Enzo Bianchi – Commento al Vangelo di domenica 15 Agosto 2021

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Maria: la benedetta tra tutte le donne

Assunzione della Vergine Maria

Lo specifico del cristianesimo รจ la speranza della resurrezione, la certezza che la morte non ha lโ€™ultima parola sulle vicende degli uomini e della creazione intera. E questo per una ragione molto semplice, ricordataci da Paolo: ยซCristo รจ risorto dai morti, primizia di coloro che sono mortiยป (1Cor 15,20); รจ lui ยซil primo nato tra quelli che sono mortiยป (Col 1,18), รจ lui che ci ha aperto la strada e ora ci attende nel Regno. Eppure dobbiamo riconoscere la nostra enorme fatica ad aderire a questa realtร , di cui ogni eucaristia รจ memoriale. In altre parole, crediamo davvero nella vita eterna che ci attende dopo la nostra morte?

La festa dellโ€™Assunzione della Vergine Maria, del suo Transito da questo mondo al Padre si colloca proprio al cuore di questa domanda. Nel tentativo di rispondere ad essa la chiesa indivisa ha compreso fin dai primi secoli che in Maria, madre del Risorto, donna che aveva acconsentito in sรฉ al ยซmirabile scambioยป tra Dio e lโ€™uomo, era ย anticipata la meta che attende ogni essere umano: lโ€™assunzione di tutto lโ€™umano e di ogni essere umano nella vita di Dio, per sempre; ยซDio tutto in tuttiยป (cf. 1Cor 15,28). E cosรฌ la grande Tradizione della chiesa รจ giunta gradualmente a proclamare Maria al di lร  della morte, in quella dimensione altra dellโ€™esistenza che non sappiamo chiamare se non ยซcieloยป: Maria รจ terra del cielo, รจ primizia e immagine della chiesa santa nei cieli!

Affermare questo di Maria non richiede di compiere complesse indagini sullโ€™evento della sua morte. Al contrario, per chi ha ยซun cuore capace di ascoltoยป (cf. 1Re 3,9), รจ sufficiente andare allโ€™inizio della vicenda di Maria, narrato nel brano evangelico odierno: lโ€™incontro tra Elisabetta e Maria, celebrato da questโ€™ultima con il canto del Magnificat. รˆ un testo dalle inesauribili profonditร  che, letto oggi, ci dice una cosa semplicissima e fondamentale: la vita eterna per ciascuno di noi comincia qui e ora, a misura della nostra capacitร  di amare ed essere amati, un amore che manifesta la veritร  della nostra fede e della nostra speranza.

Dopo lโ€™annuncio dellโ€™incarnazione ricevuto dallโ€™angelo, a cui aveva risposto: ยซEccomi, sono la serva del Signore, si compia in me la sua Parolaยป (cf. Lc 1,38), senza alcun indugio Maria, che giร  porta nel suo grembo Gesรน, si reca presso la cugina Elisabetta; essa รจ animata dal desiderio di essere vicina a una donna sterile eppure incinta per opera della misericordia di Dio, cui nulla รจ impossibile (cf. Lc 1,37; Gen 18,14).

Lโ€™amore della giovane vergine di Nazaret riempie di Spirito santo, cioรจ di amore, lโ€™anziana Elisabetta, la quale riconosce prontamente nella fede di Maria lโ€™origine di tale circolazione dโ€™amore: ยซBeata colei che ha creduto che le parole del Signore si compiono!ยป.

Maria risponde a questa acclamazione intonando il Magnificat, leggendo cioรจ nellโ€™oggi le meraviglie operate in lei da Dio, le grandi opere di salvezza riassunte e ricapitolate nel frammento della sua esistenza; la sua esultanza sa aprirsi al non ancora di quella giustizia che sarร  piena solo nel Regno, quando finalmente gli affamati saranno ricolmi di beni e gli ultimi saranno i primiโ€ฆ Tutto ciรฒ si radica in qualcosa di concretissimo. Maria riconosce lo sguardo di amore di Dio su di lei: ยซDio ha guardato lโ€™umiltร , la piccolezza della sua servaยป, con quellโ€™amore che chiede solo di essere accolto. Forse che a questo amore non sarร  possibile anche richiamare tutti noi alla vita senza fine, trasfigurare i nostri corpi di miseria in corpi di gloria (cf. Fil 3,21)?

Sรฌ, la fede di Maria e il suo amore, un amore che si fa agire concreto per gli altri perchรฉ concretamente รจ stato sperimentato su di sรฉ, dicono meglio di tante parole la sua capacitร  di vita piena, quella vita che non puรฒ esaurirsi qui sulla terra. Questo farsi carne dellโ€™amore di Dio e questo ingresso di ogni carne nello spazio di Dio รจ quanto dovremmo ricordare cantando ogni sera il Magnificat. Questo dovremmo vivere e sperare ogni giorno, per noi e per tutti.

Maria, Terra del cielo

Santa Maria

Madre del Signore

la tua fede ci guida.

ย 

Volgi lo sguardo

verso i tuoi figli

โ€œTerra del cieloโ€.

ย 

La strada รจ lunga

e su di noi la notte scende

intercedi presso il Cristo

โ€œTerra del cieloโ€.

Per lโ€™Oriente come per lโ€™Occidente cristiano โ€“ al di lร  di formulazioni differenti โ€“ la Dormizione-Assunzione di Maria รจ un segno delle โ€œrealtร  ultimeโ€, di ciรฒ che deve accadere in un futuro non tanto cronologico quanto di โ€œsensoโ€, un segno della pienezza cui i nostri limiti anelano: in lei intuiamo la glorificazione che attende il cosmo intero alla fine dei tempi, quando โ€œDio sarร  tutto in tuttiโ€ (1Cor 12,28) e in tutto. Eโ€™ la porzione di umanitร  giร  redenta, figura di quella โ€œterra promessaโ€ cui siamo chiamati, lembo di terra trapiantato in cielo. Un inno della Chiesa ortodossa serba canta Maria come โ€œterra del cieloโ€, terra, adamah da cui noi come lei siamo tratti (cf. Gen 2,7), ma terra redenta, cristica, trasfigurata grazie alle energie dello Spirito santo, terra ormai in Dio per sempre, anticipazione del nostro comune destino. (Enzo Bianchi)

Per gentile concessione dal blog di Enzo Bianchi