomo prende il posto del pensiero di Dio, non cโรจ piรน speranza per lโuomo. Dinanzi ad un insegnamento fatto di pensieri umani, cosa devono fare i fedeli di quella religione? Nella religione deviata, devastata dal pensiero dellโuomo, cosa devono fare gli adoratori del vero ed unico Dio? Gesรน chiede lโobbedienza allโinsegnamento. Non chiede perรฒ lโimitazione. Si fa quanto viene insegnato da scribi e farisei. Non si fa secondo le loro opere. Esse non sono imitabili. Farisei e scribi dicono e non fanno. Gesรน non vuole nella religione del Padre suo lโinsubordinazione, la lite, la messa in discussione dei maestri. Loro insegnano e tu obbedisci. Libera perรฒ i fedeli dellโimitazione dei maestri.
Ora Gesรน si ferma a mettere in evidenza alcune malformazioni, cattive interpretazioni, modalitร errate di vivere la Parola del Padre suo. La prima stortura della religione del Padre avviene quando alla Parola si aggiunge. Il Signore sempre ha chiesto ad ogni figlio del suo popolo di non aggiungere nulla alla sua Parola e di non togliere nulla. La Parola va vissuta cosรฌ come essa รจ: pura, semplice, lineare, vera, santa. Ciรฒ che dice, essa dice. Ma anche ciรฒ che essa non dice, essa non dice. I farisei legano fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente. Essi perรฒ non vogliono muoverli neppure con un dito. Lโobbligo del maestro รจ duplice. Il primo obbligo รจ non aggiungere e non togliere alla Parola del Signore. Il secondo obbligo รจ insegnare come la Parola va vissuta. Il sano ย discernimento obbliga il maestro della Parola a separare la Parola dalle molte forme storiche di vivere la Parola. Ognuno puรฒ dare alla Parola una sua particolare forma. Anzi la forma รจ sempre della persona ed รจ unica. La vera religione รจ solo obbedienza alla Parola. Tutto ciรฒ che esce dallโobbedienza non appartiene alla vera religione. Non si fanno opere per essere ammirati dagli uomini. Allโaltro si deve mostrare lโobbedienza. Lโostentazione non รจ obbedienza, ma vanagloria, superbia, lussuria della mente. Chi obbedisce alla Parola sa che lโobbedienza รจ sempre imperfetta, specie lโobbedienza alla caritร .
Chi obbedisce al Signore, sa che ogni uomo รจ insignito da Dio da una sua speciale, particolare, personale dignitร . La dignitร dellโaltro va rispettata. Lโuguaglianza non รจ di Dio. In Dio vi รจ la natura che รจ una ed รจ uguale. In Dio le persone sono sostanzialmente differenti. Il Padre รจ il Padre e a Lui spetta il posto di Padre. Lo Spirito Santo รจ lo Spirito Santo e a Lui spetta il posto dello Spirito Santo. Il Figlio รจ il Figlio e a Lui spetta il posto del Figlio. Oggi vi รจ quella diabolica tentazione che ha contagiato la mente e il cuore di tutti e che vuole abolire ogni differenza, ogni distinzione, ogni diversitร . La diversitร รจ della creazione. Una creazione senza diversitร non รจ di Dio. Una umanitร senza diversitร , senza differenze personali e di natura non รจ di Dio. Creare una umanitร senza differenze e senza diversitร รจ diabolico. Il rispetto delle differenze e delle diversitร appartiene al vero adoratore di Dio. ร peccato dinanzi a Dio servirsi del ministero per un guadagno personale. Il ministero รจ servizio alla persona degli altri. Mai lo si deve stravolgere per farlo divenire un servizio alla nostra persona. Il ministro della Parola รจ ministro di Dio per servire la Parola.
LEGGIAMO IL TESTO DI Mt 23,1-12
Allora Gesรน si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo: ยซSulla cattedra di Mosรจ si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciรฒ che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perchรฉ essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito. Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattรจri e allungano le frange; si compiacciono dei posti dโonore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati โrabbรฌโ dalla gente. ย Ma voi non fatevi chiamare โrabbรฌโ, perchรฉ uno solo รจ il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate โpadreโ nessuno di voi sulla terra, perchรฉ uno solo รจ il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare โguideโ, perchรฉ uno solo รจ la vostra Guida, il Cristo. Chi tra voi รจ piรน grande, sarร vostro servo; chi invece si esalterร , sarร umiliato e chi si umilierร sarร esaltato.
Gesรน non vuole una religione nella quale tutto รจ nel titolo. Il titolo in sรฉ non dice nulla. Dice se ad esso si abbina la veritร . La veritร non รจ fatta dal titolo, ma dalla sana e perfetta dottrina contenuta in esso. Se al titolo non si aggiunge anche la sana dottrina, il titolo รจ solo inganno e menzogna. Se perรฒ al titolo si aggiunge la sana dottrina, il titolo passa in secondo ordine. La sana dottrina diviene luce cosรฌ potente da non aver alcun bisogno del titolo. Tuttavia alcuni titoli sono necessari, sempre perรฒ abbinati alla loro veritร e alla loro luce. Gesรน vuole che ogni persona โtitolataโ non usi il titolo come punto di onore per la glorificazione della sua persona. Vuole invece che il titolo lo si usi da veri fratelli gli uni verso gli altri. Lo si usa come veri fratelli, se lo si usa per amare. Maestro alla cui scuola tutti devono andare, maestri e discepoli, รจ solo Cristo Gesรน. Tutti gli altri sono allievi. Cโรจ lโallievo piรน preparato e quello meno preparato. Il piรน preparato deve aiutare il fratello meno preparato. Il titolo รจ un servizio fraterno alla veritร , alla luce, alla caritร , allโamore, alla speranza, alla fede. Se รจ servizio, richiede lโabbassamento, mai lโinnalzamento. Si serve dallโultimo posto, mai dal primo.
Chi รจ il Padre? Colui dal quale ogni luce, veritร , vita, santitร , amore, gioia, caritร , misericordia deriva. Ora fonte di ogni vita รจ il Padre celeste. Tutto da Lui discende. Tutto in Lui si deve attingere per Cristo Gesรน, nello Spirito Santo. Il titolo di padre si puรฒ dare ad un discepolo di Gesรน? Non in senso assoluto. Nessuno รจ padre. Solo Dio รจ Padre. Se si dona il titolo ad un discepolo di Gesรน, lo si deve donare sempre come persona che partecipa la paternitร di Dio. La partecipa nel senso che la sua vita รจ cosรฌ intimamente unita a quella del Padre da divenire, per questa sua partecipazione, sorgente derivata della grazia e della veritร , della misericordia e della caritร di Dio tra gli uomini. I farisei e gli scribi erano padri, ma senza Dio, senza alcuna partecipazione della santitร e della veritร di Dio nei loro cuori. Erano padri senza il Padre, maestri senza il Mastro, parola senza la Parola, vita senza la Vita.
Si puรฒ guidare una persona? Sรฌ. A condizione che colui che guida sia a sua volta guidato. Colui che guida sempre deve lasciarsi guidare da Cristo. Ma se colui che guida รจ guidato da Cristo, sempre indicherร Cristo come unica Guida. Si puรฒ guidare a condizione che sempre Cristo sia la nostra guida. Anche se Cristo รจ la nostra guida, sempre si deve mandare a Cristo, perchรฉ sia Lui a dare la veritร alla nostra guida. Noi guidiamo ma solo verso Cristo. Se la guida si distacca e si separa da Cristo, mai potrร essere piรน guida di altri cuori. Non puรฒ essere guida, perchรฉ non potrร portare a Cristo. Questa veritร รจ necessario che sia sostanza della mente e del cuore di ogni persona preposta alla guida del gregge di Cristo Gesรน.
Cosa รจ lโumiltร cristiana? ร sottomettersi alla volontร del Padre che รจ dalla Parola, dallo Spirito Santo, dai sacramenti, dalla missione, dai carismi, dalla personale vocazione. Umiltร significa rinnegamento dei propri pensieri. Il pensiero dellโuomo conduce un uomo a fare ciรฒ che รจ gradito o alla sua persona o agli uomini. Cerca la propria gloria personale servendo se stesso e gli altri dal proprio cuore o dal cuore degli altri. Questa รจ esaltazione dannosa. Quando un discepolo di Gesรน si umilia, cioรจ si fa obbediente alla volontร di Dio che viene a lui attraverso i canali da Lui stabiliti, da questa umiliazione nasce sempre lโesaltazione, che non รจ sulla terra, mai nei cieli eterni. Madre di Gesรน, insegnaci la vera umiltร .
Nota: Questo commento al Vangelo รจ gratuito pertanto l’autore non autorizza un fine diverso dalla gratuitร .



