Attenzione ai “superapostoli” di oggi!
Nel brano di oggi Paolo tratta uno dei problemi principali che lo hanno indotto a scrivere questa lettera: quello dei cosiddetti โsuperapostoliโ. Si tratta di cristiani che diffondono idee diverse da quelle insegnate dalla Chiesa ufficiale, indebolendo cosรฌ la comunione dei fedeli con Cristo. Lo fanno con un atteggiamento di โsuperioritร โ, cioรจ presentando le loro idee come migliori rispetto alla dottrina insegnata dagli stessi Apostoli istituiti da Cristo (per questo li chiama ironicamente โsuperapostoliโ). Essi, in realtร , che lo sappiano o no, sono falsi apostoli e agiscono in nome del ยซserpente che con la sua malizia sedusse Evaยป, perchรฉ a causa loro pensieri i fedeli vengono ยซtraviati dalla loro semplicitร e purezzaโฆยป. Lโipocrisia dei superapostoli รจ mostrata anche dal fatto che, a differenza di Paolo, non annunciano il vangelo gratuitamente, ma ricercano un vantaggio economico.
Sono mercenari, non veri pastori, che conducono parte del gregge di Cristo su luoghi impervi e scivolosi, dove le pecore possono cadere rovinosamente ed essere sbranate dai lupi.
Quanto รจ attuale questa pagina della Seconda lettera ai Corinzi!
Paolo biasima i cristiani di Corinto scrivendo: ยซSe il primo venuto vi predica un Gesรน diverso da quello che vi abbiamo predicato noi โฆ voi siete ben disposti ad accettarlo!ยป.
Da notare che il problema di fondo, dal punto di vista della fede, รจ che si mette la parola di โunoโ, di un singolo, del โprimo venutoโ, al di sopra del โnoiโ, cioรจ della parola ufficiale della Chiesa! In genere questo avveniva perchรฉ si dava ascolto a false rivelazioni che sembravano provenire dal Cielo e si dava ad esse maggiore importanza rispetto allโinsegnamento degli Apostoli. Infatti, Paolo scrive altrove:ย ยซSe anche noi stessi, oppure un angelo dal cielo vi annunciasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo annunciato, sia anร temaยป (Gal 1,8).
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Oggi purtroppo questa tendenza รจ molto diffusa e stanno prendendo piede ovunque cerchie settarie di fedeli che rompono la Comunione con la Chiesa universale e diocesana in nome dei loro โsuperapostoliโ (considerati โpiรน santiโ degli altri), e in nome di false rivelazioni celesti, in cui cโรจ lo zampino del โDivisoreโ.
Nel vangelo di oggi Gesรน invita a pregare non confidando nella forza delle parole ma nella fiducia filiale che anima la nostra preghiera. Ciรฒ non significa che non si possano usare anche molte parole nella preghiera (come insegnano i santi!), ma che queste sono inutili se nel nostro cuore non desideriamo prima di tutto che si compia in noi la volontร del Padre. La preghiera che egli insegna diviene il criterio per capire se preghiamo bene. Normalmente quando preghiamo iniziamo da noi stessi. Il Padre nostro ci insegna, invece, a iniziare preoccupandoci prima di tutto della gloria di Dio, del suo regno, della sua volontร ! Il โpane quotidianoโ, come insegna santโAgostino, non รจ solo il sostentamento materiale, ma รจ la santissima Eucaristia e la Parola di Dio che riceviamo ogni giorno (cf. Serm. 58,4.5).
Se chiediamo โogni giornoโ il dono della Santissima Eucaristia, ci preoccupiamo anche di riceverla, con cuore umile e adorante, ogni giorno?
Questo รจ solo un esempio di come il Padre nostro rappresenti, sin dai primi secoli, un baluardo della vera dottrina cristiana. Meditandolo, con lโaiuto del Magistero della Chiesa, siamo custoditi nella retta fede e dagli inganni dei superapostoli del nostro tempo. ย



