Il nostro Dio รจ il Dio dellโabbondanza! Non ha misure, non ama il calcolo o la parsimonia; รจ il Dio della generositร e della tenerezza; รจ lโopposto di Filippo che pensa al denaro da spendere per un numero elevatissimo di persone. Gesรน sa giร cosa sta per compiere, ma prende tempo e interpella Andrea che, a sua volta, coinvolge un ragazzo con una cesta di cinque pani e due pesci.
Anche in questo รจ il Dio dellโabbondanza, un Dio che ha sempre bisogno dellโuomo, che sa trasformare la piccolezza e le debolezze umane in occasioni preziose di annuncio e di salvezza. Gesรน vede la folla avvicinarsi e subito si preoccupa di sfamarla, di saziare la sua fame, fame di cibo e di benessere. Colpisce a tal proposito un particolare: ยซCโera molta erba in quel luogoยป, come se Gesรน fosse anche preoccupato della comoditร del luogo, scelto per lโabbondanza di erba, dove la folla potesse sedersi. Nessun elemento viene tralasciato affinchรฉ tutti possano comodamente mangiare e stare con Lui.
Infine, le dodici ceste avanzate e raccolte per evitare sprechi, immagine della sovrabbondanza e della preziositร del dono di Dio. Che cosa ci insegna questo miracolo? Dio non opera nella nostra vita con potenza e con gesti straordinari. Dio ci interpella, ci chiede di aprire la nostra bisaccia, di mostrare ciรฒ che abbiamo, ciรฒ che siamo, ci propone di tirar fuori tutto, di metterci in gioco, di rinunciare ai nostri calcoli, alla nostra fame individuale, di fidarci solo del suo amore, senza sprecare nulla. Allora potremo conoscere il Dio dellโabbondanza e raccogliere ceste di quanto รจ avanzato.ย
A cura dei Consultori di ispirazione cristiana
Fonte | Per gentile concessione dell’Editrice AVE
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