Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 14 Giugno 2021

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La chiamiamo giustizia, ma questa legge che alla fine rende tutti mutili รจ solo unโ€™altra forma di vendetta.
Se Cristo abita nel nostro cuore non possiamo non imparare a distinguere il peccato dal peccatore, in questo sta il senso di โ€œnon opporsiโ€ al malvagio.

Certo che esiste il male, Gesรน non ci chiede di fare finta di nulla o di incassare i colpi, altrimenti non starebbe neanche a spiegare come comportarsi quando subiamo un torto, ma sposta lโ€™attenzione sul chi lo compie e su come noi possiamo scegliere di reagire. Abbiamo sempre una scelta. Ci sta chiedendo di rispondere al male con il bene per interrompere la spirale senza uscita della violenza, come ha fatto lui: ยซcome pecora condotta al macello, come pecora muta di fronte ai suoi tosatori, e non aprรฌ la sua boccaยป. Il testo dellโ€™Esodo che richiama la legge del taglione รจ molto duro, chiede di pagare vita per vita, ferita per ferita, ma se รจ un altro che ha giร  pagato per noi, allora per la vita, nostra e dellโ€™altro, la strada รจ unโ€™altra.

รˆ quella della libertร  di una donna come Rosa Parks che con mitezza non cede il suo posto sullโ€™autobus e finisce in carcere, senza opporre resistenza. รˆ quella dei tanti che scelgono il perdono che rimette al mondo lโ€™altro, accettando di fare ancora della strada con lui, non quello che lo esclude. Di quella libertร  che viene dalla consapevolezza che non รจ necessario mostrarsi piรน forti, denigrare lโ€™altro, prevaricarlo. Di chi preferisce restare senza mantello, quindi vulnerabile, ferito, piuttosto che ferire a sua volta perchรฉ sa che quello รจ il solo modo per guarire.

A furia di tentare continuamente di pareggiare i conti per paura si finisce per restare soli. La pace, quella vera, che va oltre il nostro modo di fare giustizia, si costruisce a partire da qui.

Caterina Bruno

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato