Quando Gesรน scendeโฆ
Da questa settimana abbiamo ripreso a leggere lโEvangelo secondo Matteo, a partire dalla predicazione di Giovanni Battista e dal battesimo di Gesรน, il cui ministero รจ iniziato con la triplice tentazione, riassunto drammatico, ma vittorioso, dellโintera vita di Gesรน. Vi รจ stata poi, ieri, lโinterruzione della festa della nativitร di Giovanni Battista.ย
Dopo il discorso sul monte (cf. Mt 5-7), che saltiamo perchรฉ lโabbiamo meditato in quaresima, Matteo mostra che Gesรน non รจ solo un nuovo Mosรจ che indica la via di Dio; il suo insegnamento รจ sostenuto e confermato da opere: quelle narrate nei capitoli 8 e 9. Anchโesse sono catechesi, non piรน in parole, ma in atti. Sono azioni, soprattutto guarigioni โ intercalate da episodi centrati sulla vocazione a seguire Gesรน โ, che sfoceranno nel grande discorso missionario del capitolo 10.
Leggiamo oggi la prima di queste opere: la purificazione, non a caso, di un lebbroso.
Si conosce la situazione disperata dei lebbrosi nella societร biblica, condannati a vivere fuori dai luoghi abitati e a segnalare la loro presenza gridando: โImpuro, impuroโ (Lv 13,45-46). Gesรน quindi incontra un lebbroso che non si conforma alla legge: infatti non Gesรน lo incontra, ma รจ lui, il lebbroso, ad avvicinarsi a Gesรน, e non grida โimpuroโ perchรฉ lo si eviti, ma si prosterna davanti a Gesรน implorando: โSe vuoi, puoi purificarmiโ (v. 2).
Anche Gesรน si mostra molto libero nei confronti della legge: stende la mano verso lโโimpuroโ e lo tocca: per Gesรน, questo lebbroso non รจ un problema o un caso che si evita o sul quale si discute, รจ un uomo che, come ogni uomo, anzi, piรน di tutti, ha bisogno di compassione: vive un inferno dal quale devโessere tratto fuori e dal quale uscirร solo se รจ raggiunto da Gesรน lร dovโรจ, nella sua disperazione.
Da ciรฒ possiamo comprendere che Gesรน non si รจ accontentato di โscendereโ dal monte in pianura, รจ invece sceso dal mondo dei benestanti per raggiungere il disperato; questo episodio diventa cosรฌ parabola di ciรฒ che professiamo nel credo: โPer noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo โฆ e si รจ fatto uomoโ.ย
Questa discesa non fu una passeggiata: nel toccare il lebbroso, Gesรน ha di fatto preso su di sรฉ la sua impuritร , come sottolineerร Matteo quando scriverร che nel suo agire Gesรน compiva ciรฒ che il profeta Isaia aveva detto del Servo: โEgli ha preso le nostre infermitร e si รจ caricato delle malattieโ (Mtย 8,17; cf. Is 53,4).
Inoltre, il sacerdote dal quale Gesรน manda il lebbroso, come prescrive la legge (cf. Lv 13), potrร solo constatare la sua guarigione, ma non ne conoscerร lโorigine, perchรฉ il risanato non deve svelare il nome di chi lโha guarito (โguardati bene dal dirlo a qualcunoโ, v. 4); deve invece presentare lโofferta prescritta. Ciรฒ รจ segno che in realtร non Gesรน ha guarito il lebbroso, ma Dio stesso, sceso nella compassione di Gesรน per purificarlo. ร dunque lui che occorre ringraziare.
Questa guarigione รจ quindi una narrazione in atti: Gesรน ci racconta ciรฒ che Dio stesso fa per noi.
fratel Daniel
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