Lo spunto per questo dialogo tra Gesรน e i discepoli lo forniscono questi ultimi per i quali, dopo aver ascoltato la predicazione di Gesรน ed aver visto ben due miracoli di moltiplicazione del cibo, la prima preoccupazione รจ quella di esser rimasti senza pane. Gesรน allora decide di fare una โverificaโ e per sollecitare una risposta piรน autentica inizia mettendo a proprio agio i discepoli, proprio come farebbe uno psicanalista, con l’invito ad un sondaggio poco impegnativo su cosa la gente pensi di lui. E tutti a rispondere, chi in un modo e chi in un altro, con la massima sollecitudine. Ed รจ qui che arriva, come un pugno nello stomaco, la domanda cruciale: ยซMa voi, chi dite che io sia?ยป. Non รจ difficile immaginare il silenzio generale dei discepoli interdetti.
Solo Pietro, il temerario, trova il coraggio di rispondere. Non sempre ci azzecca, come si dimostra anche in questo brano pochi versetti piรน avanti, ma stavolta fa proprio centro e vince il primo premio! La prima impressione del lettore รจ che sia il merito della risposta, cioรจ la fede, a garantire a Pietro il primato nella chiesa nascente. Ma non a caso Gesรน si premura di dichiarare che la risposta non รจ di Pietro, ma รจ ispirata dal Padre. E allora quali sono le caratteristiche per le quali Gesรน proprio a Pietro affida l’incarico di fondare la sua Chiesa, conferendogli tutti quei poteri straordinari? Se eliminiamo il merito della risposta di fede, ciรฒ che di Pietro rimane in evidenza in questo episodio รจ la sua impetuositร . Sarร per questa che Gesรน lo ha scelto per guidare la sua Chiesa? ร sรฌ una caratteristica che da sola lo porta anche a sbagliare, ma quando รจ guidata dallo Spirito Santo che Pietro riceverร a Pentecoste fa sรฌ che Pietro, levatosi in piedi, pronunci parole grandiose che trafiggono i cuori degli ascoltatori (At 2, 14–39).
Per riflettere
Dal brano di Vangelo che abbiamo letto mi sembra che emergano due caratteristiche importanti di chi รจ guida dei cristiani, caratteristiche che quindi anche tutti noi semplici fedeli dovremmo cercare di far nostre: una generositร senza riserve e la fede come guida dell’operato.
Preghiera finale
Offriamo in questa giornata la nostra preghiera
e le nostre azioni al Signore per le vocazioni al diaconato permanente.
Sia il loro ministero segno e strumento dell’amore
e della prossimitร del Signore,
che viene incontro alle necessitร di ciascuno,
e il loro servizio contribuisca all’edificazione del Regno.
AUTORE: Consiglio Diocesano di Azione Cattolica di Pisa, Beatrice Granaroli
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโEvangelizzazione e la Catechesi
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