p. Gaetano Piccolo S.I. – Commento al Vangelo di domenica 1 Agosto 2021

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Unโ€™educazione al mangiare

Tutta la Bibbia potrebbe essere riletta come unโ€™educazione al mangiare, un itinerario formativo che, attraverso lโ€™immagine del cibo, ci insegna a saper discernere quello che ci fa vivere e quello che invece rischia di avvelenare la nostra vita.

Per quanto infatti il mangiare sia unโ€™azione abituale, essenziale e quotidiana, rappresenta anche un simbolo profondo ed eloquente del modo in cui scegliamo di vivere.

Pur di mangiareโ€ฆ

A volte, infatti, come suggerisce il testo di Es 16 di questa domenica, ci accontentiamo di situazioni che ci tengono in una condizione di schiavitรน pur di avere qualcosa da mangiare: sono tutte quelle situazioni affettive basate sullโ€™abitudine o sul ricatto, ma anche quei contesti, in cui, pur di avere un poโ€™ di visibilitร  e di riconoscimento, ci riduciamo ad assumere comportamenti che nel fondo del nostro cuore non condividiamo o che ci risultano pesanti.

Abbandonare queste situazioni, cosรฌ come abbandonare la pentola con la carne in Egitto, non รจ semplice, richiede un cammino attraverso il deserto e implica anche attraversare momenti in cui non cโ€™รจ nulla da mangiare. La fame, in certi momenti della vita, diventa unโ€™occasione di purificazione e di riflessione.

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Il pane nel deserto

Abbiamo bisogno a volte di digiunare per renderci conto di quello che รจ veramente il cibo che ci nutre e ci fa crescere. Ma il testo dellโ€™Esodo ci ricorda anche che persino durante il cammino del deserto, quando la vita diventa piรน faticosa e difficile, Dio non ci fa mai mancare il pane di cui abbiamo bisogno ogni giorno. Il Dio dโ€™Israele non รจ mai indifferente alla fame del suo popolo.

Un cibo donato

La relazione con il cibo diventa cosรฌ anche un simbolo della relazione con Dio e piรน in generale con la vita, perchรฉ mentre il peccato di Adamo era stato occasionato proprio dallโ€™afferrare il frutto, cioรจ dal tentativo di gestire autonomamente la propria fame, Dio ci chiede invece di accogliere il pane. Il cibo che nutre la nostra vita รจ quello che ci viene donato, mai quello che cerchiamo di rubare, di trafugare o di ottenere con le nostre manovre egoistiche. Siamo sicuri perciรฒ che il Signore trova sempre il modo per nutrirci gratuitamente e a sufficienza.

Gesรน vero cibo

Gesรน, nel Vangelo, riprende lโ€™immagine del pane e piรน in generale del cibo. Anche in questo caso si tratta di un percorso che ci conduce verso lโ€™ultima cena: รจ lรฌ che arriviamo a capire fino in fondo il valore di questa immagine.

Come Gesรน ha detto piรน volte nel suo insegnamento, non si tratta piรน di ricevere solo un cibo da Dio che nutre la nostra vita, adesso Gesรน dร  se stesso come cibo. รˆ come se tutto questo cammino formativo fosse stato necessario per accogliere e comprendere pienamente il dono fondamentale del corpo di Gesรน: รจ lui il vero cibo che dร  senso e pienezza alla nostra vita.

Un cammino di ricerca

In questo capitolo sei di Gv, la gente si mette a cercare Gesรน, perchรฉ ha mangiato il pane in abbondanza. รˆ un cammino di ricerca che diventa immagine di ogni nostro cammino, mediante il quale cerchiamo di trovare il Signore nella nostra vita.

Ma quel cammino diventa un itinerario di liberazione: la gente, cosรฌ come anche noi oggi, รจ invitata da Gesรน a chiedersi cosa sta cercando veramente. Perchรฉ cerchiamo Gesรน? Cosa ci aspettiamo da lui?

Forse stiamo solo cercando una risposta temporanea alla fame di questo momento. Al contrario, Gesรน ci chiama a una relazione forte con lui, una relazione di cui nutrirci e che diventa la forza per attraversare ogni tipo di situazione, per quanto difficile e faticosa possa essere.

Nutrirsi della relazione con Gesรน

Ecco cosa vuol dire allora credere in lui. Cosa dobbiamo fare, dunque? รˆ la domanda delle persone che seguono Gesรน ed รจ la nostra domanda di oggi. Gesรน non ci indica delle azioni specifiche, ma ci chiede di fare ogni cosa insieme con lui. Credere in lui vuol dire fidarsi dellโ€™azione di Gesรน nella nostra vita, anche quando ci sembra impossibile, anche quando Dio ci sembra in silenzio, anche quando la sua presenza ci appare nascosta e inefficace.

Dacci questo pane, dunque, perchรฉ la relazione con te, Signore, รจ lโ€™unica cosa che nutre veramente il nostro cuore, lโ€™unica relazione che ci fa vivere, ci fa crescere e ci fa sentire liberi.

Accorgersi della propria fame

Questo cibo, questa relazione con Gesรน, รจ un pane gratuito, donato a tutti, soprattutto a quelli che hanno piรน fame, soprattutto a chi รจ piรน povero, a chi non ha niente o meglio a chi si rende conto di essere povero e di non avere niente. Questa dunque รจ la condizione fondamentale: renderci conto che abbiamo fame, che abbiamo cioรจ bisogno di qualcuno che ci dia da mangiare, perchรฉ non siamo autosufficienti, siamo creature che hanno bisogno del loro Creatore!

Leggersi dentro

  • Quali sono i tuoi criteri per cercare quello che ti nutre?
  • In che modo coltivi la relazione con Gesรน?

P. Gaetano Piccolo S.I.
Fonte


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