Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 10 Agosto 2021 – Gv 12, 24-26

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Dopo Edith, Lorenzo, diacono e martire della Chiesa di Roma. Come se la liturgia volesse portarci con i piedi per terra, alzando lo sguardo forse un poโ€™ rallentato dalle ferie e dal solleone, per ricordarci, come dice Gesรน, che il chicco, per portare frutto, deve in qualche modo morire.

Due santi cosรฌ lontani nel tempo ma uniti dalla stessa bruciante passione per Cristo. Cosรฌ Lorenzo, amministratore della cassa della comunitร  di Roma, venne travolto dalla persecuzione dellโ€™Imperatore Valeriano (nel 258), la stessa che uccise papa Sisto II.

Portato davanti al prefetto Daciano che voleva impossessarsi dei vagheggiati tesori della Chiesa, la leggenda del martirio narra che il giovane Lorenzo tornรฒ con alcuni mendicanti dicendo al prefetto: โ€œSono questi i tesori della Chiesaโ€. E cosรฌ รจ, davvero, sul serio.

Lorenzo ricordi a chi ha responsabilitร , nella Chiesa e nel mondo, a non tradire mai questa veritร  evangelica per cui il martire diede la vita.

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