p. Alessandro Cortesi opSono un frate domenicano. Docente di teologia presso lโIstituto Superiore di Scienze Religiose โsanta Caterina da Sienaโ a Firenze. Direttore del Centro Espaces โGiorgio La Piraโ a Pistoia.
Socio fondatore Fondazione La Pira โ Firenze.
โEโ il pane che il Signore vi ha dato in ciboโ. Mosรจ riconosce nel segno della manna un intervento del Signore. La manna รจ la risposta da parte di Dio al lamento del popolo, deluso e stanco nel cammino del deserto. La fame spinge a rimpiangere addirittura la situazione della schiavitรน, purchรฉ il cibo sia assicurato. Cosรฌ il popolo โmormoraโ, vive ribellione e sospetto contro un Dio che lโha condotto nella condizione insopportabile del deserto. Eโ disposto a rinunciare la libertร per saziare la fame.
Le quaglie e la manna provengono dallโiniziativa di Dio: sono sรฌ un dono, ma anche una sfida per riconoscerlo come unico Signore. La mormorazione รจ espressione dellโidolatria che dimentica la signoria di Dio e lโorizzonte dellโalleanza: รจ rinuncia ad affidarsi e anzichรฉ riconoscere il Dio vicino, cercare altre fonti di sicurezza. La manna รจ offerta quale segno di fronte alla ribellione, un segno che indica di scorgere la provvidenza di Dio che non dimentica il suo popolo: potrร essere raccolta solamente per la razione di un giorno. E la manna รจ cibo per camminare, per continuare un viaggio che รจ iniziato come dono di liberazione e continua. Il cammino potrร aprirsi unicamente nellโaffidamento al Dio vicino sorgente di ogni bene.
Il capitolo 6 del IV vangelo riprende il segno dei pani. Gesรน osserva: โvoi mi cercate non perchรฉ avete visto dei segni, ma perchรฉ avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Procuratevi non il cibo che perisce, ma quello che dura per la vita eterna, e che il Figlio dellโuomo vi darร โ (Gv 6,26-27) Eโ un invito ad interrogarsi sulla ricerca: Gesรน critica una ricerca finalizzata ai propri bisogni e orienta a superare le attese immediate per aprirsi ad una ricerca piรน profonda: il segno dei pani distribuiti rinvia alla sua stessa vita. E per questo chiede di affidarsi a lui. โChe cosa dobbiamo fare per compiere le opere di Dio?โ Gesรน rispose: โQuesta รจ lโopera di Dio: credere in colui che egli ha mandatoโโ (Gv 6,28-29).
Il segno del pane ricorda il dono della manna nel deserto. โIn veritร , in veritร vi dico: non Mosรจ vi ha dato il pane dal cielo, ma il Padre mio vi dร il pane dal cielo, quello vero; il pane di Dio รจ colui che discende dal cielo e dร la vita al mondoโ (Gv 6,2-33)
La vita intera di Gesรน si riassume nel โdarsiโ. Viene cosรฌ suggerito un cammino del credere: รจ innanzitutto accogliere Gesรน e riconoscere in lui lโinviato del Padre. La manna รจ segno per indicare un percorso di fede. Gesรน ora presenta se stesso come pane, nutrimento che dona senso allโesistenza ed apre a nuovo cammino.
- Pubblicitร -



