Qual รจ la spada che Gesรน porta? ร la spada della Parola. [โฆ] ร una Parola che lascia il segno, una spada che ferisce. Come Giacobbe dopo aver lottato tutta la notte con l’angelo, alla fine zoppicava, e quello era il segno della lotta sostenuta, cosรฌ noi tutti che abbiamo ascoltato la parola di Dio e un po’ lottato con essa, portiamo dentro una ferita, una ferita benedetta, che vuol dire che la parola di Dio ha scalfito la dura corazza della nostra incredulitร . Ma che cos’รจ una ferita? ร un taglio, una separazione, una divisione. [โฆ] Che cosa divide la parola di Dio? [โฆ]
Divide dentro di noi tra fede e incredulitร , tra certezza e dubbio, tra amore e indifferenza, tra speranza e disperazione. Perchรฉ in ciascuno di noi c’รจ un io scettico, agnostico, incredulo e un possibile io credente; c’รจ un io egoista ed egocentrico, e un io altruista, generoso e servizievole; c’รจ quello che l’apostolo Paolo chiama il โvecchio uomoโ tutto concentrato su se stesso e sulle sue cose, e l’โuomo nuovoโ che ruota intorno a Dio e al prossimo e alle loro cose. Ma la parola di Dio non divide solo le persone fuori e dentro, divide anche le cose: il bene dal male, la veritร dalla menzogna, la realtร dall’apparenza, l’autenticitร dalla finzione, la fede dalla superstizione, la speranza dall’illusione, Dio dagli idoli. Tuttavia, la divisione non รจ l’ultima parola. La Parola che ferisce รจ anche la Parola che guarisce [โฆ].
L’ultima parola non รจ la divisione, ma l’unitร . [โฆ] Lasciamo che il Signore divida anzitutto dentro di noi le cose vecchie dalle cose nuove, l’uomo vecchio dall’uomo nuovo. Lasciamoci purificare e santificare da lui: questo vuol dire, in fin dei conti, โdividereโ. โSono venuto a dividereโ vuol dire: sono venuto a purificare, a santificare. E, poi, cosรฌ purificati e santificati, lasciamoci unire da Lui e in Lui, e questa sarร la nostra festa. (Paolo Ricca, Grazia senza confini)
Per riflettere
Mi lascio ferire dalla spada della Parola di Dio o sono corazzato di indifferenza?
Preghiera finale
Vieni, Signore,
non sorridere e non dire che sei giร con noi.
Milioni di persone non ti conoscono,
e a noi che ti conosciamo, qual รจ la differenza?
Che senso ha la tua presenza
se la nostra vita non cambia?
Cambia le nostre vite,
distruggi il nostro autocompiacimento.
Fai della tua parola lo scopo della nostra vita.
Porta via la tranquillitร di una coscienza pulita.
Premici in modo scomodo.
Perchรฉ solo cosรฌ si fa quell’altra pace,
la tua pace.
(Dom Hรฉlder Cรขmara)
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AUTORE: Consiglio Diocesano di Azione Cattolica di Pisa, Beatrice Granaroli
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโEvangelizzazione e la Catechesi



