La missione dellโamore
โCome รจ bello far lโamore da Trieste in giรนโฆโ.

Lโevangelista Marco nel Vangelo di questa domenica ci racconta della missione che Gesรน affida ai suoi 12 discepoli, che giร nel numero (dodici) sono il simbolo di un nuovo popolo di Dio mandato nel mondo per cambiarlo. ร singolare che in questo invio missionario non si fa riferimento a delle cose da dire, ma รจ invece centrale lo stile dei missionari, che con quello che sono e con quello che fanno portano un messaggio chiaro.
Non hanno molto da dire, ma hanno soprattutto molto da fare e con uno stile ben preciso. Sono inviati in coppia, come era stile di allora, perchรฉ รจ nello stare insieme con amore che possiamo parlare di amore. Sono inviati da Gesรน con la sua forza a scacciare tutto quello che allontana da Dio e rende lโuomo schiavo del male, della solitudine, della cattiveria umana. Sono mandati liberi e poveri, perchรฉ proprio nella semplicitร ed essenzialitร dei mezzi dimostrino che si fidano di Dio piรน che di sรฉ stessi e delle loro capacitร e mezzi. La povertร alla quale sono chiamati (non avere soldi e vestire come le persone comuni e non come i ricchi che hanno due tuniche) รจ garanzia di libertร e mostra con i fatti che davvero รจ Dio e il suo amore la loro vera ricchezza e sicurezza.
Lโindicazione di scuotere via dai sandali persino la polvere dalle case dove non cโรจ stato ascolto e accoglienza, ricorda quello che facevano come rito gli ebrei quando rientravano in Israele da una terra di pagani. Per Gesรน ora il paganesimo non รจ avere un altro dio o non essere credenti, ma il vero paganesimo รจ non accogliere e non ascoltare, in una parola non amare. In pratica Gesรน invita i suoi missionari a non avere nulla a che fare con chi ha pregiudizi e chiusure mentali, ma al contrario coltivare invece legami di amicizia e ascolto reciproco con chiunque, indipendentemente da appartenenze religiose, culturali e nazionali.
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Quella lontana missione data ai primi discepoli รจ quasi una prova generale di quello che sarร chiamata a fare nei secoli successivi la Chiesa dopo che Gesรน รจ morto e risorto. In quella missione cโรจ la missione che abbiamo ricevuto tutti con il battesimo. In quei dodici inviati in quel modo e con quello stile ci siamo tutti noi, tutti, non solo preti e suore e missionari, ma tutti e ovunque siamo. Siamo chiamati davvero a portare non tanto teorie misteriose o un qualche discorso complicato, ma prima di tutto uno stile di vita che รจ libero e inclusivo. La missione รจ quella di far vedere in modo pratico che lโamore di Dio รจ possibile ovunque e per chiunque, basta ascoltare la voce dello Spirito che parla nel cuore umano. La missione รจ una testimonianza di un mondo nuovo anche dentro il nostro mondo vecchio che ci sembra sempre uguale e chiuso.
Raffaella Carrร cantava che lโamore รจ bello da Trieste in giรนโฆ Per Gesรน anche da Trieste in su, e in ogni angolo del mondo e in ogni angolo di esistenza umana. Basta crederci e basta che ci sia qualcuno, e qui รจ il compito di noi cristiani, che lo testimoni con la vita ogni giorno.
Fonte: il blog di don Giovanni Berti (“in arte don Gioba”)



